| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
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N |
| 47 |
81 |
21 |
18 |
8 |
69 |
45 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.610 |
Giocate |
3.110 |
| 2.521 (54,69%) |
Vittorie |
1.709 (54,95%) |
| 1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
| 906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
| 8.235 |
Fatti |
5.408 |
| 4.492 |
Subiti |
2.934 |
| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
| 518 |
Giocate |
1.588 |
| 283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
| 115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
| 120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
| 876 |
Fatti |
2.778 |
| 478 |
Subiti |
1.411 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 18.07.2011
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L'ETICA NON SI PRESCRIVE ... LA MALAFEDE NEPPURE!
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di Antonio La Rosa
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Vi ricordate le parole del presidente - fantoccio della FIGC, Abete Giancarlo?
Appunto, l'etica non si prescrive, furono parole sue, a specifica domanda sulla questione dell'esposto presentato da Andrea Agnelli, in merito alla assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter, fatta dall'allora commissario Federcalcio ed ex dirigente nerazzurro (nonchè consulente legale di IFI - EXOR, e amico personale di Luca Cordero di Montezemolo, per la precisione) Rossi Guido.
Perchè le ragioni di quel provvedimento furono appunto di ordine etico, nel senso che altre società tramavano per alterare i campionati di calcio, quella nerazzurra invece era fuori da tutto, e dunque premio alla onestà ed alla integrità (così si sosteneva) della dirigenza e della squadra.
Poi arrivarono le trascrizioni delle intercettazioni occultate abilmente dalla coppia Narducci - Auricchio, e si scoprì che Facchetti (presidente di facciata, a copertura di Moratti, padrone assoluto della società nerazzurra) aveva fatto anche di peggio rispetto a quanto attribuito a Moggi e Giraudo, sempre ammesso che quanto attribuito agli ex dirigenti bianconeri fosse davvero rilevante sul piano della giustizia sportiva.
Infine la relazione di Palazzi che, pur arrogandosi un potere di "dichiarazione di prescrizione" dei fatti (compito di chi giudica e non di chi accusa), aveva comunque evidenziato che gli atti compiuti dalla società nerazzurra e dal suo presidente, Facchetti, costituissero violazioni sia dell'art. 1 del codice sportivo (lealtà), ma soprattutto violazione dell'art. 6 (illecito sportivo).
Come dire, fatti rilevanti e gravi, che addirittura sarebbero penalmente sanzionabili, dato che con la riforma l'illecito sportivo non è altro che la corrispondenza del reato di frode sportiva.
Quindi, se i fatti addebitati a Moggi e Giraudo costituivano più violazioni dell'art. 1, e con una forzatura degna di miglior causa, si sostenne all'epoca che più violazioni dell'art. 1 costituiscono di fatto la violazione dell'art. 6 (insomma, più divieti di sosta diventerebbero automaticamente, che so, tentato omicidio secondo questi presunti giudici sportivi ...), e se questi fatti hanno prodotto due scudetti revocati, la serie B con penalizzazioni, e la semidistruzione di una società sportiva, era quantomeno auspicabile che gli illeciti compiuti dall'Inter non passassero sotto silenzio, e quantomeno quella assegnazione scandalosa (alla luce delle nuove risultanze) di uno scudetto fosse revocata.
Mite sanzione per una squadre che grazie a quell'autentico colpo di mano, ha costruito le sue fortune, anche con giocatori provenienti dalla Juventus, quattro scudetti, due Coppe Italia, la CL e l'Intercontinentale: ma a quanto pare, i conigli federali, non hanno voluto compiere neppure quel minimo gesto, che non avrebbe certo restituito alla Juventus cinque anni di storia calcistica rubata, ma quantomeno avrebbe rilegittimato un risultato sportivo conseguito meritatamente sul campo, ossia lo scudetto 2005 - 06.
Non che automaticamente venisse restituito ai bianconeri, ma che almeno venisse tolto dall'albo come scudetto assegnato a chi eticamente non lo meritava, essendosi comportata peggio di altre.
Ma vedete, il coraggio nella vita non è bene che si può acquisire, lo si deve avere innato, come altre doti positive o negative.
Alla FIGC veniva chiesto più che un gesto di coraggio, un gesto di buon senso, e, per certi aspetti, di inizio di chiarificazione e pacificazione nel calcio.
Invece la risposta è stata la peggiore: ossia non la difesa dell'assegnazione dello scudetto a tavolino a favore dei nerazzurri, nè l'annullamento di tale provvedimento, ma ... L'INCOMPETENZA A DECIDERE!
In sostanza, il massimo organo del nostro calcio, dice di non avere potere a giudicare su certi misfatti del passato, dice di non avere potere di cancellare un atto che oggi va considerato a tutti gli effetti UNA VERGOGNA PER IL NOSTRO CALCIO!
E questi signori dovrebbero ancora in avvenire decidere le sorti dello sport più amato dagli italiani, quando hanno paura di decidere anche una cosa la più ovvia e banale quale il prendere atto che quello scudetto NON POTEVA ESSERE ASSEGNATO ALL'INTER!
Se oggi fosse tra di noi il Sommo Poeta, di Abete e complici scriverebbe:
"Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa"
Purtroppo noi tifosi ed amanti del calcio, non possiamo permetterci di "non ragionare di questi infami", A MENO DI CHIUDERE DEFINITIVAMENTE CON IL CALCIO.
E dunque adesso spetta a chi guida la squadra che amiamo, dimostrare che la ama anche lui, e che quella squadra sia amata anche dalla proprietà, troppo distante e distaccata nel 2006 e negli anni successivi.
Scrivo questo con convinzione, perchè se la Juventus non è amata dal suo presidente e dal suo proprietario, non vedo perchè dovremmo amarla noi, almeno fino a quando sta in queste mani.
Per cui: ANDREA AGNELLI, DIMOSTRATI UN VERO AGNELLI E UN VERO JUVENTINO, PRETENDI GIUSTIZIA E NON FERMARTI FINO A QUANDO NON L'AVRAI OTTENUTA.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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