 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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2 |
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C |
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F |
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N |
27 |
60 |
18 |
6 |
3 |
60 |
24 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.387 |
Giocate |
2.942 |
2.403 (54,78%) |
Vittorie |
1.619 (55,03%) |
1.126 (25,67%) |
Pareggi |
797 (27,09%) |
858 (19,56%) |
Sconfitte |
526 (17,88%) |
7.890 |
Fatti |
5.150 |
4.278 |
Subiti |
2.782 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
484 |
Giocate |
1.365 |
268 (55,37%) |
Vittorie |
822 (60,22%) |
108 (22,31%) |
Pareggi |
323 (23,66%) |
108 (22,31%) |
Sconfitte |
220 (16,12%) |
829 |
Fatti |
2.433 |
435 |
Subiti |
1.197 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 29.11.2020
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Se non vinciamo lo scudetto la colpa è del mister - di Marc
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di Tifosi
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Tra Ferencvaros e Benevento la prima considerazione che mi viene riguarda la gestione dei giocatori, con conseguente scelta dei rispettivi titolari. Con gli ungheresi andava chiuso il discorso qualificazione: Morata in panca è stato un grosso errore. Se la volontà era una possibile rotazione, Alvaro sarebbe potuto uscire all’intervallo, non il contrario. Prima metto al sicuro il risultato, poi faccio rifiatare chi devo. Idem per ieri sera: perché Morata rifiata in panchina martedì e Ronaldo rifiata a Torino il sabato? Lo dissi anche lo scorso anno, sempre in una trasferta con una neopromossa, quando Cristiano marcò visita e questa cosa mi diede parecchio fastidio. Pirlo è ricaduto nello stesso errore, ma non perché la vittoria non è arrivata e il fenomeno non ci stava al Vigorito. Perché la ritengo una grave mancanza di rispetto per il gruppo. Come?!? Non ha detto Pirlo qualche giorno fa di trattare Ronaldo come Frabotta? Frabotta -per tirare il fiato- sarebbe rimasto alla Continassa? Assolutamente no. Credo ci siano trenta milioni di motivi perché le chiappe di Ronaldo dovessero sedersi su quella panchina campana! E non si può andare davanti alle telecamere a dire che il Benevento si deve battere senza Cristiano: allora sei tu il biscaro, perché hai buttato nel cesso due punti anche stavolta. E iniziano ad essere una enormità. Oltre al fatto che ti sei piegato al capriccio del portoghese in un momento assolutamente sbagliato: in campionato dobbiamo rincorrere, lui sta fuori. In Champions mercoledì siamo già qualificati e il primo posto è un assoluto miraggio. Incomprensibile e masochistico allo stesso tempo.
Poi c’è la questione formazione, che continua a cambiare e tutto questo inizia ad essere segno di confusione, non di gestione oculata dell’intera rosa. Mi rifaccio alle caratteristiche fisiche dei giocatori. Kulusevski e Bernardeschi sono giocatori robusti, con una massa muscolare notevole. Hanno strappi che necessitano di minutaggio, non sono scattisti degli ultimi venti minuti. Ora, se ho bisogno di cambiare le sorti di un match o imprimere un’accelerata, meglio che a subentrare dopo siano Dybala e Chiesa, che hanno fisici più longilinei, asciutti e leggeri: Kulusevski non può scardinare coi suoi 80 e passa chili due linee difensive organizzate a dieci metri l’una dall’altra. Sfida persa in partenza.
Eppure questa rosa resta -per distacco- la più forte di tutta la Serie A. Non chiedo la Coppa con le grandi orecchie, perché lì non siamo ai livelli dei più forti e il Barcellona ce l’ha dimostrato ampiamente, ma in Italia se non vinciamo è un delitto da ascrivere all’allenatore. Al momento è una Juve ad immagine e somiglianza del suo mister: manca l’eleganza e la bellezza del gioco, ma è spocchiosa, arrogante, poco cattiva e agonisticamente molle proprio come il vecchio centrocampista (così come il Benevento è identico a Filippo Inzaghi: sempre in terra. Complimenti).
Le note finali: attenzione, Pirlo. L’impressione, osservando le partite da fuori e non abitando lo spogliatoio ogni giorno, è che ci siano alcuni giocatori demotivati o non convinti della tua idea, della tua gestione, della tua fiducia. Kulusevski, che rischia di perdersi in questo continuo andirivieni dalla panchina. Dybala, che deve mettere la firma su quel benedetto contratto altrimenti sarà così fino a gennaio o, più facilmente, fino a giugno. Bentancur, che ha capito d’aver perso il posto e di non essere in cima alle gerarchie dell’allenatore. Questi tre giocatori mi preoccupano, spero di sbagliarmi. Infine Aaron Ramsey: non volevo credere alle parole di Pirlo in settimana. Se Andrea ritiene il gallese centrale nel progetto tattico bianconero, stiamo freschi. Un trequartista in una squadra del genere deve avere nelle gambe otto-dieci gol in una stagione e cinque-sei assist. Ramsey ha bisogno di tre anni per mettere insieme questi numeri. Costruire la propria idea tattica su questo giocatore risulterà fallimentare e deleterio. Arriva pur sempre dall’Arsenal, mica da City o Liverpool. Sarebbe rimasto in Premier se fosse stato un giocatore scintillante. Mi sorprende si faccia una valutazione così diversa da chi guida la squadra in panchina.
Se non si raddrizza la baracca, rischiamo davvero gli “zeru tituli”. Adesso in classifica siamo dietro pure alla disastrata Inter di Antonio Conte, che esce dalla Champions contro il Madrid più scarso degli ultimi vent’anni e paga dazio dal Borussia meno titolato di Germania. E l’imbattibilità bianconera attuale è dipesa molto anche dal calendario estremamente agevole: ancora dobbiamo incontrare Atalanta, Inter, Milan. Non siamo riusciti a battere Lazio e Roma, col Napoli siamo andati a tavolino. Quando la svolta?
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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