| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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| 8 |
14 |
3 |
5 |
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C |
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| 0 |
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N |
| 15 |
22 |
5 |
7 |
3 |
21 |
18 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.633 |
Giocate |
3.125 |
| 2.530 (54,61%) |
Vittorie |
1.716 (54,91%) |
| 1.192 (25,73%) |
Pareggi |
850 (27,20%) |
| 911 (19,66%) |
Sconfitte |
559 (17,89%) |
| 8.274 |
Fatti |
5.429 |
| 4.521 |
Subiti |
2.948 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 522 |
Giocate |
1.611 |
| 283 (54,21%) |
Vittorie |
949 (58,91%) |
| 118 (22,61%) |
Pareggi |
389 (24,15%) |
| 121 (23,18%) |
Sconfitte |
273 (16,95%) |
| 883 |
Fatti |
2.817 |
| 486 |
Subiti |
1.440 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 13.09.2021
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Calciopoli: non è finita!
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di Stefano Bianchi
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Antonio Giraudo, radiato, quindi condannato “a vita” come nemmeno accade ai killer di mafia, presentato apposito ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti dell’Italia:
1 - per aver violato l’art. 6 della Convenzione, consentendo alla FIGC di creare di giurisdizioni disciplinari non "precostituite per legge";
2 - per la violazione del diritto a un giusto processo, essendo stati concessi a suo tempo, per predisporre la difesa, solo sette giorni per esaminare atti per oltre settemila pagine;
3 - poiché la Legge n. 280/2003 preveda come le giurisdizioni dello Stato non abbiano il potere di annullare le decisioni delle giurisdizioni disciplinari sportive, mentre la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo afferma come il cittadino debba sempre poter ricorrere a un giudice che abbia potere di "piena giurisdizione".
Il ricorso è stato presentato alla C.E.D.U. solo nel marzo 2020, vista la necessità di attendere l’esito del processo in Cassazione e dopo anni di richieste ufficiali e conseguenti pronunce d’incompetenza da parte di varie figure giurisdizionali italiane, che sempre hanno dichiarato la propria incompetenza in merito. E il nove settembre u.s., proprio quella C.E.D.U. che respinge per inammissibilità il novanta per cento dei ricorsi che riceve, ha accettato quello di Antonio Giraudo.
A rappresentare Giraudo sono il legale torinese Amedeo Rosboch e Jean Louis Dupont, “l’avvocato della sentenza Bosman”. E’ lo stesso Dupont cui si rivolse anche la Juventus nell’estate 2006, per Calciopoli, per comprendere il da farsi. Anche allora, Dupont consigliò di rivolgersi all’Alta Corte di Strasburgo: avrebbe ottenuto l’interruzione immediata del campionato di Serie A, con la possibilità di una sentenza completamente diversa da quella di Calciopoli. Giovanni Cobolli Gigli disattese il consiglio di percorrere strade diverse da quella sportiva, arrivando addirittura a ritirare il ricorso al TAR (per “suggerimento” di Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri?), ricorso che avrebbe bloccato anche il campionato seguente (con relativo Totocalcio!), con implicazioni finanziarie disastrose per l’Erario. Che errore! A differenza di Cobolli Gigli, Giraudo seguirà certamente i consigli di Dupont e la logica lascia pensare a una vittoria di Giraudo. Che implicherebbe una rivalutazione anche della posizione della squadra bianconera. La logica, dicevo. Ai tre punti del ricorso Giraudo - Dupont, è probabile sia stata allegata agli atti anche lo You Tube della dichiarazione di Piero Sandulli, membro del collegio giudicante di Calciopoli, che un anno dopo la sentenza che spedì la Juve in Serie B, serafico e con un’eccessiva dose di faccia come il lato “B”, ebbe a dichiarare: “Giudicammo sull’onda del sentire popolare“ .
E ora? Lo Stato italiano dovrà produrre i documenti a propria difesa, e dopo le contro-deduzioni, inizierà la discussione. Tutto lascia pensare a una sentenza favorevole a Giraudo, e, per Rosboch, “Una decisione in tal senso aprirebbe una voragine, per Calciopoli”. I tempi non saranno brevi, ma certamente minori dei tredici anni della durata globale di Calciopoli. Per la Juventus potrebbe concretarsi l’attestazione ufficiale dell’illegalità di tutta la vicenda Calciopoli: ci vorrà un po’ di tempo, ma ecco quanto potrà avvenire.
Restituzione dei due Campionati di Serie A vinti sul campo dalla Juventus e cancellazione dello “scudetto degli onesti” (rigorosamente minuscolo), con bonus, valido fino all’utilizzo eventuale, per una partecipazione alla Champions League in quella futura stagione dove non dovessimo qualificarci.
Rifusione, da parte della FIGC, dei danni economici, da valutare, determinati da un campionato disputato in Serie B e dalla svendita dei vari Ibrahimovic, Vieira, Emerson, Cannavaro, Zambrotta e Thuram, mentre grazierei la Federazione dal rifondere il danno derivante dalla cessione di quella nullità di Mutu, così come del danno economico derivante da quei campionati disputati sottotono per via delle presidenze di Cobolli Gigli e Blanc, trattandosi di soluzioni interne, in soldoni: colpa nostra. Danni morali e materiali a bizzeffe ne hanno subiti anche Antonio Giraudo e soprattutto Luciano Moggi, lapidato per anni da cani e porci, e a cui mi vanto di aver potuto stringere la mano, l’unico ad aver sempre difeso a spada la nostra amata Juventus. Vogliamo poi parlare di quei Campioni e Uomini Veri che restarono tra noi e con noi anche in Serie B, i Del Piero, Nedved, Buffon, Camoranesi, Trezeguet e Chiellini? Oltre a avere il nostro amore e la nostra eterna riconoscenza, avrebbero ben diritto a un equo indennizzo monetario.
Se può restare ostico, e forse anche impossibile, stabilire l’esistenza di danni morali e della loro entità, se ci si riferisce a una squadra di calcio, difficilissimo è valutare anche i danni morali patiti dai tifosi, magari anche solo a quei ventimila che, insieme con me, il 1° luglio 2006 sfilarono a Torino per la “Marcia dell’orgoglio bianconero”. Vi assicuro che, inca**ati com’eravamo, il danno morale, tra noi era parecchio alto. Pensate che, nell’immagine di sfondo del mio telefonino, ho ancora la foto di una bella ragazza mora presente alla manifestazione, che sul davanti della maglietta bianca, proprio in corrispondenza di due attributi di notevole fattura, aveva la scritta “Orgogliosa di essere gobba”. Danni morali certi, ai tifosi, ma purtroppo difficilmente valutabili. Qualcosa si potrebbe fare comunque. Per esempio depenalizzare l’articolo 408 del C.P.P. (“Vilipendio delle tombe”) per tutti quei tifosi bianconeri, e solo per loro, che muniti di regolare sciarpa d’ordinanza al collo, urinassero sulla tomba di Guido Rossi, principale responsabile dello scempio.
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