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Classifica campionato di Serie A
Squadra Pti Squadra Pti
Napoli 82 Torino 44
Inter 81 Udinese 44
Atalanta 74 Genoa 43
JUVENTUS 70 Verona 37
Roma 69 Cagliari 36
Fiorentina 65 Parma 36
Lazio 65 Lecce 34
Milan 63 Empoli 31
Bologna 62 Venezia 29
Como 49 Monza 18
Classifica completa, risultati, calendario
Le prossime gare in calendario
Data/Ora Cmp Partita
01.07 21:00 Mon Real Madrid-Juve
       
       
       
       
       
       
       
       
       
Calendario completo
Tutte le partite ufficiali della stagione
G. Pti Vit Par Sco Fat Sub  
26 53 15 8 3 43 21 C
24 36 8 12 4 32 26 F
4 6 2 0 2 12 8 N
54 95 25 20 9 87 55 T
Ultime 10 gare ufficiali
Data Cmp Partita Ris
12.04 A Juventus-Lecce 2-1
23.04 A Parma-Juventus 1-0
27.04 A Juventus-Monza 2-0
04.05 A Bologna-Juventus 1-1
10.05 A Lazio-Juventus 1-1
18.05 A Juventus-Udinese 2-0
25.05 A Venezia-Juventus 2-3
18.06 Mon Al-Ain-Juventus 0-5
22.06 Mon Juve-Wydad Casablanca 4-1
26.06 Mon Juve-Manchester City 2-5
Punti 20 - Vinte 6 - Pari 2 - Perse 2
Gol fatti 22 - Gol subiti 12 - Vedi tabellini
Tutte le partite ufficiali della stagione
M Giocatore Pre Min Pan Gol
10 Yildiz 1 51 3449 12 12
5 Locatelli M. 50 3791 9 2
19 Thuram K. 50 3242 15 5
16 McKennie 47 3356 11 5
29 Di Gregorio 1 46 4139 7 -47
4 Gatti F. 45 3267 13 1
27 Cambiaso 45 3063 12 2
9 Vlahovic 44 2696 16 17
8 Koopmeiners 43 2983 10 5
22 Weah 43 2340 22 6
15 Kalulu 1 42 3431 6 1
37 Savona 40 2555 19 2
7 Conceiçao 1 39 2216 22 7
11 Nico Gonzalez 37 2345 9 5
51 Mbangula 32 1079 40 4
26 Douglas Luiz 27 876 30 -
21 Fagioli 22 773 26 -
20 Kolo Muani 21 1563 5 10
6 Kelly 18 1549 2 -
6 Danilo 1 16 809 15 -
12 Renato Veiga 15 1196 2 -
2 Alberto Costa 13 577 16 -
1 Perin 9 750 41 -8
32 Cabal 9 618 8 -
17 Adzic 9 77 34 -
3 Bremer 8 636 1 -
40 Rouhi 6 208 47 -
18 Kostic 1 90 2 -
44 Pugno 1 6 2 -
36 Anghelè 1 5 1 -
23 Pinsoglio 0 - 54 -
38 Daffara 0 - 6 -
41 Gil Puche 0 - 4 -
64 Garofani 0 - 3 -
24 Rugani 0 - 3 -
43 Owusu 0 - 2 -
46 Pagnucco 0 - 2 -
14 Milik 0 - 1 -
42 Montero A. 0 - 1 -
45 Papadopoulos 0 - 1 -
48 Pietrelli 0 - 1 -
47 Rizzo 0 - 1 -
39 Turicchia 0 - 1 -
18 Arthur 0 - - -
39 Barbieri 0 - - -
46 Comenencia 0 - - -
44 Gonzalez 0 - - -
48 Hasa 0 - - -
20 Miretti 0 - - -
43 Muharemovic 0 - - -
41 Nicolussi 0 - - -
- Pogba 0 - - -
49 Sekulov 0 - - -
18 Soulé 0 - - -
33 Tiago Djalò 0 - - -
Contributo reparti in fase realizzativa
Difesa 6 - Centrocampo 27 - Attacco 51
Altre statistiche
Giocatori utilizzati 30 (almeno 1 pres.)
Giocatori in gol 15 (50,00%)
Rigori segnati 8 - Sbagliati 0 - Parati 1
Ammonizioni 91 (24 giocatori)
Espulsioni 5 (5 giocatori)
Tutte le statistiche
La Juventus dal 1900 ad oggi
Gare ufficiali   Serie A
4.617 Giocate 3.114
2.525 (54,69%) Vittorie 1.711 (54,95%)
1.185 (25,67%) Pareggi 846 (27,17%)
907 (19,64%) Sconfitte 557 (17,89%)
8.253 Fatti 5.415
4.502 Subiti 2.938
C. Europee   Era 3 pti (uff.)
518 Giocate 1.595
283 (54,63%) Vittorie 944 (59,18%)
115 (22,20%) Pareggi 382 (23,95%)
120 (23,17%) Sconfitte 269 (16,87%)
876 Fatti 2.796
478 Subiti 1.421
Tutti i numeri della Juventus
Top 10 - All Time (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
705 Del Piero 290 Del Piero
685 Buffon 179 Boniperti G.
561 Chiellini 178 Bettega R.
552 Scirea 171 Trezeguet
528 Furino 167 Sivori
502 Bonucci 158 Borel F.
482 Bettega R. 130 Anastasi
476 Zoff 124 Hansen J.
459 Boniperti G. 115 Baggio R.
450 Salvadore 115 Dybala
Classifiche complete
Top 10 - Rosa attuale (gare ufficiali)
Presenze Gol fatti
182 Locatelli M. 58 Vlahovic
181 McKennie 18 McKennie
148 Rugani 17 Milik
145 Vlahovic 16 Yildiz
108 Gatti F. 11 Rugani
91 Bremer 10 Kolo Muani
88 Kostic 8 Bremer
84 Cambiaso 7 Conceiçao
83 Yildiz 7 Gatti F.
78 Weah 7 Weah
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Pubblicato il 08.05.2017

Juventus - Torino 1 - 1 - NON CAMBIERANNO MAI!

di Antonio La Rosa
Anche questa volta sarò costretto a parlare poco della partita e molto del dopopartita, del resto non posso che adeguarmi all’andazzo nostrano, il calcio nel suo aspetto agonistico non è mai oggetto di analisi e valutazioni, mentre è costante oggetto di deliri e livori qualunque gara della Juventus, che puntualmente viene vivisezionata per trovarsi l’episodio su cui speculare.
Ragione per cui, mi infurio ancora di più con Allegri (ed indirettamente con la società), e non certo non per il turn over di sabato e la mancata vittoria nel derby, ma per il fatto che ad essere signori si passa per fessi, dato che una settimana addietro è passata in cavalleria la direzione di gara di Bergamo, quasi in cavalleria quella del derby di Roma, mentre da due giorni è uscito il peggio del peggio del peggio dell’antijuventinismo militante, su un episodio marginale, una espulsione che ci stava, tutti gli infami militanti dell'antijuventinismo ad oltranza, compresi quelli della Rai che danno del "marocchino di m." a Benatia.
Ecco, NON E' POSSIBILE ESSERE SIGNORI SE SI VIVE IN UNA SOCIETA' DI BANDITI, e quella mediatico - calcistica lo è purtroppo, per cui la società bianconera DEVE una volta per tutte, cambiare rotta ed usare altri mezzi contro questa criminalità mediatica.
Ed ora parliamo di calcio.

La partita in sintesi.

Molto turn over fatto da Allegri, direi giustamente, considerati i due soli giorni per preparare il ritorno di CL, e così una difesa inedita, Lichtsteiner – Bonucci – Benatia – Asamoah, a centrocampo Rincon per Pjanic, in avanti Sturaro sulla sinistra e Mandzukic punta unica.
Nonostante la formazione inedita, primo tempo monologo bianconero, una traversa e tre interventi decisivi di Hart a negare il vantaggio; nella ripresa l’unico tiro in porta dei granata, calcio di punizione tirato in maniera perfetta da Ljaic, e vantaggio a sorpresa del Torino; bianconeri nuovamente riversati nella metà campo avversaria, forse con troppa frenesia e poca lucidità, e comunque pareggio acciuffato nel recupero.

Le sostituzioni

Determinanti gli ingressi di Higuain e Pjanic, e non a caso il pareggio è stato frutto di una azione che li ha visti entrambi partecipi.
In sostanza l’avere ricostruito l’assetto titolare ha poi consentito di rimediare.

I singoli: sull’altare

Uomo partita sicuramente Higuain, con il suo gol decisivo nel recupero.
Per il resto salvo i due centrali difensivi, diligente Rincon, a tratti Dybala, come solito vittima di una sorta di caccia all'uomo.

Da rivedere

Gli altri tutti sotto la sufficienza e Neto non giudicabile, dato che tiri non ne ha ricevuti, la punizione era davvero imparabile.
In particolare note negative per Cuadrado, davvero irritante, anche se nella ripresa è sensibilmente cresciuto, e Sturaro, praticamente mai entrato in partita.

L’arbitro

Una direzione di gara che tutto mi è sembrato, tranne che ostile verso l’altra squadra, ma che come solito, grazie alle manfrine del dopo partita, rimarrà ricordata per una espulsione sacrosanta, ma che, avendo teoricamente aiutato la Juventus, non doveva essere comminata.
Perché ormai, come sapete, non si critica l’arbitro che sbaglia, ma l’arbitro che applica correttamente il regolamento, se nelle sue decisioni espelle un giocatore lasciando in superiorità numerica i bianconeri.
E diventano eroi i buffoni alla Mihajlovic che inscenano pagliacciate indecorose.

Prossimo turno

Domenica sera all’Olimpico, gara decisiva (diciamo così), contro la Roma, teoricamente ancora in corsa per lo scudetto.
Dico teoricamente perché solo con un suicidio voluto la Juventus può perdere questo sesto scudetto di fila, dovrebbe fare al massimo due soli punti, perdendo domenica e Roma vincendole tutte.
Semmai il vero incubo nella Capitale è che i bianconeri facciano il risultato decisivo per la conquista matematica, proprio nella gara contro i giallorossi.
Gara che potrebbe anche essere un intermezzo tra la semifinale di CL e, in caso di esito positivo martedì sera, la finale di Coppa Italia che dovrebbe essere anticipata al mercoledì 17.
Per cui non è da escludere anche stavolta un consistente turn over, del resto giustificabile, potendosi ben puntare alle ultime due gare per i punti decisivi scudetto.

La giornata di campionato

Tutto secondo copione, Napoli facilmente vittorioso contro il Cagliari, Roma facilmente vittoriosa contro una caricatura di squadra chiamata Milan, Inter ancora sconfitta, contro un Genoa che non vinceva dalla notte dei tempi.
Finale di stagione davvero strano, con tre squadre che stanno giocando a perdere pur di non arrivare al sesto posto, con altre squadre ormai in vacanza, e l’unica vittima predestinata sembra proprio quel Crotone che proprio nel finale di stagione sta tentando disperatamente di conquistare quella salvezza che, probabilmente, sarebbe anche meritata.

Le mie postille

1 – Bue scatenato

Ormai il clichè è noto, quando si perde (o magari si pareggia, visto l’esito di sabato sera), occorre trovare un alibi, di qualsiasi tipo, o creare la gazzarra, per poi “vendersi” alla faziosità mediatica e coprire i propri limiti.
Prendete l’attuale tecnico della squadra granata, quella che ha una tifoseria che dice di rappresentare Torino, non riuscendo neppure a riempire uno stadio di 30.000 posti, né un settore ospiti a Torino, in occasione del derby, la partita diciamo più sentita: Mihajlovic, sedutosi in quella panchina per incroci “sospetti” tra Galliani e Cairo, con il primo che deve liberarsi di un contratto di un tecnico esonerato per fare posto a Brocchi, e il secondo di un tecnico che non vuole esonerare per non rimetterci i soldi del contratto, e con la felice soluzione di mandare chi proviene dai granata in Nazionale, liberando panchina e facendo risparmiare Cairo, che così prende un altro, liberando Galliani dallo stipendio dovuto a MIhajlovic.
Ecco, questo signore, rimasto celebre per avere dato del “negro di m.” a Vieira, per avere sputato addosso a Mutu, avere finanziato gli ultras laziali per fare esporre uno striscione alla memoria del criminale cètnico Željko Ražnatović, detto "tigre Arkan", non contento della pagliacciata pubblica fatta al momento della espulsione di Acquah, ha continuato il suo show nel dopopartita, aggredendo verbalmente Vialli, e infine in sede di conferenza stampa dopo partita, intanto con sproloqui verso l’Italia, che bene o male gli ha dato popolarità e ricchezza (testualmente “questa è l’Italia”, detto in senso spregiativo), poi con l’atteggiamento da bullo verso coloro che gli avrebbero dato dello “zingaro”, cosa che, se davvero accaduta (conoscendo il personaggio ne dubito), sarà stata circoscritta a qualche facinoroso, non essendoci stati cori o atti intolleranti durante la gara.
In sostanza ha sfidato i tifosi juventini ad andarlo a trovare fino a casa e dirgli queste cose di persona, cosa che sa bene non avverrà mai, e non certamente per paura.
Poi ha continuato il suo delirio, facendo riferimento alla grande storia del Torino, e le solite amenità che conosciamo bene, il vecchio cuore granata, e via di seguito.
Mi pare chiaro che costui non conosce la storia, quella vera della squadra che allena, storia che, tolto il periodo del "Grande Torino", vede solo figuracce, uno scudetto casuale, nel 1976, per dissidi interni alla rivale bianconera, uno scandalo, il primo della storia del calcio italiano, nel 1927, fallimenti e parecchie retrocessioni in B.
E visto che non conosce la storia della squadra che allena, credo sia utile raccontargli due fatti storici veri.
Nel 2014 - 15 la Juventus ha vinto il derby, con un gol arrivato a 4 secondi dalla fine in 10 contro 11, come dire, che anche in inferiorità numerica si può portare a casa il risultato, in partite sentitissime; nel 2003 invece, ricordo quando gli ultras granata fecero irruzione laddove si allenavano i giocatori, ordinando loro di azzoppare quanti più juventini possibile, e chi se lo ricorda quel derby (Juventus - Torino 2 – 0) con fallacci a ripetizione dei granata, che finirono la gara in 8, contro 10, espulso pure Tudor per i bianconeri: fu una autentica caccia all'uomo, guarda caso, in una partita che precedeva i quarti di Champions League.
Anche questa è “grande storia del Torino”.
Del resto la differenza tra chi è vincente e chi è perdente sta tutta qui: ricordatevi sempre le dichiarazioni post gara di Allegri a Bergamo (rigore negato, ma nessuna polemica anzi critica alla squadra per non aver saputo tenere il vantaggio), e quelle di sabato sera di Mihajlovic: chi vince e chi perde ha due modelli in questi due signori, specie il secondo, che evidentemente ha dimenticato come è andata la gara dei suoi contro il Crotone, per citarne una.

2 – VergognaRAI

Per completare il sabato, anche l’inqualificabile insulto a Benatia, mentre era in collegamento con la trasmissione di Rai 2 “Calcio – Champagne”, e sul quale non mi soffermo oltre, dato che sapete tutti cosa è accaduto, compresa la giustificazione grottesca della Rai, che ha costretto la società bianconera ad un comunicato ufficiale, nel quale indica chiaramente in qualcuno presente nella regia di Milano della trasmissione Rai, come chi abbia potuto profferile le offese verso Benatia.
Io invece faccio altre considerazioni a margine.
La settimana scorsa c’è stata la levata di scudi generale a difesa di Muntari, per una vicenda alquanto confusa, cori razzisti che nessuno ha sentito, escluso il giocatore ghanese, squalifica del giocatore per avere abbandonato senza autorizzazione il rettangolo di gioco, poi annullata con una decisione più politica che regolamentare.
Tutti a fare fronte comune contro il razzismo, nessuno a condannare le frasi davvero inopportune di Muntari a fine gara contro l’arbitro (una velata minaccia di morte), titoloni di giornali, trasmissioni a dibatterci su.
Bene: state vedendo le stesse reazioni nei confronti di un chiaro insulto razzista, detto da persona che sicuramente è stipendiata con denaro pubblico, quello del canone?
O essere juventini legittima qualsiasi condotta becera e criminale?

Infine, si torna a parlare di Infront, degli affari tra Bogarelli e Galliani, e di tante altre cose.
Che io già vi avevo anticipato qui, con cinque anni di anticipo, quando il giornalismo ufficiale pensava ad altro.
E forse questa indagine milanese spiega pure il perché.
Mi riprometto una postilla a breve.




E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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