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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.610 |
Giocate |
3.110 |
2.521 (54,69%) |
Vittorie |
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1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
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Fatti |
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Subiti |
2.934 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.588 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
876 |
Fatti |
2.778 |
478 |
Subiti |
1.411 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 09.02.2015
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Juventus - Milan 3 - 1 - DIMENTICARE EUCLIDE!
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di Antonio La Rosa
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Juventus – Milan di sabato sera sarà ricordata un domani come la partita che è riuscita ad aprire dibattiti sul nulla, e senza ragione, e che a mio giudizio è il paradigma della pochezza in cui è caduto il nostro calcio, ormai argomento di discussioni banali, faziose, inutili, ma non di aspetti tecnici ed agonistici. O meglio, essendoci di mezzo quel galantuomo di Galliani, c’è un reale obiettivo sottotraccia, che per ora viene abilmente coperto e depistato dai fedeli servitori mediatici, che infatti sono dislocati un po’ ovunque per fare perdere le tracce dal reale obiettivo: di questo parlerò oltre. Parlando di calcio, la vera domanda che ci si dovrebbe porre è come mai una partita così squilibrata a favore dei bianconeri sia finita solo con due reti di scarto. Indubbiamente il Milan (o quella parodia di squadra denominata Milan scesa in campo), ha fatto appello a lungo al suo orgoglio, ed alla tradizione di squadra top del nostro calcio, e si sa in questi casi il divario tecnico può essere in parte compensato. Ma se vogliamo proprio esprimere un giudizio equilibrato, non possiamo che dire che non c’è stata gara tra bianconeri e rossoneri.
La Tattica
Juventus con formazione inedita e obbligata, vista la contemporanea indisponibilità di Lichsteiner e Caceres, quindi Padoin nella inedita posizione di esterno destro di difesa, per il resto centrocampo abituale e Morata in avanti; Milan con un tridente offensivo Cerci – Menez – Honda. L’atteggiamento tattico dei rossoneri è stato chiaro fin dall’inizio, pressing alto sui nostri portatori di palla, difesa quasi a ridosso della linea di centrocampo, come dire impedire il possesso palla al centrocampo juventino, costringere quindi Pirlo e compagni a disfarsi velocemente del pallone, a non ragionare; ma è ovvio che un atteggiamento del genere ha senso solo se si possono mantenere certi equilibri in campo e se si ha una fase difensiva impeccabile o quasi. L’azione del discusso (formalmente) gol di Tevez è emblematica: rimessa laterale bianconera sulla trequarti nostra, malaccorto rinvio di testa di Alex a centrocampo proprio su Morata che di prima lancia Tevez: bene, in quel preciso momento il Milan ha i suoi due centrali schiacciati sulla fascia sinistra, Antonelli fuori posizione e il solo Zaccardo scalato a centrale, come dire un solo giocatore in condizione di poter fare la diagonale di chiusura, ma partendo molto distante, come dire non in condizione di recuperare. Situazione tattica che si sarebbe più volte ripresentata nel corso della gara, e in questo vanno evidenziati limiti dei bianconeri in queste ripartenze veloci, sprecate più volte per scelte errate o precipitose dei bianconeri. Qualcosa il Milan è riuscita a costruirla solo quando ha avuto in campo una vera prima punta, ed invero Pazzini ha pure avuto la palla del 2 – 2.
La squadra
La Juventus ha un po’ sofferto l’aggressività degli avversari e diciamo che in certi momenti non ha saputo trovare le giuste misure tra i reparti, andando in alcuni momenti in sofferenza difensiva, e non credo sia casuale il fatto che le occasioni da rete del Milan siano sempre dipese da disimpegni errati o palloni perduti in fase di inizio della manovra. Il gol subito è stato un errore difensivo collettivo, perché è vero che Padoin si è perso Antonelli, ma consentire ad un esterno difensivo sinistro andare a colpire di testa liberissimo in area sul primo palo, in un angolo battuto da destra, credo sia errore addebitabile a tutti. A centrocampo invece la qualità di Pirlo non si è espressa al meglio, ma in compenso la grande quantità di Marchisio, ha supplito alla grande, come pure la manovra sulle fasce, soprattutto a sinistra, è stata a mio modo di vedere molto efficace. L’attacco è sembrato funzionare meglio, ma praticamente chi ha fatto da seconda punta è stato Morata, giocando spesso molto vicino ad un Tevez spesso più avanzato e in posizione centrale.
I singolcapito le difficoltà di manovra della squadra, specie nel primo tempo, e così ha fatto lui in modo di farsi sempre trovare libero per organizzare le azioni offensive, o raddoppiando sempre sul portatore avversario: sto parlando come avrete capito, di Claudio Marchisio, a mio giudizio il migliore in campo in assoluto. Bene Morata, è un modo diverso di interpretare il ruolo di “centravanti”, più a tutto campo, sempre fronte rivolta alla porta avversaria; bene pure, anzi fondamentale ad inizio ripresa, Buffon, parata decisiva su Pazzini; bene Evra, riportato nel suo ruolo naturale, e bene anche Bonucci, non solo per il gol importantissimo nel momento in cui è stato realizzato, ossia poco dopo l’inopinato pareggio rossonero. Invece ho visto in difficoltà qualche volta Chiellini, idem per Pirlo che non ha ispirato come di norma sa fare, e deludente Vidal. Due parole a parte per Pogba: grandissime giocate, compresa quella che ha prodotto l’azione del terzo gol bianconero, ma tende ad innamorarsi troppo della sua classe, e qualche volta eccede in leziosità dannose, come dire ha bisogno di crescere anche in personalità e maturità di gioco.
Le prospettive
Da tempo sostengo che questo campionato va conquistato sul campo e difeso fuori dal campo, e il fronte aperto da Galliani conferma che la vera partita del futuro del calcio soprattutto a chi potrà gestire l’affare calcio in avvenire, ed in questo senso la Juventus è un ostacolo alquanto duro, che impedisce la chiusura di certi affari. Ma avrò modo di parlarne oltre. Qui parliamo di calcio giocato, e il campo per ora dice che la Juventus sta facendo regolarmente il suo compito, che dovrà sfruttare al meglio i due prossimi impegni, in vista del ritorno della CL, e in vista dello scontro diretto del 2 marzo contro la Roma. Mi pare evidente che arrivare a quella data con un vantaggio almeno inalterato consentirebbe ai bianconeri di poter affrontare con serenità intanto l’ostilità ambientale che troveremo nella Capitale, e l’ostilità mediatica che preparerà la partita. Il prossimo turno ci vedrà impegnati a Cesena, e troveremo una squadra in un certo senso all’ultima spiaggia, la situazione dei romagnoli è alquanto drammatica, come dire avranno bisogno di punti: come dire non bisognerà abbassare la guardia.
La giornata di campionato
Diciamo che non è cambiato nulla o quasi nelle posizioni di vertice, distanze immutate in quanto hanno vinto tutte, la Roma a Cagliari, anche se con fatica, il Napoli contro l’Udinese, ed anche qui con i friulani a recriminare, e la Fiorentina contro l’Atalanta. Ritorno alla vittoria dell’Inter dopo le scoppole rimediate nelle settimane precedenti, e già basta una vittoria contro un Palermo deludente per fare parlare di rinascita nerazzurra. Mah …
Le mie postille
1 – La piovra non si arrende.
Chi ha avuto modo (e grande pazienza), di leggermi in passato, sa bene che da qualche anno io denuncio quello che è a mio giudizio il vero scandalo nel calcio italiano, gli interessi personali di Adriano Galliani, la sua lobby di potere, nella gestione del prodotto televisivo calcio. Ne avevo parlato in passato in questi articoli: - http://www.juworld.net/articolo.asp?id=19215 , postilla n. 3; - http://www.juworld.net/articolo.asp?id=19239 , postilla n. 3; - http://www.juworld.net/articolo.asp?id=19471 , postilla n. 3. In particolare, in quest’ultima postilla, svelavo la vera ragione dello scontro, e scrivevo in particolare:
“Ne consegue dunque, che Infront Italy, dalla gestione dei diritti televisivi, ci guadagna due volte, la prima nel suo ruolo di "advisor", ossia soggetto mediatore per la vendita, la seconda nel ruolo di produttore, per conto delle emittenti televisive, delle immagini, e dunque di vero soggetto organizzatore delle strutture e delle attrezzature necessarie. Un affare enorme, come vi renderete conto. Che c'entra la Juventus? C'entra, per la semplice ragione che, essendo proprietaria dello stadio in cui gioca, ha pure realizzato un suo autonomo centro di produzione e post produzione TV, che gestisce in proprio e sul quale Infront Italy non può mettere le mani, anche se, da quanto mi risulta, ci ha provato: del resto avere tra le proprie strutture controllate anche il centro produzione e post produzione TV della squadra con il maggior numero di tifosi in Italia, è un affarone sul piano economico, per cui non poter "entrare" nello Juventus Stadium come azienda che cura questa attività, è un evidente "danno economico" per Infront Italy.”
In questo c’è tutto il sunto degli strali di Galliani da sabato sera in poi, che vi riepilogo: al Corriere della Sera, Galliani dichiara: “Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono”. Domenica mattina, il tweet ufficiale dell’A.C. Mafilan, ha questo testo: “Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no”. Come vedete, il problema lanciato, non attiene di per sé all’episodio, ma ad un altro elemento, ossia la produzione televisiva dell’evento calcio, che è poi la vera ragione del contendere, come dire, ancora una volta Galliani intende lanciare l’offensiva verso la produzione televisiva in proprio della Juventus (che non è l’unica, anche Inter e Napoli producono in proprio le immagini delle partite), ma soprattutto intende mettere definitivamente le mani sulla gestione televisiva del calcio italiano.
Per chi volesse ulteriormente chiarita la questione, ritengo una volta tanto esaustiva la spiegazione data da Caressa e che potrete vedere:
https://www.youtube.com/watch?v=743hyAV71qo
Infatti, successivamente, è emersa la vera argomentazione cui vuole arrivare il pelato, quando si è detto che occorre togliere ai “broadcaster”, ossia alle emittenti che materialmente trasmettono le partite (nel nostro caso Sky, ma anche Mediaset) le regie degli eventi, ed affidarle a regie indipendenti. In altri termini, chi dovrebbe avere l’intero controllo delle immagini televisive dovrebbe essere alle dipendenze della Lega Serie A, e/o del suo advisor, ossia chi gestisce la vendita dei diritti televisivi, Infront Italy: tradotto, chi deve avere il controllo esclusivo sulle immagini delle partite di calcio deve essere o Galliani o i suoi amici di Infront Italy! Altrochè ignoranza di geometria, i calcoli sono ben precisi, e infatti il comunicato di risposta della Juventus, è stato, una volta tanto, di una virulenza inusitata, ricordando il recente passato della società bianconera. E l’aspetto davvero “forte”, a parte il sarcasmo verso il signor geom. Adriano Galliani, che riscopre i suoi primi amori, le televisioni e la geometria, è il passo che vi riporto:
"A nulla vale la parziale retromarcia compiuta dal Milan (aka da Galliani, che continua ad essere l'unico rappresentante della società in Lega Calcio), che invoca un affidamento a registi indipendenti. Galliani pare ignorare che tale opzione non è prevista da alcun regolamento e dovrebbe essere soggetta ad un dibattito e ad una riforma. Pare ignorare che tale schiera di registi indipendenti sarebbe verosimilmente formata, se non addirittura fornita, dall'advisor/procacciatore/produttore già menzionato che si troverebbe nella singolare posizione di scrivere le regole, eseguirle e trarne anche i profitti."
Questo è il vero oggetto del contendere, e per la prima volta, la Juventus ufficialmente denuncia il palese conflitto di interesse tra Galliani, Infront Italy, la Lega Serie A, in tema di gestione dei diritti tv nel calcio, e il maldestro tentativo del pelato di mettere le mani su tutto. Come dire, la vera cupola che non vuole mollare il controllo economico del calcio, avendo un ostacolo nella Juventus, tornerà nuovamente a muovere le proprie truppe.
2 – Scemo della settimana. Questa settimana il D.G. della A. S. Roma, Sabatini, ci ha svelato le ragioni “serie e rilevanti” della fase di crisi di risultati che ha colpito la sua squadra, eliminata anche dalla Coppa Italia. Ossia (udite udite) LE CONGIUNZIONI ASTRALI NEGATIVE! Come dire, er sistema planetario complotta contro lo squadrone della Capitale. A voi ogni commento …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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