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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.610 |
Giocate |
3.110 |
2.521 (54,69%) |
Vittorie |
1.709 (54,95%) |
1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
8.235 |
Fatti |
5.408 |
4.492 |
Subiti |
2.934 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.588 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
876 |
Fatti |
2.778 |
478 |
Subiti |
1.411 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 27.09.2012
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Fiorentina - Juventus 0 - 0 - ANCORA IMBATTUTI
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di Antonio La Rosa
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Contro la squadra viola di Firenze, è arrivato il primo pareggio della Juventus in campionato, e prima gara senza reti realizzate. Gara decisamente sotto tono quella dei bianconeri, merito anche della disposizione tattica degli avversari, che utilizzando un modulo perfettamente speculare, hanno sostanzialmente neutralizzato ogni fonte di gioco juventina; ciò anche a costo di ridurre le proprie attitudini offensive, al punto che le uniche due occasioni avute possono ritenersi sostanzialmente casuali, una da palla inattiva, la seconda da un pallone perso malamente dai bianconeri. Ma se nella peggiore partita disputata, la Juventus consegue un punto, contro una avversaria che aveva preparato il clima, ed ha poi disputato quella che viene ritenuta la loro migliore prestazione, significa che per il momento la squadra di Conte non ha rivali in Italia.
La Tattica
Dicevo del modulo speculare adottato da entrambe le squadre: Juventus con qualche innesto sulla formazione base di questo periodo, dunque Giaccherini al posto di Marchisio, rientro di Pirlo e in avanti l’inedita coppia Giovinco – Quagliarella. Non è la Juve solita, manovra lenta e spesso per vie orizzontali, fasce laterali ben tamponate dagli avversari, con Cuadrado e Pasqual molto alti per tamponare le sortite di Lichtsteiner e Asamoah, e Romulo spesso a contrastare Pirlo. Né le cose sono cambiate nella ripresa, con gli innesti, nell’ordine, di Vucinic, Marchisio e Pogba, semmai la partita si è ulteriormente equilibrata, o per meglio dire, “bloccata” a centrocampo. Con la conseguenza che a fronte di qualche tiro da fuori dei viola, i bianconeri non sono arrivati neppure a quelli.
La squadra reparto per reparto
Difesa
Seconda gara di fila senza subire reti, e non è casuale. L’unico sussulto per la porta di Buffon è stata la traversa colpita da Jovetic, mentre ritengo che nell’altra occasione, sia soprattutto merito di Buffon ad essere uscito tempestivamente chiudendo bene lo specchio della porta. Prestazione dunque buona, nonostante un Bonucci non proprio al meglio.
Centrocampo
Stavolta le cose non hanno funzionato a dovere, e non mi sento di prendere ad alibi la scarsa condizione di Pirlo in questo periodo. Probabilmente il problema sta altrove, ossia nel fatto che Vidal non ha “morso” come suo solito le caviglie degli avversari, che Giaccherini, brillante sabato scorso, si è un po’ perso in campo, e che sugli esterni raramente si è riusciti a sviluppare gioco.
Attacco
Due sole conclusioni da fuori nel primo tempo, di Giovinco, nessuna di rilievo nella ripresa, e non credo sia dipeso dallo “scarso” peso offensivo, semmai dal fatto che chi ha operato in avanti non ha mai potuto muoversi nella maniera adatta, e ciò anche per merito degli avversari.
Le certezze
Elemento positivo della serata è il constatare che quest’anno la squadra fa risultato anche quando non esprime tutto il suo potenziale, come dire, è più matura e consapevole della propria forza, ma sa anche rendersi conto quando può essere più utile tirare i remi in barca. Sul piano individuale, diciamo che Asamoah mi è sembrato decisamente superiore alla sufficienza, unitamente a Chiellini e Barzagli; e la mezzora finale di Pogba ha confermato nuovamente quanto di buono il ragazzo aveva già mostrato.
Gli interrogativi
Ho la senzazione che sia iniziata la “caccia a Giovinco”, e francamente questo “sport2 inaugurato da una parte, minima, ma non per questo poco rumorosa, della tifoseria bianconera. Non ha giocato bene, vero, ma se a fine gara possiamo annotare qualche conclusione verso Viviano, lo si deve a lui, come dire, neppure gli altri, Quagliarella prima, Vucinic poi, hanno fatto tanto meglio, a conferma che era la serata della squadra a non consentire agli avanti di poter finalizzare. Detto ciò, non capisco la ragione per cui non va dato tempo al ragazzo di inserirsi, di trovare la sua giusta collocazione nei meccanismi di gioco: deve certamente perdere un pizzico di egoismo che ogni tanto lo porta a giocare da solo anziché dialogare con i compagni. Ma il ragazzo ha classe da vendere, non può essere criticato perché su cinque gare, ha segnato due reti in quattro presenze effettiva, e non trascina ancora la squadra, come faceva lo scorso anno a Parma. In passato abbiamo atteso tanti campioni, anche per campionati interi, aspettiamo questo talento, che a ben vedere non è andato poi così male come si vorrebbe dire.
Le prospettive
Un calo psico-fisico, dopo un periodo altamente stressante, è del tutto normale: qui ci sono giocatori che nel mese di settembre stanno giocando praticamente ogni tre giorni, salgono e scendono dagli aerei con frequenza, e dunque hanno anche bisogno di rifiatare. Quindi il punto di martedì sera va preso dal lato positivo, squadra che rimane imbattuta ed in testa, anche se raggiunta dal Napoli, bene o male si vede che le alternative ai titolari ci sono eccome, al punto che non può più parlarsi, in alcuni casi, di titolari fissi e di riserve, e comunque quest’anno è davvero impresa ardua per tutti arrivare davanti a Buffon. E soprattutto va considerata prova di nervi saldi da parte del gruppo, visto che, come al solito, a Firenze il clima era stato opportunamente preparato con gesti ai limiti dell’intimidatorio, a cominciare dalla polemica su Conte che non doveva neppure andare in tribula, a proseguire alle intelligenti dichiarazioni di Viviano, dimentico che ogni partita ha sempre il suo ritorno, e se lui parla di Conte solo a microfoni spenti, al ritorno saranno i tifosi bianconeri a parlare con lui anche a megafoni accesi, a finire nel sospetto spostamento dell’atterraggio del volo proveniente da Torino con la squadra, a Pisa, che a quanto pare è stato l’unico a rischio colpi di vento a Peretola. Degli ormai abituali quanto infami cori criminali della curva Fiesole sull’Heysel non è più il caso di parlarne, se non per ricordare che a certi personaggi l’udito torna puntualmente quando di mezzo ci sono i colori bianconeri, non certo quelli che portano sfortuna … Ad ogni modo, per tornare al calcio giocato, il “tour de force” vedrà ancora due gare delicate, sabato prossimo contro la Roma e contro Zeman, poi l’esordio casalingo in CL contro lo Shakthar Donetsk, impegni da non prendere sottogamba, ed affrontare con la massima concentrazione: meglio se da capolista in campionato e da imbattuta all’esordio, sul campo dei campioni in carica.
La giornata di campionato
Tranne la Roma (pretendente o aspirante tale per la vittoria finale), le altre grandi hanno vinto tutte, accorciando dunque la distanza in classifica dai bianconeri, o agganciandoli in vetta come nel caso del Napoli. Squadra che per adesso sembra la più accreditata tra tutte per contendere alla Juventus la vittoria finale. La gara del San Paolo ridimensiona la Lazio, che è alla seconda sconfitta di fila e rientra un po’ in quei ranghi di squadra che potrebbe lottare al massimo per un piazzamento in Europa; per le altre, è stato il turno del riscatto delle milanesi, entrambe vittoriose, anche se i rossoneri hanno avuto ragione di un Cagliari che in questa fase sembra davvero squadra molto lontana da quella vistasi negli scorsi anni. Degna di nota l’impresa della Samp all’Olimpico contro la Roma, riagguantare un pareggio in inferiorità numerica non è cosa di poco conto: e nel prossimo turno i doriani avranno in casa proprio il Napoli.
Appendice infrasettimanale
Rinviando i miei lettori a lunedi per le ormai abituali postille, segnalo che mi sono pervenute diverse mail, di lettori incuriositi dalla vicenda da me esposta lunedì scorso, in riferimento alla vicenda INFRONT ITALY, e mi si chiedono lumi su come questa società potrebbe essere condizionante per le sorti del calcio e del campionato nazionale. Avrò modo di esporre ancora diversi dettagli su questa vicenda, che vede, al contempo, il fragoroso e concordante silenzio omertoso dei media. Però una strana coincidenza mi preme, sul punto, mettere da subito in evidenza. Domenica sera si è giocata Lazio – Genoa. Ossia la stessa gara che, ormai è stato appurato, a fine stagione 2010 – 11, venne “combinata” da tesserati di entrambe le squadra, per far risultare come risultato da scommettere un “over” (dicesi di gare con più di tre reti), ed un pareggio con reti a fine primo tempo. Bene, ad oggi non si hanno notizie di deferimenti o sentenze su questa gara, come pure su altre gare ed altri tesserati. Si da il caso che entrambe le società, Lazio e Genoa, sono appartenenti alla scuderia Infront Italy: che ci sia una correlazione tra le omissioni investigative di Palazzi e questo legame?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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