Tutte le partite ufficiali della stagione |
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N |
37 |
73 |
21 |
10 |
6 |
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29 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.557 |
Giocate |
3.071 |
2.498 (54,82%) |
Vittorie |
1.692 (55,10%) |
1.161 (25,48%) |
Pareggi |
826 (26,90%) |
898 (19,71%) |
Sconfitte |
553 (18,01%) |
8.158 |
Fatti |
5.350 |
4.442 |
Subiti |
2.898 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
508 |
Giocate |
1.535 |
279 (54,92%) |
Vittorie |
917 (59,74%) |
112 (22,05%) |
Pareggi |
358 (23,32%) |
117 (23,03%) |
Sconfitte |
260 (16,94%) |
864 |
Fatti |
2.701 |
467 |
Subiti |
1.361 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 22.03.2021
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Il punto di lunedì 22 marzo
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di Antonio La Rosa
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Titoli di coda
Non mi vengono le parole, lo ammetto, e stasera scriverò “per come mi viene in mente”, disabituato come sono a dover parlare di Juventus in negativo. Saranno stati i nove anni di successi ininterrotti, anche quando non si è proprio ottenuto il massimo in Europa, tipo le eliminazioni degli ultimi due anni, sarà che forse non vedevo che Juventus scudettata e padrona in Italia, dover prendere atto che per quest’anno la lotta per il titolo è praticamente finita a marzo per i bianconeri, è davvero difficile da rappresentare intanto a me stesso, poi ai quattro soliti amici che mi sopportano leggendomi sul sito. C’è da prendere però atto di una cosa, il progetto Juventus 2020 – 21 non è mai partito, si è arenato fin dall’inizio, ci sono stati sprazzi di orgoglio che hanno fatto sperare, seguiti da momenti di black out, ultimo dei quali ieri contro il Benevento. Intendiamoci, negli anni scorsi difficoltà contro le piccole, specie in lotta per la salvezza, ne abbiamo incontrate, vengono a Torino per difendersi a oltranza, logico che si possa faticare: ricordo ad esempio il precedente contro i sanniti, stagione 2017 – 18, non avevano ancora fatto un punto in campionato, sequenza di sconfitte su sconfitte, ma allo Juventus Stadium finirono il primo tempo in vantaggio, gol di Ciciretti, e rimonta sofferta nel secondo tempo. Ho preso una partita a caso, perché precedente specifico, ma ce ne sono state pure altre in questi anni: solo che si vincevano in qualche modo. Questa volta no. E siccome, come ho detto spesso in passato, ci può stare perdere anche in maniera imprevista, ma non ci può stare affatto perdere in maniera indecorosa, la partita di ieri è di quelle del secondo tipo. Anche se qualcosa sulla direzione di gara di Abisso ci sarebbe da dire, ma non sia un appiglio questo, semmai una costante stagionale, riusciamo a farci del male da soli, le direzioni di gara accentuano il tutto, per cui una gara come quella di ieri, che poteva anche svoltare se fosse stato concesso il sacrosanto rigore su Chiesa, è invece finita con una sconfitta che ci sta tutta. Pertanto, riteniamo chiusa ogni questione scudetto, abituiamoci all’idea che l’anno prossimo quel sigillo tricolore non sarà sulle nostre maglie, pensiamo invece a chiudere non in rottura prolungata, per usare un termine ippico, dato che il piazzamento in Champions è tutto da conquistare, a patto però di non sbagliare oltre, le rivali sono tutte a pochissima distanza.
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Da tre anni la società sta sbagliando un po’ di tutto, a mio giudizio. Vi prego di non accusarmi di ingratitudine verso una dirigenza che ci ha dato grandissime soddisfazioni, nove scudetti di fila passeranno alla leggenda del calcio, solo che essendo juventino sostengo che la vittoria più bella è la prossima, quelle passate sono appunto passate e non si può vivere sugli allori. E’ certa una cosa: - abbiamo preso il giocatore più forte al mondo, in tre anni gli abbiamo dato tre allenatori diversi, lui che al Manchester aveva avuto solo Ferguson e al Real Madrid, in nove anni, Mourinho per tre anni, Ancelotti per altri tre, una parentesi di Benitez e quasi tre di fila di Zidane. Come dire, su di Cristiano Ronaldo non è stato costruito un vero progetto vincente. Qui andiamo agli errori sulle scelte tecniche: sostenevo e sostengo che Allegri alla Juventus avesse fatto il suo tempo, anche le sue dichiarazioni di ieri sera a Sky lo confermano, come dire, o cambiava ambiente, o gli cambiavano la squadra, non c’erano altre soluzioni. Dirigenza spreparata all’evento, perché se devi cambiare un allenatore, devi avere già le idee chiare su chi prendere in sostituzione, e con lui progettare il futuro per almeno 2 – 3 anni. Così è arrivato Sarri, ed anche qui ritengo si sia fatto un grave errore. Se lo prendi, lo devi supportare, costi quel che costi, e non devi cambiare a fine prima stagione. Perché così si è perso un anno, poteva proseguire nel suo lavoro, più o meno accettato, lo si poteva e doveva sostenere, nel caso chiudere con lui a fine di questa annata, ma si è deciso diversamente. Anche la scelta di Pirlo è stata una scelta improvvisata. Ricordiamolo tutti, era stato presentato pochi giorni prima come nuovo allenatore della Under 23, e questo era sì un progetto serio, diciamo come Zidane al Real Madrid, fargli preparare la base di giovani da portare in prima squadra e diventare così il futuro allenatore bianconero. Invece, nel giro di una settimana, dal dovere allenare in serie C, si è ritrovato alla guida della prima squadra, senza alcuna esperienza di panchina: come dire, il meno colpevole di tutto è proprio lui.
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Da tre anni assistiamo invece ad una confusione totale di mercato. Ovvero dall’arrivo di Cristiano Ronaldo in poi, non ne abbiamo azzeccato una che fosse una. Direi intanto che già è stato un errore avere investito tutto il ricavo della cessione di Pogba, per l’arrivo di Higuain, avevamo vinto e bene il campionato, sfiorando l’impresa all’Allianz Arena, con Dybala, Mandzukic e Morata, volendo lo si poteva riscattare quest’ultimo ad una cifra molto più bassa dei 94 milioni di euro per Higuain, e pensare ad altri profili. Infatti Higuain era stato ceduto al Milan, con una operazione davvero tortuosa, che di fatto non era una cessione, tanto che è tornato alla base. Alcuni prolungamenti di contratto sono fin da subito apparsi incomprensibili, Khedira, Mandzukic, per fare due esempi, ed infatti entrambi sono rimasti sul groppone, tanto sarebbe valso tenerli e inserirli fino a spremerli del tutto per la causa bianconera: avremmo comunque avuto in organico un attaccante che, come ricordiamo bene, non faceva mai mancare il suo impegno totale alla causa bianconera, ed un centrocampista che ritengo tecnicamente superiore ad ogni centrocampista attualmente in organico, anche se spesso acciaccato, quantomeno nei momenti di buona condizione, il suo l’ha fatto sempre. Non riuscendo a sfoltire l’organico, anche a causa di contratti onerosi, alla fine per recuperare si sono ceduti profili davvero interessanti e molto più utili alla squadra, parlo di Emre Can, uno dei migliori nella stagione 2018 – 19, Kean, già protagonista nello scorcio della stessa stagione, sette reti in serie A, più della prima stagione di Del Piero, Spinazzola, ceduto per plusvalenza, per avere in cambio uno che la maglia bianconera l’ha indossata una sola volta in amichevole contro il Novara, Luca Pellegrini. Abbiamo ancora in carico i vari De Sciglio, Rugani, Douglas Costa, in prestito e sicuramente rientreranno, e viceversa abbiamo svenduto Romero, tra i migliori nell’Atalanta. Aggiungeteci il fatto che siamo fin da inizio stagione con gli attaccanti contati, Dybala mai visto o quasi, ed il quadro è completo, a riflettere seriamente, dovremmo chiederci che miracolo sia stato essere ancora in corsa per la Champions, altro che pensare al decimo scudetto! Una società vincente, non può ridursi a cercare l’esordiente Da Graca o Vrioni per completare la panchina, o ridursi a trattare Scammacca a gennaio, e poi non prenderlo, per l’esosità della richiesta: cosa volete facesse il Sassuolo, sapendo che la Juventus era a corto di attaccanti, regalarcelo?
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Infine l’assenza di Andrea Agnelli, è la cosa più fastidiosa a mio giudizio. Questa assenza sta esponendo la squadra ad attacchi sconsiderati dai media, a direzioni di gara decisamente ostili, che ne stanno accentuando ulteriormente i limiti già esposti. Per dire, vero che con il Benevento abbiamo fatto solo un punto su sei, e di per sé questo è mortificante, ma che questo solo punto sia conseguenza anche di Pasqua all’andata e di Abisso al ritorno, è innegabile. Con due direzioni di gara meno ostili, il VAR all’andata avrebbe visto almeno uno dei due rigori, non avrebbe cercato il fotogramma per trovare una punta di scarpino in fuorigioco, e avrebbe richiamato Abisso per il placcaggio su Chiesa, come fatto nel primo tempo per minimizzare il braccio del difensore sannita, sul rigore prima concesso e poi tolto. Potevano essere tre punti in più, uno in meno del Milan con una partita in meno, e così la squinternata Juve di Pirlo e costruita con i piedi da Paratici, sarebbe ancora in lotta scudetto; aggiungeteci poi altre sviste qua e là, e forse questo pezzo io non lo avrei mai scritto. Ho lamentato l’assenza dei nostri dirigenti dopo l’eliminazione con il Porto; ieri è comparso un Paratici decisamente stucchevole e banale. Così, dopo una settimana che ha visto i soliti banditi mediatici creare il polverone sulla asserita mancata espulsione di Ronaldo, nessuno a venire a prendere le difese del gruppo, da queste bordate, e nessuno a rilevare che la peggiore Juventus degli ultimi quindici anni (così per non voler essere buonisti con la squadra), per l’ennesima volta deve subire un torto arbitrale. Quindi silenzio sulla vicenda Suarez, grottesca e creata dai media, silenzio sulle faziosità di Sky, gruppo che vive anche grazie agli abbonati juventini, mediamente un terzo e oltre, silenzio sulla palese ostilità dichiarata da Ceferin, con Rosetti fedele esecutore, silenzio sulle direzioni di gara in Italia che consentono giocate criminali contro i nostri, ma non vedono episodi giganteschi a nostro favore. Caro presidente, ti vuoi decidere o no, a farti sentire pubblicamente?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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