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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Inter 24 Cremonese 14
Roma 24 Torino 14
Napoli 22 Atalanta 13
Milan 22 Cagliari 10
Bologna 21 Lecce 10
JUVENTUS 19 Pisa 9
Como 18 Parma 8
Sassuolo 16 Genoa 7
Lazio 15 Verona 6
Udinese 15 Fiorentina 5
Classifica completa, risultati, calendario
Le prossime gare in calendario
Data/Ora Cmp Partita
22.11 18:00 A Fiorentina-Juve
25.11 21:00 CL Bodo/Glimt-Juve
29.11 18:00 A Juventus-Cagliari
02.12 21:00 Ita Juventus-Udinese
07.12 20:45 A Napoli-Juventus
10.12 21:00 CL Juventus-Pafos
14.12 20:45 A Bologna-Juventus
20.12 20:45 A Juventus-Roma
27.12 20:45 A Pisa-Juventus
03.01 18:00 A Juventus-Lecce
Calendario completo
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
8 14 3 5 0 15 10 C
7 8 2 2 3 6 8 F
0 0 0 0 0 0 0 N
15 22 5 7 3 21 18 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
27.09 A Juventus-Atalanta 1-1
01.10 CL Villarreal-Juventus 2-2
05.10 A Juventus-Milan 0-0
19.10 A Como-Juventus 2-0
22.10 CL Real Madrid-Juventus 1-0
26.10 A Lazio-Juventus 1-0
29.10 A Juventus-Udinese 3-1
01.11 A Cremonese-Juventus 1-2
04.11 CL Juve-Sporting Lisbona 1-1
08.11 A Juventus-Torino 0-0
Punti 11 - Vinte 2 - Pari 5 - Perse 3
Gol fatti 9 - Gol subiti 10 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
15 Kalulu 15 1350 - -
9 Vlahovic 15 758 7 6
10 Yildiz 14 1154 1 3
5 Locatelli M. 14 970 3 -
22 McKennie 14 889 5 -
8 Koopmeiners 14 872 5 -
30 David 14 603 8 1
16 Di Gregorio 13 1170 2 -15
27 Cambiaso 1 13 1099 - 1
4 Gatti F. 13 1051 3 2
19 Thuram K. 13 913 2 1
6 Kelly 12 1080 - 2
7 Conceiçao 11 716 5 2
20 Openda 10 379 9 -
25 Joao Mario 10 342 13 -
18 Kostic 8 250 13 1
17 Adzic 8 160 14 1
24 Rugani 7 321 11 -
3 Bremer 5 436 1 -
11 Zhegrova 5 80 11 -
32 Cabal 3 47 4 1
1 Perin 2 180 11 -3
11 Nico Gonzalez 2 17 2 -
21 Miretti 1 7 6 -
23 Pinsoglio 0 - 8 -
44 Pedro Felipe 0 - 5 -
43 Fuscaldo 0 - 4 -
40 Rouhi 0 - 4 -
42 Scaglia S. 0 - 4 -
45 Mangiapoco 0 - 1 -
12 Arthur 0 - - -
26 Douglas Luiz 0 - - -
41 Gil Puche 0 - - -
46 Gonzalez 0 - - -
44 Mancini 0 - - -
47 Martinez Crou 0 - - -
14 Milik 0 - - -
48 Pietrelli 0 - - -
33 Tiago Djalò 0 - - -
45 Ventre 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 6 - Centrocampo 3 - Attacco 12
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 24 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 11 (45,83%)
Rigori segnati 2 - Sbagliati 0 - Parati 0
Ammonizioni 21 (11 giocatori)
Espulsioni 1 (1 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.633 Giocate 3.125
2.530 (54,61%) Vittorie 1.716 (54,91%)
1.192 (25,73%) Pareggi 850 (27,20%)
911 (19,66%) Sconfitte 559 (17,89%)
8.274 Fatti 5.429
4.521 Subiti 2.948
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
522 Giocate 1.611
283 (54,21%) Vittorie 949 (58,91%)
118 (22,61%) Pareggi 389 (24,15%)
121 (23,18%) Sconfitte 273 (16,95%)
883 Fatti 2.817
486 Subiti 1.440
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
197 Locatelli M. 64 Vlahovic
196 McKennie 19 Yildiz
160 Vlahovic 18 McKennie
156 Rugani 17 Milik
122 Gatti F. 11 Rugani
98 Cambiaso 9 Conceiçao
98 Yildiz 9 Gatti F.
97 Kostic 8 Bremer
96 Bremer 6 Cambiaso
76 Miretti 6 Locatelli M.
Classifiche complete
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Pubblicato il 17.11.2010

Pietro Sernagiotto

di Bidescu
Raccontato da Umberto Maggioli, su “Hurrà Juventus” dell’aprile 1965:

A soli 57 anni è mancato improvvisamente a San Paolo del Brasile, dove era nato nel maggio 1908, Pietro Sernagiotto, calciatore che ha onorato lo sport sui campi di gioco del vecchio e del nuovo continente, italiano di stirpe, brasiliano di nascita, juventino di adozione. Di lui nell’ambiente bianconero è stato e sarà sempre vivo il ricordo: sia di uomo che di giocatore.

Calcisticamente si era formato in quella magnifica fucina che fu la “Palestra Italia”, società paulistana che accoglieva la parte migliore della nostra colonia di emigrati in terra brasiliana: magnifica fucina di atleti e di patrioti che avevano il culto della loro terra di origine. Già in Brasile Pietro Sernagiotto, figlio di friulani che avevano cercato fortuna oltre oceano, godeva di notevole celebrità e gli sportivi di laggiù, per la sua distinzione ed autorevolezza di personalità, anche se emanava da fisico di proporzioni alquanto ridotte, gli avevano affibbiato un soprannome che gli calzava a pennello. Era “Ministrinho”: ossia piccolo ministro, come se la fama sportiva dovesse andare di pari passo con quella politica. ; anche se il ragazzo non si fosse mai immischiato, né avesse accennato di volerlo fare, nelle faccende inerenti la politica.
Ma oltre tale nomignolo i fans brasiliani gliene avevano coniato un altro: molto più azzeccato e giustificato dai fatti. Era anche “Flecha de oro”, freccia d’oro cioè. La minuscola ala destra con il suo gioco caratteristico suscitava infatti l’immagine di un dardo scoccato da una invisibile balestra. Caratteristico era, infatti, il suo scatto fulmineo che lasciava quasi sempre in asso ogni più attento avversario addetto alla sua marcatura; la partenza da fermo di Pietro Sernagiotto appariva infatti sorprendente e nessun difensore riusciva a prevederla e prevenirla. Era anche molto veloce, ma si trattava di una velocità iniziale che, dati i ridotti mezzi fisici del soggetto, non riusciva ad essere mantenuta a lungo.

Molti sportivi che ricordano bene “Ministrinho” non avranno dimenticato certi caratteristici duelli che nel periodo in cui giocò in Italia ingaggiò con un mediano laterale che oltre magnifico calciatore era anche perfetto cultore di atletica leggera, versato in modo particolare nella velocità pura e negli ostacoli: Alfredo Pitto. “Ministrinho” spesso sorprendeva e piantava Pitto e se ne andava sgambettando turbinosamente lungo la linea laterale, ma l’altro si riprendeva immediatamente, partiva all’inseguimento e non lasciava allontanare troppo il pericoloso rivale e, se “Freccia d’oro” non riusciva a passare il pallone al compagno meglio postato, l’Alfredo riusciva ad avere ragione del Pietro.

La Juventus si assicurò i servigi di Sernagiotto sul finire del 1930. Tra la società bianconera e la direzione della “Palestra Italia” gli accordi erano stati definiti ed il giocatore s’imbarcò per la traversata dell’Atlantico. A Genova era andato ad attendere il nuovo acquisto l’ing. Benè Gola, delegato dalla presidenza, il quale dando il benvenuto allo sbarco al nuovo giunto ebbe la sgradita sorpresa di venire a conoscenza che, durante la navigazione emissari di altra società italiana, che non staremo qui a ricordare dato che si tratta di avvenimenti lontani ed ormai quasi dimenticati, avevano carpito la buona fede del ragazzo e gli avevano fatto firmare un altro cartellino di tesseramento. Ciò dimostra quanto Pietro Sernagiotto fosse anima candida ed incline a pensare che tutti i suoi simili agissero rettamente e senza secondi fini.

Il fatto suscitò scalpore ed i nostri dirigenti federali non poterono ignorarlo: risultato ne fu che Pietro Sernagiotto si vide comminata la squalifica di un anno, che dovette scontare quasi per intero. Nel periodo della punizione la Juventus usufruì del giocatore negli incontri amichevoli non ufficiali e l’attività completa del nuovo acquisto si ebbe nelle stagioni 1931/32, 1932/33 e 1933/34, che coincisero esattamente con la conquista di altrettanti titoli nazionali riusciti alla Juventus nel periodo del cosiddetto “Ruggente quinquennio”.

“Ministrinho” era un’ala destra di elevate possibilità; senza assurgere addirittura al valore di autentico fuoriclasse il suo peso, se non fisico, ma esclusivamente tecnico, lo faceva sentire nel rendimento generale dell’undici. Adoperava indifferentemente i due piedi e i suoi passaggi erano sempre sfruttabilissimi per esatto indirizzo e dosatura; i tiri poi riuscivano spesso micidiali, e per la giusta direzione cui erano avviati ed anche per la potenza più che notevole che sempre avevano. “Flecha de oro”, la cui altezza era di 1,53, con peso e muscolatura proporzionati, era un tiratore poderoso che lasciava perplessi quanti lo osservavano e che stentavano sempre a rendersi ragione come da tanta modestia di mezzi fisici ne potessero uscire effetti tanto rovinosi per i portieri avversari. Nelle tre stagioni che “Ministrinho” passò nelle file bianco nere ebbe modo di giocare cinquanta partite di campionato, realizzando 15 segnature, esattamente quante ne riuscirono ad altra ala, sinistra però, ossia Stivanello.

Di carattere franco e gioviale Pietro Sernagiotto ebbe amici ed estimatori nell’ambiente juventino. In squadra i suoi amici più intimi, e sicuri, furono Luisito Monti e Bertolini, che si assunsero anche l’incarico di suoi alti protettori. Per quanto Sernagiotto fosse subito riuscito ad affermarsi nell’ambiente calcistico nazionale e bianconero ebbe sempre un po’ la strada chiusa: nella Juventus da Federico Munerati, nella Nazionale da altri, come un altro italo/brasiliano, Guarisi, e l’italo/argentino Guaita; ebbe tuttavia anche l’onore di essere chiamato dal comm. Vittorio Pozzo all’onore della maglia azzurra, giocando la sua unica partita quale Nazionale il 22 ottobre del 1933, quando la nostra formazione “B” chiuse in pareggio, per 4-4, con l’undici “B” ungherese a Vercelli; e con Sernagiotto figurarono nella nostra prima linea anche Silvio Piola e Nereo Rocco. Alla fine del primo tempo gli azzurri vincevano per 3-1, ma i magiari riuscirono a riequilibrare le sorti per loro compromesse.

Sernagiotto si sposò a Torino quando fece giungere da San Paolo la sua graziosa fidanzata, ed a Torino nacque anche il suo primogenito. Altri due rampolli ebbe dopo il suo rientro in Brasile, che avvenne all’inizio del 1935. Meticoloso amministratore delle proprie sostanze ed economo di carattere aveva messo in disparte un discreto gruzzolo che gli fu prezioso al suo rientro per dedicarsi al commercio delle calzature, che era sempre stata attività familiare. Dopo la Juventus giocò ancora un paio di stagioni nella sua squadra di origine, che da “Palestra Italia” si era intanto trasformata in Palmeiras e che figura tuttora tra le più importanti organizzazioni calcistiche della “Lega Paulistana”.

Pietro Sernagiotto, che è stato sempre cittadino italiano, aveva serbato un ricordo appassionato della Juventus ed accoglieva sempre con grande cordialità tutti quegli amici juventini che talvolta avevano occasione di recarsi in Brasile e a San Paolo, non mancando mai di recarsi a fargli visita. Appariva lievemente ingrassato ed aveva sempre goduto di perfetta salute.

L’ultimo juventino che lo aveva visto e salutato circa nove mesi fa è Cornelio Giordanetti che, come tutti i juventini e non juventini sanno, è stato sempre una specie di ambasciatore bianconero in terra brasiliana e che era andato a salutarlo nel grande e ben fornito negozio di calzature che Pietro Sernagiotto possedeva in un rione quasi centrale della metropoli brasiliana. Stava bene, appariva poco invecchiato e godeva di una discreta agiatezza tra gli affetti familiari. Niente lasciava presagire una fine repentina e così prematura.

Un altro bianconero se ne è andato, ma è un altro bianconero che tutta la grande famiglia della Juventus ricorda e ricorderà sempre. Finché juventini seguiteranno a vivere in questo mondo: e pensiamo ve ne saranno sempre.

http://ilpalloneracconta.blogspot.com/
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