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Pubblicato il 08.11.2009
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Atalanta - Juventus 2 - 5 - CAMORANESI DIECI E LODE!
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di Antonio La Rosa
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Ci si aspettava la reazione d’orgoglio dei bianconeri, dopo la inopinata e mortificante sconfitta interna contro il Napoli, e dopo la vittoria in CL, è arrivata anche quella di campionato, sul campo dell’Atalanta, ben disposta in campo dalla ex bandiera bianconera, Antonio Conte, che sicuramente teneva a dare scacco alla Juventus, non fosse altro per prendersi una piccola rivincita per il mancato arrivo alla guida della squadra bianconera.
Gara piena di luci, ma che lascia anche qualche ombra, e qualche dubbio, dato che nella ripresa era sembrato che si potesse replicare la rimonta di sabato scorso, con i padroni di casa accorciare le distanze per ben due volte, approfittando dei pochissimi errori difensivi commessi dai bianconeri.
Stavolta però la squadra ha reagito bene e ha reagito immediatamente, con la dovuta cattiveria di chi vuole immediatamente chiudere la gara e togliere ogni speranza agli avversari di una possibile rimonta, finendo addirittura con il dilagare, conseguendo un punteggio che forse fa torto alla squadra di Conte, abbondantemente in partita almeno fino ad una decina di minuti dal termine.
Aspetti positivi
Indubbiamente il 4 – 2 – 3 – 1 è modulo che esalta le grandi qualità tecniche dei nostri centrocampisti avanzati, e non a caso sono andati in rete Camoranesi, Diego e Felipe Melo.
Come dire, più fonti di gioco offensivo, maggiore imprevedibilità della manovra, spazi che si aprono agli inserimenti al tiro, e finalmente anche del gioco intenso ed efficace sulle fasce.
Ha funzionato pure la mediana, molti palloni recuperati e gestiti con intelligenza.
Aspetti negativi
In questa sorta di Giano bifronte che per adesso è la Juve di Ferrara, a fronte di un ritrovato gioco offensivo efficace e concreto, non sembra andare al meglio, almeno in campionato, la fase difensiva: sei gol presi nelle ultime tre gare sono un segnale evidente.
In effetti, anche se in misura minore rispetto alla gara contro il Napoli, ci sono momenti in cui la squadra sembra spezzata in due, la difesa non ben sistemata, e si soffrono le ripartenze veloci, o le aperture di prima sugli esterni, non a caso i gol sono nati in questo modo, che poi è praticamente lo stesso dei gol di sabato scorso contro i partenopei.
Sul podio
Camoranesi
Ormai è una costante quasi monotona, quando scende in campo, da un pò di tempo a questa parte si sa in anticipo chi sarà il migliore in campo dei bianconeri: e dopo una serie impressionante di prestazioni di livello elevato, stasera è stata la sua gara perfetta. Due reti, di tempismo da attaccante d’area di rigore il primo, di freddezza e precisione il secondo; entrato in tutte le azioni pericolose create dalla squadra; assist sul gol di Diego; dedizione e sacrificio in copertura; imprevedibilità, fantasia e giocate di gran classe in avanti. Se penso che, nella famigerata maledetta estate, nessuno si interessò a lui, mentre si interessarono a tanti altri, ho la conferma che purtroppo anche nel calcio viene considerato spesso chi sa vendersi meglio rispetto a chi è davvero campione: in questo momento francamente non riesco a trovare in Europa qualcuno più in salute di lui e più devastante di lui, e non credo di esagerare a dire ciò.
Poulsen
E’ stata una delle sue prestazioni migliori da quando è in bianconero, ha garantito interdizione e intensità di gioco. Ripeto, se gioca solo da mediano puro, è in grado di fare la sua figura ed essere utile alla squadra.
Felipe Melo
Certe superficialità sono ormai un ricordo sbiadito delle prime gare, adesso cincischia meno, difende meglio palla, verticalizza o cerca sempre l’appoggio ai compagni meglio piazzati. E segna pure.
Diego
E’ tornato al gol, continua a subire falli in quantità industriale, ma ormai è in buone condizioni di forma, e garantisce qualità ed efficacia alla manovra offensiva. Insomma, è sulla buona strada.
Citazione doverosa pure per Trezeguet, tornato a segnare con impressionante frequenza e che ha agguantato Sivori nella classifica dei cannonieri bianconeri di sempre.
Dietro la lavagna
Buffon
Il primo gol atalantino è in parte addebitabile a lui, si è fatto passare sotto il pallone. Incolpevole sul secondo, per il resto una parata impegnativa nel primo tempo e poi ordinaria amministrazione.
Cannavaro
Lo inserisco qui non perché abbia giocato male, ma perché, quando si rimproverano limiti alla fase difensiva di una squadra, molto di questa fase dipende da chi comanda la retroguardia.
Intendiamoci, nel complesso la difesa ha retto meglio, a parte i gol, i bergamaschi hanno avuto altre due sole nitide occasioni, entrambe nel primo tempo, ed una delle due con tiro da fuori area; i gol stessi sono stati frutto di grandi giocate, ma estemporanee.
Ciò non toglie che per quanto riguarda il nostro centrale, anche se l’esperienza lo aiuta molto nei contrasti e negli anticipi, lasci un pochino a desiderare come corretto piazzamento (il primo gol è in parte dovuto a suo avanzamento eccessivo dalla linea difensiva).
Tirando le somme
Un’altra goleada, frutto del modulo spregiudicatamente offensivo schierato da Ferrara, ed una prestazione con molte luci, ma come dicevo prima, anche con ombre e dubbi.
Cominciamo dai dubbi.
Incassare due reti, ancora una volta a seguito di cambi di gioco in velocità, in una gara nella quale il centrocampo praticamente ha fatto al meglio il suo dovere, è un segno, a mio giudizio, che qualcosa non funziona a dovere.
E’ ovvio che va meglio sistemata la fase difensiva, soprattutto quando il gioco si sviluppa o potrebbe svilupparsi sulle fasce: credo che sia il solito vizio di questo modulo di gioco, che come ho avuto modo di dire, rischia di spezzare in due la squadra.
Ma questa volta la coppia mediana ha funzionato a dovere, garantendo copertura alla difesa e interdizione a centrocampo, Camoranesi spesso è tornato in copertura, idem Giovinco, idem lo stesso Diego, quindi il reparto ha mostrato di essersi ben messo in campo, di avere buona propensione anche al sacrificio e alla copertura.
Quindi credo sia un problema di fase difensiva in senso proprio, ossia di corretto schieramento della retroguardia in situazione di ripartenze avversarie con palloni a tagliare il campo, e di migliore copertura degli esterni, sia da parte dei nostri centrali difensivi, sia anche dai nostri centrocampisti.
Inoltre, anche se Trezeguet sta segnando con regolarità, ritengo che il modulo non si addica al nostro attaccante, o meglio, è lui che non è adatto a qualsiasi modulo con punta unica: in questi casi occorre qualcuno che partecipi di più alla manovra, che faccia da sponda o tenendo palla faccia salire la squadra.
Rovescio della medaglia, il gioco offensivo funziona a dovere, avere tre mezze punte di grande tecnica, esalta sia il gioco del collettivo, sia anche il rendimento dei singoli, a cominciare dal Camoranesi stratosferico, a finire a Giovinco, sicuramente in fase di maturazione importante per la squadra.
Ha funzionato il filtro a centrocampo, la difesa è sembrata meglio coperta a lungo; la squadra va anzi al gol con una facilità impressionante, 14 reti in tre gare, da quando si schiera questo modulo, non possono essere casuali, per non contare anche qualche realizzazione
Soprattutto la squadra ha mostrato cinismo, ha fatto sfogare gli avversari, li ha colpiti a prima occasione utile, ha cercato immediatamente di mettere al sicuro il risultato, e riuscendoci, a ben vedere.
Proprio per questo, i due gol bergamaschi sono un pochino indigesti.
Ma ad ogni modo si è vinto, largamente, e per ora va bene cosi.
Adesso c’è la pausa, due settimane saranno provvidenziali per recuperare quanti più giocatori in organico e, nel frattempo, limare meglio gli inconvenienti che in questo scorcio di stagione sono emersi.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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