L’aggancio in vetta è durato due soli giorni, e così la Juventus, approfittando della sconfitta rimediata dalla Roma al San Paolo, riprende il suo cammino di capolsita solitaria battendo non senza qualche fatica l’Empoli.
Gara tutt’altro che divertente, anzi alquanto noiosa nel primo tempo, accesasi soltanto dopo la punizione di Pirlo che ha sbloccato il risultato, con i padrini di casa un paio di volte davvero pericolosi dalle parti di Buffon.
Ma stavolta contava vincere per rimediare all’incredibile scivolone infrasettimanale di Genova, e vittoria è stata.
La tattica
Ancora turn over parziale, in parte obbligato per gli infortuni, in parte per scelta tecnica, difesa ancora a 3 con Ogbonna sulla destra, a centrocampo turno di riposo per Pogba e Lichtsteiner, sostituiti da Pereyra e Marchisio, e inedita coppia d’attacco Giovinco – Morata; Empoli con un finto tridente d’attacco, e difesa a 4.
Espediente, il finto tridente d’attacco, che ormai usano un po’ tutte le avversarie dei bianconeri, pressing alto sui nostri difensori, gabbia su Pirlo, e dunque creare difficoltà nella fase, fondamentale, di avvio della manovra, ed invero tranne qualche azione sporadica, con Morata protagonista, il primo tempo è da dimenticare.
In un certo senso le cose cambiano a causa dell’indisponibilità di Ogbonna, infortunatosi nel finale di tempo: Allegri inserisce Lichtsteiner, arretra Asamoah, creando di fatto una linea difensiva a 4 ed una sorta di doppio regista, Marchisio – Pirlo, di fatto liberando quest’ultimo da marcatura più asfissiante, come dire una sorta di 4 – 4 – 2 classico che, a ben vedere, ha dato i suoi frutti.
La Squadra
Un primo tempo direi imbarazzante, mai avevo visto i bianconeri così incolore, qualche spunto di Morata in avanti, qualche altro di Giovinco, ma più azioni sporadiche e personali, come dire un centrocampo che non costruiva, non verticalizzava, fraseggi in orizzontale, qualche volta a rischio, poco gioco sulle fasce.
Ed anche insolita scarsa copertura alla difesa, che in qualche situazione si è trovata in difficoltà.
Come dire, più che problemi e difficoltà nei reparti, ce ne era uno che praticamente non riusciva a trovare le giuste misure e le giuste posizioni in campo.
La soluzione del “doppio regista” praticamente adottata nella ripresa, penso sia stata la svolta della gara, e anche se la squadra ha avuto i suoi momenti di difficoltà in fase di non possesso palla, quantomeno è riuscita più agevolmente a rovesciare il fronte di gioco e rendersi pericolosa.
I Singoli
E’ stata la partita della conferma di Alvaro Morata, e presumo che dopo Empoli sarà difficile metterlo fuori squadra.
Progressione notevole, non riescono a fermarlo quando parte, ottima tecnica, sa tenere palla e far salire la squadra, e sa essere pure altruista, come dire ha tutto per essere una punta moderna di grande avvenire.
Altro protagonista di serata, e la cosa è alquanto significativa, è stato Gigi Buffon, sicuramente decisivo in almeno due occasioni, evitando prima il possibile pari empolese, e successivamente il gol che poteva riaprire la gara.
Per il resto, in un grigiore complessivo, almeno fino a metà gara, non male la prova anche di Giovinco, sembra più motivato rispetto alla scorsa stagione; a centrocampo direi che il solo Marchisio ha avuto un rendimento più che sufficiente, anche se quando Pirlo, in una serata deludente, esce il coniglio dal cilindro, il resto passa in secondo piano.
Le prospettive
Un altro dei luoghi comuni del calcio è che “la palla è rotonda”, intendendosi dire che può spesso girare più per caso che per effettiva volontà delle squadre, ed in un certo senso ne è stato di conferma il finale di Genova, al termine di una partita non entusiasmante, ma che sarebbe stato già ingiusto vincere con uno scarto non inferiore a due reti, ed invece si è persa rocambolescamente.
Sabato sera ad Empoli, al contrario, una gara che a mio modo di vedere doveva finire a reti inviolate, o comunque in parità, grazie ad una una invenzione di un fuoriclasse in serata poco brillante, e una giocata di un campione in ascesa, ha prodotto la vittoria dei bianconeri e un nuovo allungo sulla seconda in classifica.
Era importante vincere per cancellare lo smacco infrasettimanale e affrontare il mese caldo per il prosieguo della stagione, specie dopo la battuta d’arresto della Roma: e così il passo falso è stato immediatamente recuperato.
E’ certo che emerge un sostanziale superamento del modulo 3 – 5 – 2, lo si era visto a Genova, lo si è visto anche sabato sera, ed anzi le cose più interessanti le si sono viste quando la squadra ha provato qualcosa di diverso.
Ciò perché ormai sanno tutte le avversarie come giocare contro questo modulo, mentre non hanno ancora contromisure valide, ad esempio, se si prova a centro dell’attacco uno come Morata che svariando molto non consente alle difese di prendere le adeguate contromisure.
Tuttavia il vero momento decisivo si avrà martedì sera, gara contro l’Olympiakos, da vincere e bene, se si vuole passare il turno e magari puntare ancora al primo posto nel girone.
Come dire, fra un mese esatto potremo dare il primo vero responso sulla Juve di Allegri, che comunque sta cominciando a cambiare volto, se poi in meglio o in peggio non vi so ancora dire.
La giornata di campionato.
La riconquista della vetta da parte della Roma, enfaticamente accolta da media e politicanti vari, è durata appena 48 ore, il tempo di rimediare un’altra figuraccia da parte dei giallorossi a Napoli, dove hanno rimediato una sconfitta netta, direi anche bugiarda in relazione allo scarto finale molto inferiore rispetto a quanto vistosi.
E non penso sia ancora conseguenza dell’effetto “Rocchi”, ritenuto nella capitale il colpevole della sconfitta rimediata a Torino.
Per il resto, l’altro dato di giornata è che Genova ride, e Milano piange, anche se dalle parti del Duomo ormai siamo davvero alla farsa e al grottesco, qualunque siano le strisce delle maglie.
La Sampdoria battendo la Fiorentina conquista il terzo posto solitario, in attesa delle gare di stasera; il Genoa compie un’altra impresa andando a vincere ad Udine.
Finisce subito la miniserie positiva dell’Inter, dovuta più che altro a situazioni fortunose, due gare vinte su rigore, e a Parma altra sconfitta netta, che evidenzia come la squadra nerazzurra non abbia capo né coda, e neppure prospettive.
Non tanto meglio il Milan, che coperto mediaticamente alla grande, quando poi deve mostrare il suo valore, va in bambola contro un Palermo che non è formazione trascendentale, come vistosi a Torino, eppure ieri sera al Meazza ha dominato contro una parodia di squadra.
Le mie postille
1 – Uno nobile
Il Partito Democratico della Capitale ha deciso in maniera convinta di sponsorizzare, a evidenti fini elettorali, la squadra giallorossa, e così i suoi esponenti locali di spicco (si fa per dire …), stanno facendo opera di propaganda della loro fede calcistica, fiutando la possibile annata di gloria, nella speranza di rinverdire i fasti quando la Roma scudettata portava il suo presidente Viola in Senato, o lanciava Ciarrapico in politica dopo essere stato mantenuto dalla politica, o consentiva l’elezioni di sindaci, consiglieri regionali, assessori vari, nel famoso biennio giubilare.
E così, dopo la genialata dell’interrogazione parlamentare dell’Onorevole (anche in questo caso si fa per dire …) Miccoli Marco, con la quale di fatto chiedeva il commissariamento del calcio a Renzi, per consentire alla Roma di vincere lo scudetto, e dopo amenità varie assortite tra radio, televisioni e trash show calcistici, ne è arrivata un’altra di perla, stavolta di tale Nobili Luciano, che nelle sue pagine di riferimento su noti social network, ci informa essere vice segretario romano del piddì, nonché romano e romanista, e se mi sta bene per il “romano”, non so fino a che punto sia politicamente qualificante il termine “romanista”.
Ci ha pensato lui a qualificarlo, con un “tweet” mercoledì sera, il cui contenuto era “salutate la capolista, m. …”, ove per m. va intesa la famosa parola che ha indignato blogger e “bloggeresse” romano-romaniste quando ragazzini presenti allo Juventus Stadium lo urlavano alle rimesse del portiere avversario.
Ed invero l’epiteto era chiaramente rivolto ad una tifoseria specifica, quella juventina, per cui il non nobile Nobili Luciano ha avuto tantissimi attestati e plausi da parte della tifoseria giallorossa, ma anche non giallorossa purchè antijuventina.
Ne prendiamo atto della qualifica, ringraziando il Nobili di cotanto epiteto gentile verso di noi.
Evidentemente ritiene di potere fare a meno dei tanti elettori romani di fede juventina che votano o vorrebbero votare PD, anche perché, notoriamente, dalle parti della curva sud dell’Olimpico non è che poi abbia tante possibilità di prendere voti, usando la sua passione calcistica e manifestando tutto il suo affetto verso i tifosi juventini.
A meno che, nel segreto delle urne, la m. che gli da il voto sia comunque bene accetta per lui …
2 – Scemi della settimana
Stavolta l’ambito riconoscimento di questa rubrica, va ad una coppia, che ha voluto sfruttare a modo proprio il momento di gloria di una serata particolare.
Sto parlando dei coniugi Antonini Luca, giocatore del Genoa Cricket Foot-ball Club, e consorte Balleggi Benedetta, assurti agli onori della cronaca mercoledì sera, dopo che il giocatore in questione ha realizzato in maniera rocambolesca il gol vittoria della sua squadra contro la Juventus.
Evidentemente non aspettavano altro per sfogare il loro livore contro Massimiliano Allegri, colpevole di non avere dato tanta fiducia ad un tale fuoriclasse.
Infatti la signora Antonini ha subito detto la sua, sempre su un noto social network cinguettante, contro l’ex allenatore del marito, che non lo considerava affatto quando era al Milan, provocandone la cessione al Genoa; mentre la sera successiva, il giocatore, in un noto trash show calcistico, condotto da un notorio amico di Cassano, si lamentava di Allegri perché faceva giocare altri al suo posto.
Sarà …
Ma a quanto pare non è che chi lo abbia avuto dopo in squadra abbia dato tanto credito a lui, se è vero come è vero che il fuoriclasse incompreso da Allegri al Milan, al Genoa fa la riserva!
Aspettiamo quindi serenamente quando la coppia avrà qualcosa da ridire nei confronti di Gasperini, che lo fa giocare solo nei minuti finali …
3 - Scaramanzia e cabala
A proposito di Empoli - Juventus, da quando si gioca al Castellani questa gara, i risultati nei precedenti sono stati:
1987 - 88, Empoli - Juventus 1 - 0;
1997 - 98, Empoli - Juventus 0 - 1;
1998 - 99, Empoli - Juventus 1 - 0;
2002 - 03, Empoli - Juventus 0 - 2;
2003 - 04, Empoli - Juventus 3 - 3;
2005 - 06, Empoli - Juventus 0 - 4;
2007 - 08, Empoli - Juventus 0 - 0.
Se tanto mi da tanto, anche i padroni di casa dovrebbero essere, una volta tanto, contenti di una sconfitta!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|
Juve 2025-2026
