| Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.620 |
Giocate |
3.116 |
| 2.527 (54,70%) |
Vittorie |
1.713 (54,97%) |
| 1.185 (25,65%) |
Pareggi |
846 (27,15%) |
| 908 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,88%) |
| 8.256 |
Fatti |
5.418 |
| 4.503 |
Subiti |
2.938 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 518 |
Giocate |
1.598 |
| 283 (54,63%) |
Vittorie |
946 (59,20%) |
| 115 (22,20%) |
Pareggi |
382 (23,90%) |
| 120 (23,17%) |
Sconfitte |
270 (16,90%) |
| 876 |
Fatti |
2.799 |
| 478 |
Subiti |
1.422 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 10.05.2021
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Il punto di lunedì 10 maggio
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di Antonio La Rosa
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The End
“Il calcio può sembrare illogico, ma ha sempre la sua logica” (Giampiero Boniperti)
“Quando si vince il merito è prima dei giocatori, poi dell’allenatore, infine della società; quando si perde, le responsabilità sono inverse, prima della società, poi dell’allenatore, infine dei giocatori” (Gianni Agnelli)
Vi dico subito che stasera ho pochissima voglia di scrivere, perché pochissimo avrei da dire o se preferite, da sprecare in tempo e parole.
Ed ho voluto ricordare all’inizio le frasi di due personaggi che sono l’essenza della Juventus, con la loro filosofia e il loro pragmatismo hanno reso grande e leggendaria questa squadra.
Appunto il calcio ha sempre la sua logica, se operi bene, alla fine sarai premiato dai risultati, se operi male, i risultati non arriveranno, e siccome i risultati non sono arrivati o quasi, chi dovrà presentarsi sul banco degli imputati è la dirigenza.
Perché non mi si venga a dire che l’eventuale vittoria della Coppa Italia e l’eventuale, poco probabile, piazzamento in Champions, possono essere considerati “risultati”, nel senso “juventino” del termine, ovvero rispondenti al motto che “alla Juventus vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”.
Perché se dovesse arrivare il piazzamento in CL, sarebbe solo per suicidio altrui, non certo per avere conquistato un risultato prefissato all’inizio; idem vincere eventualmente la Coppa Italia, contro la squadra più in forma del momento, sarebbe solo un risultato casuale.
Oggi si raccoglie quanto si stava per raccogliere lo scorso anno, scudetto vinto sì ma praticamente in frenata e per suicidio collettivo delle concorrenti, si raccoglie quanto conseguente agli errori commessi da almeno due anni a questa parte, avere chiuso con Marotta senza averlo realmente sostituito, avere chiuso con Allegri senza avere un valido progetto alternativo, avere preso Sarri e non averlo riconfermato per un altro anno, avere accelerato il cammino di Pirlo che, da allenatore della Under 23, è divenuto nel giro di una decina di giorni allenatore della prima squadra, senza avere ancora il patentino di allenatore per squadre professionistiche.
Aggiungeteci un mercato davvero grottesco, a cominciare dalla vicenda Suarez, non preso perché non comunitario, quando lo si poteva regolarmente schierare in campionato e rinviare il suo esordio in Champions per gli ottavi, a proseguire nel mancato acquisto di Dzeko, che se davvero era la prima scelta, andava preso e basta, a rivedere gli orrori dell’anno precedente, la partenza di Spinazzola, Emre Can e Kean, per fare cassa, dopo avere sperperato in rinnovi assurdi a gente praticamente spompata e a fine ciclo.
Infine aggiungeteci la confusione tecnico – tattica della stagione: 35 partite in campionato ed ancora non sappiamo quale sia il modello di gioco adottato da Pirlo, non sappiamo quale sia la formazione di base, i piani tattici, se oltre al possesso palla per vie orizzontali si abbia una idea chiara di cosa significhi giocare a calcio, ovvero segnare almeno una rete più dell’avversario, o subirne una in meno.
Niente di niente!
Ieri sera avevamo praticamente due risultati su tre, e direi anche il terzo a determinate condizioni: vincere o pareggiare ci metteva comunque in vantaggio rispetto ai rossoneri, in u ipotetico finale a pari punti; ma anche perdendo di misura, visti i calendari e l’ultima dei rossoneri a Bergamo, dopo Torino e Cagliari non ancora sicuri della salvezza, poteva darci delle speranze.
Invece sconfitta netta, ed ora siamo in svantaggio con tutte le rivali, per questo solo un suicidio di una delle tre, accompagnato da tre vittorie dei bianconeri (cosa improbabile, visto che giocheremo contro Sassuolo, Inter e Bologna, con solo i nerazzurri in casa, sicuramente non intenzionati a fare da comparsa), può darci qualche speranza.
Sulla partita di ieri sera non credo sia il caso di dilungarsi, giocavamo contro una squadra discreta e nulla più, che però in panchina aveva un allenatore, a differenza di noi.
C’era stata la gara d’andata che poteva essere presa a modello, invece formazione stravolta, non si capisce perché, Mc Kennie a giocare da esterno destro e Chiesa a sinistra, quando all’andata, giocando a destra, aveva ridicolizzato Theo Hernandez; Dybala in panchina, quando la sua posizione tra le linee, all’andata, non era stata ben neutralizzata dai rossoneri.
Ormai gli avversari sanno che bloccandoci sulle fasce, con centrocampisti che non si inseriscono per vie centrali, gran parte del potenziale offensivo di CR7 viene vanificato, rimanendo lui isolato; sanno che unica fonte delle azioni d’attacco bianconere è Cuadrado, se viene ingabbiato lui, è buio pesto per gli attaccanti, e del resto zero tiri perché zero palloni serviti a Morata e Ronaldo, è la risultante di un gioco sconclusionato, monotono, irritante, perché nessuno sa davvero cosa fare con il pallone.
A questo punto meglio affondare del tutto, così si capisce che si deve totalmente ricostruire, e non puntellare una nave che fa acqua da tutte le parti.
Tre anni sciagurati, da quando si è improvvidamente cambiato Allegri, da quando Paratici è diventato D.G. senza averne le capacità, un patrimonio dilapidato, avere il più forte al mondo per avere alla fine i risultati peggiori di sempre da quando AA è presidente.
Adesso via tutti e pulizia fin dai magazzinieri!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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