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Motta è il nuovo allenatore della Juventus. È l’uomo giusto? (di Juve10)
Sì, è un allenatore che ha dimostrato di avere carattere, in grado di rimotivare il gruppo portando idee nuove
No, non ha l’esperienza sufficiente per sedere sulla panchina bianconera e la sua idea di calcio si sposa poco con l’attuale rosa
È un rischio: è un allenatore emergente che, se supportato dal club, può fare molto bene ma se dovesse fallire il flop potrebbe essere altrettanto vigoroso


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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Inter 94 Genoa 49
Milan 75 Monza 45
JUVENTUS 71 Verona 38
Atalanta 69 Lecce 38
Bologna 68 Udinese 37
Roma 63 Cagliari 36
Lazio 61 Empoli 36
Fiorentina 60 Frosinone 35
Torino 53 Sassuolo 30
Napoli 53 Salernitana 17
Classifica completa, risultati, calendario
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
22 49 14 7 1 38 12 C
20 31 8 7 5 29 22 F
1 3 1 0 0 1 0 N
43 83 23 14 6 68 34 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
07.04 A Juventus-Fiorentina 1-0
13.04 A Torino-Juventus 0-0
19.04 A Cagliari-Juventus 2-2
23.04 Ita Lazio-Juventus 2-1
27.04 A Juventus-Milan 0-0
05.05 A Roma-Juventus 1-1
12.05 A Juventus-Salernitana 1-1
15.05 Ita Atalanta-Juventus 0-1
20.05 A Bologna-Juventus 3-3
25.05 A Juventus-Monza 2-0
Punti 15 - Vinte 3 - Pari 6 - Perse 1
Gol fatti 12 - Gol subiti 9 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
3 Bremer 40 3594 2 3
5 Locatelli M. 40 3343 3 1
27 Cambiaso 39 2723 8 3
16 McKennie 38 2952 8 -
9 Vlahovic 1 38 2611 8 18
7 Chiesa 37 2501 8 10
4 Gatti F. 36 3001 7 4
14 Milik 1 36 1068 27 8
1 Szczesny 35 3150 6 -30
25 Rabiot 35 3012 1 5
22 Weah 35 1381 24 1
6 Danilo 34 2901 3 1
11 Kostic 33 2108 13 -
15 Yildiz 32 1085 31 4
20 Miretti 28 1273 24 2
17 Iling-Junior 27 981 37 1
18 Kean 20 653 17 -
24 Rugani 18 1279 29 3
12 Alex Sandro 18 806 20 1
26 Alcaraz 12 379 13 -
41 Nicolussi 10 356 39 -
36 Perin 8 675 30 -4
21 Fagioli 8 439 6 -
47 Nonge 4 49 24 -
10 Pogba 2 52 3 -
23 Pinsoglio 1 45 43 -
2 De Sciglio 1 45 7 -
33 Tiago Djalò 1 16 19 -
13 Huijsen 1 12 16 -
39 Sekulov 1 10 1 -
45 Cerri L. 1 6 1 -
38 Daffara 0 - 3 -
49 Scaglia S. 0 - 3 -
50 Hasa 0 - 2 -
30 Soulé 0 - 2 -
43 Crespi 0 - 1 -
42 Garofani 0 - 1 -
40 Mancini 0 - 1 -
44 Muharemovic 0 - 1 -
28 Barrenechea 0 - - -
32 De Winter 0 - - -
26 Kaio Jorge 0 - - -
48 Mulazzi G. 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 12 - Centrocampo 12 - Attacco 41
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 31 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 15 (48,39%)
Rigori segnati 4 - Sbagliati 2 - Parati 1
Ammonizioni 95 (22 giocatori)
Espulsioni 2 (2 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.563 Giocate 3.076
2.500 (54,79%) Vittorie 1.693 (55,04%)
1.165 (25,53%) Pareggi 830 (26,98%)
898 (19,68%) Sconfitte 553 (17,98%)
8.166 Fatti 5.357
4.447 Subiti 2.903
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
508 Giocate 1.541
279 (54,92%) Vittorie 919 (59,64%)
112 (22,05%) Pareggi 362 (23,49%)
117 (23,03%) Sconfitte 260 (16,87%)
864 Fatti 2.709
467 Subiti 1.366
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
327 Alex Sandro 41 Vlahovic
252 Szczesny 34 Pogba
212 Rabiot 32 Chiesa
197 Danilo 22 Kean
190 Pogba 22 Rabiot
148 Rugani 17 Milik
134 McKennie 16 Alex Sandro
132 Locatelli M. 13 McKennie
131 Chiesa 11 Rugani
123 Kean 9 Danilo
Classifiche complete
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Pubblicato il 24.09.2012

Juventus - Chievo 2 - 0 - E' (RI)NATA UNA STELLA ...

di Antonio La Rosa
La Juventus torna a battere, dopo tre anni, il Chievo, al termine di una prestazione che può definirsi un vero monologo, con un punteggio che è frutto più dell'ennesima straordinaria giornata del portiere clivense, Sorrentino, che di imprecisione o limiti degli avanti bianconeri.
Gara che peraltro ha fornito importanti risposte agli interrogativi della vigilia, nel senso che, almeno per adesso, il turn over funziona egregiamente e che la squadra dunque non risente neppure dello stress degli impegni di CL.
Ed ora la Juventus, grazie ai risultati in buona parte imprevisti, della domenica, è rimasta da sola in testa alla classifica, a punteggio pieno.

La Tattica

Come dicevo, ampio turn over dopo le fatiche londinesi di CL, e dunque solito modulo 3 – 5 – 2, con l'esordio stagionale di Lucio in difesa, linea di centrocampo rivoluzionata, altri due esordienti, Isla a destra e Pogba centrale, con Giaccherini al posto di Vidal, e in avanti ricorferma di Quagliarella al fianco di Vucinic.
Poco davvero da dire sull'andamento della gara, se non che, nel primo tempo, il gioco è passato poco dai piedi di Pogba, e dunque i veri organizzatori della manovra sono stati Bonucci e Marchisio, mentre nella ripresa il francese è meglio entrato nei meccanismi di gioco, e si è pure vista maggiore efficacia della squadra nelle azioni per vie esterne.

La squadra reparto per reparto

Difesa

Il Chievo praticamente non si è visto in fase di conclusione a rete, escluso qualche tiro velleitario da fuori area, per cui i nostri difensori hanno potuto dedicarsi soprattutto alle ripartenze ordinate della manovra, ed in questo Bonucci è stato certamente convincente.
Confortante pure l'esordio di Lucio, che più di un dubbio aveva lasciato durante il precampionato, anche se, a ben vedere, uno che è stato considerato tra i migliori difensori al mondo, non poteva essersi totalmente imbrocchito.

Centrocampo

In assenza di Pirlo, la squadra ha dovuto provare a manovrare in maniera diversa, e i risultati sono stati sicuramente apprezzabili, al punto che non è avvertita molto l'assenza del nostro fuoriclasse: come detto Bonucci spesso si è preso in carico di fare da regista arretrato, il "giro palla" è stato curato in maniera diciamo più collettiva nel primo tempo, mentre nella ripresa Pogba si è scrollato l'emozione dell'esordio, proponendosi maggiormente per ricevere palla e smistarla spesso di prima.
Cosa che ha prodotto maggiore volume di gioco per vie esterne, e direi una maggiore incisività nelle azioni d'attacco.

Attacco

Solo note positive dal reparto, Vucinic, nonostante non abbia segnato, è stato convincente nelle sue giocate e nei movimenti "ad elastico", per risucchiare uno dei centrali clivensi, e consentire l'inserimento dei centrocampisti o di Quagliarella al tiro; quest'ultimo poi ha segnato entrambe le reti, come dire, stavolta nessuna ombra o perplessità

Le certezze

E' rinata una stella, ossia Fabio Quagliarella, giocatore che, come ricorderete tutti, nella sua prima stagione, con una squadra in fase di ricostruzione, ci aveva trascinati quasi a lottare per lo scudetto, almeno fino al disgraziato infortunio nella gara contro il Parma: tre gol in tre giorni, come dire, un attaccante ritrovato, e la cosa non può che fare bene sia alla squadra, sia ai compagni di reparto, che adesso per riconquistare spazio sanno di dovere impegnarsi maggiormente.
Degli altri, bene Bonucci, anche nella inedita funzione di play basso; di Lucio già ho detto, ma non bisogna dimenticarsi della importanza di Chiellini, ancora una volta dominatore della sua zona di pertinenza; a centrocampo ormai non fa più notizia Asamoah, una menzione va comunque fatta per Giaccherini, dimostratosi ancora una volta giocatore tatticamente duttile ed abile negli inserimenti in fase di conclusione a rete.

Gli interrogativi

Più che interrogativi, al termine di una gara che ha visto sostanzialmente i nostri giocatori dalla sufficienza in su, vanno fatte delle riflessioni diciamo d'ordine generale.
Sicuramente Isla non poteva dare di più, è di fatto al rientro da un grave infortunio, deve dunque riprendere condizione atletica e continuità di gioco; la domanda da porsi invece riguarda Pogba, e non è una domanda, diciamo, "in negativo".
Il ragazzo è stato più che sufficiente, specie nella ripresa, ma è indubbio che con lui in campo la squadra cambia pelle, non è, nè potrebbe essere il "vice" Pirlo, mentre ricorda molto, per corsa e stile, Vieira, che non era affatto un regista, ma un ottimo centrocampista di contenimento, capace anche di orchestrare la manovra.
Il che significa che, con lui in campo, i compiti dei compagni di reparto dovrebbero adeguarsi di conseguenza, e secondo me non è un caso che il francese sia cresciuto di molto con l'ingresso di Vidal, ossia uno che al momento giusto poteva anche coprirlo.

Le prospettive

Tre gare in otto giorni, due vittorie e un convincente pareggio contro il Chelsea, come dire, l'impatto con la CL, e il turn over necessario per affrontare la doppia competizione, per adesso non ha creato problemi alla squadra.
Certo, a Genova si è faticato, e per rimettere in sesto una partita giocata male per metà, sono dovuti entrare i cosiddetti "titolari", anche se poi la squadra ha finito davvero in gloria; viceversa contro il Chievo le cose sono andate diversamente, anche se è dovuta trascorrere un'ora buona di gioco per arrivare al vantaggio.
Merito di Sorrentino che ha parato di tutto, e a ben vedere aveva anche parato sui due gol di Quagliarella, solo che nel primo la respinta non è stata sufficiente per evitare che la palla si insaccasse, nel secondo la deviazione non è stata sufficiente a mandare la palla fuori.
C'è da rilevare, come ulteriore dato positivo, che la squadra, a differenza della scorsa stagione, quando mostrava eccesso di frenesia, specie nel primo tempo, adesso appare consapevole della propria forza, continua a fare il proprio gioco senza perdersi d'animo anche quando il risultato non si sblocca, o addirittura quando si trova in svantaggio.
Non penso sia un caso che, mentre lo scorso anno spesso i bianconeri esprimevano la loro pressione maggiore nei primi 45', chiudendo di norma in vantaggio, in questo scorcio di stagione solo ad Udine e a Londra ha segnato, riservando il grosso del bottino realizzativo è arrivato nella ripresa, dieci delle tredici reti realizzate, con otto marcatori diversi.
Ed ora si può guardare con maggiore serenità, in vista dell'ennesima settimana di fuoco, turno infrasettimanale contro la Fiorentina (con l'ambiente che sta preparando nel solito modo intollerante ed incivile la gara), e sabato con la Roma, in vista dell'esordio casalingo in CL contro lo Shakhtar Donetsk.

La giornata di campionato

E' stato un turno decisamente favorevole ai colori bianconeri, in tutti i sensi: classifica che comincia a sgranarsi, Juventus da sola in testa, approfittando dei passi falsi di Napoli, bloccato sullo 0 - 0, nonostante la superiorità numerica, a Catania, Lazio sconfitta in casa dal Genoa.
Continua il momento negativo delle milanesi, rossoneri nuovamente sconfitti (terza in quattro partite), ad Udine, Inter sconfitta in casa dal Siena, come dire, l'epopea del nuovo profeta del calcio, Stramaccioni, sembra già volgere al tramonto.
Chi fa un deciso passo avanti è la Roma, vittoriosa fuori casa grazie al fatto che non si è giocato.
Penso avrete letto tutto sulla vicenda, per cui mi limito a qualche considerazione, d'ordine pre - postille (nelle quali troverete qualcosa di interessante anche su questa vicenda).
Quanto sta accadendo con il Cagliari e con Cellino è la conferma di strutture calcistiche ormai allo sbando, incapaci di tutto, tranne che perseguitare tesserati bianconeri: già è stato oltremodo discutibile ammettere alla Serie A una società priva di stadio (ricordo che Cellino aveva indicato il "Nereo Rocco" di Trieste quale stadio per le partite casalinghe, salvo poi ottenere la deroga per giocare a Quartu Sant'Elena, ma a porte chiuse per l'inagibilità dell'impianto); ma ancora più strano è che un consigliere federale in rappresentanza della Serie A, Cellino (che è in Federcalcio unitamente a Lotito, prendete nota ...), potendo la sua squadra affrontare una Roma rimaneggiata al massimo, dunque in condizioni di poter fare bottino pieno, commetta un "errore" del genere, creando il caso idoneo per produrre il rinvio della gara con addebito di responsabilità alla società ospitante, ossia il Cagliari stesso.
E così una Roma in seria difficoltà, si vede rinfrancata in classifica con tre punti insperati, mentre il Cagliari rimane ugualmente nelle zone basse di classifica, senza neppure giocare, il tutto condito con uno scambio di accuse e rimostranze, tra Cellino, Abete e Baldini, troppo aspre per essere sincere.
Come dire, perdonate il mio cattivo pensiero, sembra tutto organizzato a tavolino, e del resto il nostro calcio lo predilige al rettangolo di gioco ...

Le mie postille

1 – Nuovi "zemanisti" alla riscossa.
Nella settimana in cui la cosiddetta "icona del calcio pulito" ... a tavolino, non si è lanciata in dichiarazioni degne di nota, ci ha pensato qualcun altro a mettersi in bella mostra con una "zemanata" degna di miglior causa.
Mi riferisco al suocero di Alessandro Nesta, nonchè lacchè ufficiale dell'attuale presidente del CONI, in quanto segretario generale, aspirante alla carica di numero uno dello sport nazionale, Pagnozzi Raffaele.
Il quale, in un gesto estremo di servilismo verso il suo padrone ormai a fine mandato, Petrucci, per dimostrarsi degno di lui a prendere in mano il CONI, ha ritenuto utile ripetere, pari pari, la stessa frase detta dal prossimo ex presidente, ossia che "Zeman dice le cose che la gente pensa".
Vedete, quando parlano i padroni, almeno riescono a dare una immagine credibile delle cretinate che pronunciano; quando invece parlano i servi sciocchi, le cretinate appaiono tali con evidenza, dato che la frase completa, nel maldestro tentativo invece di coprire il boSCemo per la frecciata contro Abete, è stata : «Zeman in certi momenti ha la capacità di esternare quello che la gente pensa e non dice, in altri momenti magari quello che dice rischia di essere trasferito in modo tale da non riprodurre il suo pensiero. Questo lui l'ha detto e bisogna prederne atto».
Tradotto, Zeman certe volte parla senza rendersi conto di quello che dice: come dire, il nostro zemanista dell'ultim'ora, ha dato dell'idiota a Zeman.

2 – Scemo della settimana
Fino a ieri pomeriggio, ero tentato di nominare in questa speciale rubrica l'allenatore del Chelsea Di Matteo, per le sue dichiarazioni dopo la gara contro la Juventus, nelle quali aveva ricordato di essere stato, da giocatore, allievo della cosiddetta "icona del calcio pulito".
Ma dopo avere sentito Mazzarri, al termine di Catania - Napoli, non posso non dare a lui la palma della settimana, dato che stavolta ha oltrepassato ogni limite nelle sue spiegazioni al pareggio al Cibali, rischiando addirittura di perdere nel finale, con il Napoli salvato da De Sanctis prima e dal palo poi.
La spiegazione è stata :
- c'era troppo caldo a Catania (28 gradi per la precisione);
- l'espulsione di Alvarez ha condizionato la gara ma a favore dei padroni di casa.
Ogni commento a queste frasi mi pare superfluo.

3 - O sole mio ... sta INFRONT a te!
Inizio questa postilla a puntate, con la domanda che mi sono posto alla fine, quando ho avuto le idee chiare sulla vicenda: per quale ragione il nostro giornalismo, compreso (o soprattutto) quello sportivo, tanto abile a trovare notizie e creare macchine del fango laddove non vi è nulla di rilevante, è invece totalmente cieco di fronte a certi fatti talmente chiari e gravi che è impossibile non vedere?
Incapacità a fare questo lavoro o malafede, derivante da interessi personali, di casta, e quant'altro?
Di questo si tratta invero, perchè la vicenda che vi riferirò è di quelle talmente alla luce del sole che è impossibile non accorgersene, dato che mi è stata sufficiente una semplice ricerca in rete per verificarne la portata, e dalla verifica ancor più facile effettuare i collegamenti, anche grazie alla preziosa collaborazione di qualche amico.
Questa è la storia di una società nata agli inizi degli anni '90, denominata "Media Partners Digital S.r.l.", fondata da manager di area Fininvest, Marco Bogarelli, Andrea Locatelli, cui qualche anno dopo si aggiungerà certo Giuseppe Ciocchetti.
Società che si occupa di acquisto e gestione eventi sportivi, vendita diritti televisivi di detti eventi e così via.
In altri termini, una società creata appositamente per aggirare, da parte di Fininvest, i limiti antitrust, in materia di acquisizione di diritti televisivi di eventi sportivi.
Ed invero "Media Partners Digital S.r.l.", diventa ben presto una società nella quale sbarcano persone d'area Mediaset, o d'area Milan, per gestire al meglio l'attività.
La svolta avviene nel 2006, quando la società venne acquisita per incorporazione da una multinazionale di gestione eventi sportivi e diritti televisivi, denominata "Infront Sports & Media", presieduta da un soggetto il cui cognome vi ricorderà qualcosa, Philippe Blatter; vi sono anche altri nomi di rilievo, tra cui l'ex calciatore tedesco Günter Netzer, e naturalmente, nella società incorporante entra a far parte del C.d'A., il già citato Marco Bogarelli.
La società incorporata cambia denominazione e diventa "Infront Italy S.r.l.", ed ha come scopo sociale, "la produzione, l'acquisto e la cessione di programmi televisivi in Italia e all'estero, l'acquisto, la vendita in Italia e all'estero dei diritti per lo sfruttamento commerciale e per la trasmissione radiotelevisiva di eventi sportivi, artistici e dello spettacolo, acquisto e vendita di diritti pubblicitari, sponsorizzazione, gestione di budget pubblicitari, acquisto e vendita di spazi pubblicitari".
Uno straordinario business, con giro di denaro notevole, come potete rendervi conto.
Bene, questa società, proprio dal 2006, e cioè quando ancora Adriano Galliani era presidente di Lega Calcio, ha ottenuto di essere "Advisor" (brutto neologismo, per coprire il più semplice significato di "consulente - mediatore per vendita di beni e servizi") della Lega Calcio per la commercializzazione di tutti i diritti media nazionali ed internazionali dei campionati italiani di calcio di Serie A e B, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Campionato Italiano Primavera: in altri termini ha nelle proprie mani la gestione di tutto il calcio, sotto il profilo della vendita degli eventi e dei diritti televisivi.
Questo ruolo di "Advisor", è stato rinnovato successivamente, nel 2009, grazie al voto determinante di Matarrese, Cellino e Lotito, per la cronaca, ed il voto contrario della Juventus, del Torino e dell'Atalanta.
Cosa che potrebbe passare inosservata, se non fosse che nel sito di questa società, sezione "chi siamo" si può leggere quanto segue:

"Infront Italy gestisce i diritti marketing e advertising del Club più titolato al Mondo, l’AC Milan oltre a quelli di SS Lazio, Genoa CFC, US Città di Palermo e Cagliari Calcio ... Fiore all'occhiello delle sue attività sono il ruolo di Advisor della Lega Calcio per la commercializzazione dei diritti tv e media dei campionati di calcio di serie A e B, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, nonché la gestione marketing e sponsoring di A.C. Milan, S.S. Lazio, U.S. Città di Palermo, Cagliari Calcio e Genoa CF".

Potrei fermarmi qui, mi pare evidente che a certe conclusioni ci arriverete facile facile, basta solo una indagine in rete, troverete tutte le notizie e tutti i riscontri del caso.
Per chi non volesse faticare a cercarsele, do appuntamento alla prossima postilla.
E nel frattempo continuate a chiedervi perchè Travaglio continua a masturbarsi con la tabaccheria di Parma, perchè i famigerati Galdi, Ceniti, Mensurati e Foschini, pensano invece a dare retta ai Carobbio di turno ...


E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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