 Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.610 |
Giocate |
3.110 |
2.521 (54,69%) |
Vittorie |
1.709 (54,95%) |
1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
8.235 |
Fatti |
5.408 |
4.492 |
Subiti |
2.934 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.588 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
876 |
Fatti |
2.778 |
478 |
Subiti |
1.411 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 26.01.2015
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Juventus - Chievo 2 - 0 - SILENZIO ... PARLA IL POLPO!
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di Antonio La Rosa
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Il mondo del calcio si divide in due categorie: c’è chi ha Pogba, e c’è chi può solo vederlo giocare in bianconero. Così può essere spiegata la sofferta vittoria dei bianconeri contro un coriaceo Chievo, che peraltro è abituato ormai a prestazioni di questo genere allo Juventus Stadium, e non a caso nella sua prima assoluta riuscì pure a strappare un pareggio; per non dimenticare poi di Maran, allenatore del Catania battuto dai bianconeri, in una gara che di fatto ci consegnò lo scudetto, ma solo al 91’. Ed anche quella volta ci volle una grande giocata di Pogba. La Tattica
Allegri conferma praticamente la formazione di domenica scorsa, con la sola variante di Pirlo, tenuto al riposo, e rientro di Vidal: dunque Marchisio play basso davanti alla difesa, e per il resto identica disposizione vistasi contro il Verona; Chievo con un 4 – 4 – 2 teorico, ma invero con una sola punta effettiva, Paloschi. La strategia clivense subito chiara fin dall’inizio, non un catenaccio passivo nella propria metà campo, ma una pressione molto alta, portata anche con 6 giocatori contemporaneamente nella metà campo bianconera, con l’intento evidente di impedire il classico giro palla di partenza ai bianconeri, e dunque rendere difficoltosa la fase inziale dell’azione: cosa che ha funzionato quasi alla perfezione, venendo a mancare nella Juventus proprio chi potesse illuminare la manovra con lanci smarcanti, a scavalcare il centrocampo avversario, ossia Pirlo. Ci hanno provato alcune volte Bonucci o Marchisio, e in queste occasioni, quando si è riuscito ad aprire al meglio il gioco sulle fasce, le occasioni sono arrivate, anche se sporadiche e puntualmente sventate da Bizzarri, portiere in gran spolvero. Nella ripresa anzi la situazione sembrava proprio complicarsi, anche per un certo nervosismo della squadra che sembrava non saperne venire a capo, trovare insomma il modo di perforare l’accorta difesa avversaria. Poi la magia di Pogba, e poco dopo la seconda magia del francese, stavolta perfezionata in rete da Lichtsteiner. Nel finale, anche con i cambi direi opportuni, modifica dell’assetto in 3 – 5 – 2, modifica apparsa quanto mai utile, vista la giornata non proprio ottimale della retroguardia.
La Squadra
Praticamente ho detto tutto o quasi sopra, e darei più il merito a Maran e al Chievo di avere saputo irretire il gioco bianconero, che demerito nel complesso ai nostri. Non è apparsa convincente la difesa, direi come conseguenza della situazione creatasi in campo, il doversi alzare con più unità per perforare la muraglia avversaria, ha più volte creato spazi ai clivensi, che per fortuna non hanno mai concretizzato, se non nel finale, a risultato praticamente acquisito, con il palo colpito da Schelotto. Diciamo che chi ne ha poi risentito sul serio di questa situazione è stato l’attacco, spesso Morata e Tevez hanno dovuto arretrare la loro posizione per ricevere palla, e così facendo non hanno trovato i giusti spazi per inserirsi. Ovvio che in situazioni tattiche del genere è la giocata del singolo che può spaccare la partita, e così è stato.
I singoli Di Pogba parlerò a parte, diciamo che sono stati sufficienti i suoi numeri nei gol decisivi per il risultato. Per il resto, ritengo davvero eccellente la prova di Marchisio, soprattutto in fase di interdizione e recupero palloni, ancora positiva la prestazione di Pereyra e tutto sommato più che sufficienti Caceres ed Evra. Degli altri, diciamo con sufficienza stiracchiata o generosa, due parole credo vadano spese per Morata: secondo me deve continuare a giocare, ma non perché abbia brillato, bensì perché ha bisogno di inserirsi nei meccanismi della squadra, dimostra di avere buoni numeri, una progressione notevole e buona tecnica di base, solo che non mi sembra ben affiatato con Tevez, spesso troppo vicino o in altre situazioni troppo distante, e questo scarso affiatamento ha finito con il penalizzare entrambi.
Le prospettive
Il tema del momento è ormai quanto vale Pogba e chi lo comprerà questa estate, cosa data quasi per scontata, solo perché, con giusto realismo, la dirigenza bianconera ha detto più volte che di fronte ad offerte decisamente esorbitanti, la società avrebbe difficoltà a trattenere il giocatore. E a questo punto a Corso Galfer occorrerà fare un certo ragionamento in prospettiva, dato che a mio giudizio il futuro bianconero lo si dovrà costruire su Pogba, in un senso o nell’altro. Mi spiego meglio: la Juventus ha avuto dalla sua la fortuna di trovare gratis un giocatore che già in tre anni, e a 22 anni da compiersi il prossimo marzo, non solo è cresciuto in maniera esponenziale, ma manifesta anche una capacità di crescita futura davvero inimmaginabile. In altri termini, quello che nel 2012 – 13 appariva come una grande promessa del calcio, nel 2013 – 14 si affermava come un campione da grandi potenzialità, quest’anno appare già un fuoriclasse di prima grandezza, ma soprattutto appare come giocatore in fase iniziale di maturazione, non come giocatore quasi arrivato al top. Mi pare evidente quindi che una grande squadra può ben costruirsi attorno a questo fuoriclasse, come a suo tempo si puntò su Del Piero, prima ancora su Bettega, nel passato su Boniperti, e questo significherebbe davvero blindarlo da subito (anche se ha già contratto fino al 2019), progettando quindi una evoluzione della squadra da costruirsi attorno a lui. Oppure, pensare di capitalizzarlo ma quando si è certi di poter ottenere due cose: - la cifra massima realizzabile; - l’acquisto di almeno 3 giocatori di livello superiore che consentano almeno nel medio periodo (tre – quattro anni), il definitivo salto di qualità internazionale ai bianconeri, insomma come accadde alla cessione di Zidane (a 29 anni, ricordo), che unita alla contemporanea cessione di Inzaghi al Milan, portò alla Juventus i soldi sufficienti per Buffon, Thuram, Nedved e Salas, anche se poi quest’ultimo non ebbe la giusta fortuna da noi. Come dire, il momento giusto per la cessione, a questo punto, sarebbe non prima di altri due anni, e avendo già in mente quei giocatori che per qualità ma soprattutto per età, potrebbero compensare una partenza dolorosa, consentendo comunque un salto di qualità e alla squadra di poter supplire comunque alla perdita di un fuoriclasse. Nel frattempo, continuiamo noi juventini a goderci le sue perle domenicali.
La giornata di campionato
La Juventus sembra davvero disputare, per adesso, un campionato a parte, come auspicato da un giocatore bandiera di una squadra che continua a pareggiare, anche grazie a qualche situazione fortunosa, perdendo ancora terreno dalla vetta, e dovendo cominciare a guardarsi le spalle, visto che il secondo posto per le altre inseguitrici comincia ad essere meno distante. A Firenze si è vista ancora una Roma dai due volti, che ha sì rimontato l’ennesima gara, ma che mostra evidenti lacune di gioco, dovendo fare affidamento alle giocate dei singoli. E’ stata pure la domenica del definitivo tracollo delle milanesi, i rossoneri hanno perso malamente all’Olimpico contro una Lazio peraltro menomata da infortuni e squalifiche, mentre l’Inter è riuscita a perdere in casa pure dal Torino, cosa che non accadeva, da quanto risulta, dalla stagione 1987 – 88, e adesso si comincia a mettere in discussione Mancini, il quale, pur con i nuovi innesti dai nomi altisonanti, ha una media punti inferiore a Mazzarri. In coda, finiti i nefasti influssi del “maestro” Zeman, il Cagliari comincia a fare punti e uscire dalla terzultima piazza. Vedremo infine stasera se i pianti di Benitez porteranno altri punti “meritati”.
Le mie postille
1 – Tardelli, un uomo, un perché. Questa riflessione credo calzi a pennello, in relazione a quanto scritto sopra a proposito di Pogba. Ieri sera, alla Domenica Sportiva, il nostro ex grande centrocampista (diventato purtroppo antijuventino livoroso, non perdendo occasione di rilasciare dichiarazioni pancreatiche sulla Juventus), sentito sul tema ormai trito e ritrito della possibile cessione di Pogba, ha sostanzialmente risposto che dipendesse da lui lo cederebbe immediatamente e non necessariamente a cento milioni di euro, ma anche a meno. La cosa non mi sorprende più di tanto, visto che lui, da dirigente della Juventus nel periodo della triade “liquidatore aziende decotte – tennista – fotocopiatore”, ebbe a svendere Vieira e soprattutto Ibrahimovic non solo proprio all’Inter (ossia alla squadra che stava beneficiando della vicenda farsopoli a danno della Juventus)
2 – Scemo della settimana. Mi mancava Varriale, e tanto. Ma vedete, quando la Juve vince senza episodi su cui speculare, o le avversarie vincono con marchiani errori, o favoritismi inconfutabili, questa rubrica comincia ad avere difficoltà a trovare personaggi da premiare nella settimana. Ed allora, mancando il gol dubbio, la rimessa laterale invertita, i centimetri del piede da calcolarsi in base alla prospettiva di comodo, e via di seguito, si deve pescare nel torbido. Sicchè argomento di speculazione non poteva che essere la visita di Conte a Vinovo, e il nostro commensale abituale del cinepanettonaro, non poteva trovare di meglio che chiedere ad Allegri di questa presunta accoglienza “fredda” riservata al CT della Nazionale, per sentirsi rispondere una stilettata dal nostro allenatore, che a quanto pare da ultimo ha messo da parte la diplomazia: testualmente “mica dovevamo baciarci in bocca”, come dire che non c’è modo freddo o caloroso di accogliere il CT della Nazionale. E così il nostro eroe radiotelevisivo ha rimediato l’ennesima figura di emme.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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