| Tutte le partite ufficiali della stagione |
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N |
| 12 |
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16 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.630 |
Giocate |
3.123 |
| 2.529 (54,62%) |
Vittorie |
1.715 (54,92%) |
| 1.190 (25,70%) |
Pareggi |
849 (27,19%) |
| 911 (19,68%) |
Sconfitte |
559 (17,90%) |
| 8.271 |
Fatti |
5.427 |
| 4.519 |
Subiti |
2.947 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 521 |
Giocate |
1.608 |
| 283 (54,32%) |
Vittorie |
948 (58,96%) |
| 117 (22,46%) |
Pareggi |
387 (24,07%) |
| 121 (23,22%) |
Sconfitte |
273 (16,98%) |
| 882 |
Fatti |
2.814 |
| 485 |
Subiti |
1.438 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 04.02.2016
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Juventus - Genoa 1 - 0 - LA VECCHIA SIGNORA HA FATTO 13
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di Antonio La Rosa
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La Juventus ha fatto tredici, vincendo di misura una gara davvero ostica contro il Genoa.
Partita decisamente brutta, al cospetto delle gare precedenti, conseguenza anche di un atteggiamento ultra rinunciatario dei genoani, che hanno pensato solo a non fare giocare i bianconeri.
C’è voluta una giocata eccezionale di Cuadrado per sbloccare il risultato, rimasto in bilico solo per qualche occasione sprecata malamente; ma a dire il vero si è prodotto poco.
Il modulo di gioco
Formazione rimasta sostanzialmente identica a domenica scorsa, in difesa e nella linea offensiva, ma variata a centrocampo, con Cuadrado per Lichtsteiner a destra, e Padoin per Khedira.
E proprio gli inserimenti senza palla del tedesco che sono mancati quasi completamente durante la gara, Padoin è giocatore generoso ma può svolgere altre mansioni; si unisca la giornata poco brillante di Morata e momenti di annebbiamento dei nostri gioielli Pogba – Dybala, e il quadro appare chiaro del perché si sia prodotto poco gioco e spesso siano mancate le improvvise verticalizzazioni.
Le sostituzioni
Alex Sandro per un acciaccato Evra, a fine primo tempo, non ha sostanzialmente modificato l’assetto della squadra, mentre l’ingresso di Zaza per Morata ha avuto almeno l’aspetto positivo che finalmente la squadra ha trovato il suo punto di riferimento offensivo e quindi ha potuto alzare il suo baricentro.
Infine Rugani, entrato per l’infortunio di Caceres, non ha mostrato esitazioni di sorta, diciamo che prende confidenza con il campo e anche ne beneficia.
I singoli: sull’altare.
Partita nella quale in pochissimi hanno brillato, diversi sotto tono e pochi con prestazioni davvero degne di rilievo: sicuramente Cuadrado, a sprazzi anche Dybala, forse troppo altruista in qualche situazione; bene il reparto difensivo, escluso qualche atteggiamento disinvolto di Bonucci.
Da rivedere
Stavolta una critica ad Allegri devo farla.
Se si deve davvero lanciare al meglio uno come Rugani, lo si doveva schierare titolare all'inizio, e così si poteva giocare a tre in difesa, ma schierandolo sul lato di sinistra, più simile alla zona a lui più congeniale quando era ad Empoli, riportando dunque Barzagli a destra.
Si dà il caso che la scelta di Caceres dall'inizio, è stata pure sfortunata visto l'infortunio dell'uruguayano nella ripresa.
Inoltre, se in partite come queste si preferisce Padoin ad Hernanes, con la possibilità dunque di fare giocare il brasiliano in un ruolo a lui più congeniale, quando invece lo si deve far giocare?
Le prospettive
Tredici vittorie di fila penso siano il record assoluto per la serie A, anche se i record non servono da soli a vincere alla fine: come dire è una impresa storica, ma alla fine quello che conta sarà l'albo d'oro alla fine.
Dalla ripresa post natalizia, la squadra sta giocando praticamente ogni tre giorni, non era pensabile che potesse tenere un ritmo elevato e una qualità di gioco costante, pensandosi che le ultime quattro gare (sempre tra il mercoledì e la domenica) sono state Lazio, Coppa Italia, Roma, Inter in Coppa Italia, Chievo fuori casa, tutte gare vinte bene e con notevole dispendio di energia.
Va anche detto che l'atteggiamento tattico degli avversari ha contribuito notevolmente, e presumo che d’ora in avanti avremo a che fare con mega catenacci in casa o in trasferma: Genoa schierato infatti con una difesa costantemente a 5, un solo attaccante centrale, marcature quasi ad uomo e a tutto campo, e soprattutto fase difensiva impostata su calci e fallacci, tollerati fin troppo dal pavido Russo Carmine di Nola, provincia di Napoli; viceversa, il signor (signore ... insomma fate voi) Russo Carmine ha trovato modo per comminare il rosso diretto a Zaza, che sarà si entrato in maniera decisa, ma in netto anticipo sul pallone, come chi era allo stadio lato Tribuna Est, ha chiaramente visto, mentre stesso metro non ha avuto per Rigoni, autore di una entrata molto più dura sempre su Zaza.
Mi arrivano pure notizie di commenti sulle emittenti televisive, alquanto stomachevoli, che fanno il prosieguo alle pulcinellate del cinepanettonaro: è evidente che Juventus - Napoli è già iniziata, domenica a Frosinone sarà ancora peggio, occorrerà stare attenti, molto attenti, e temo che uno tra Dybala e Morata sarà a rischio provvedimenti disciplinari a Frosinone.
Ma la Juventus è abituata a dover essere più forte dei condizionamenti esterni.
L’unico vero rischio che corre, sono gli infortuni che, dopo un periodo tranquillo, stanno riprendendo a ritmi preoccupanti, Khedira e Asamoah, prima Mandzukic, ora Caceres; in compenso sembrano recuperati, finalmente, Lemina e Pereyra.
La giornata di campionato
Tutte vittoriose le formazioni di vertice, anche se in maniera molto diversa: Napoli che ha chiuso la pratica in tre minuti (ma naturalmente la Lazio non si è scansata, no, no …), Milan che sta rientrando prepotentemente nel giro che conta per l’Europa; Inter che torna al suo solito risultato di misura ma con una prestazione, da quanto si legge, migliore rispetto alle sue ultime; Roma che rischia la beffa, non concretizzatasi per il rigore fallito da Berardi, Fiorentina che fa sua la gara con il Carpi all’ultimo secondo.
Da evidenziare che mostrano segni di riscossa le ultime della classe, come dire, non è ancora chiusa la lotta per la salvezza.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve 2025-2026
