| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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| 6 |
12 |
3 |
3 |
0 |
14 |
9 |
C |
| 6 |
5 |
1 |
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3 |
4 |
7 |
F |
| 0 |
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0 |
N |
| 12 |
17 |
4 |
5 |
3 |
18 |
16 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
|
Serie A |
| 4.630 |
Giocate |
3.123 |
| 2.529 (54,62%) |
Vittorie |
1.715 (54,92%) |
| 1.190 (25,70%) |
Pareggi |
849 (27,19%) |
| 911 (19,68%) |
Sconfitte |
559 (17,90%) |
| 8.271 |
Fatti |
5.427 |
| 4.519 |
Subiti |
2.947 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 521 |
Giocate |
1.608 |
| 283 (54,32%) |
Vittorie |
948 (58,96%) |
| 117 (22,46%) |
Pareggi |
387 (24,07%) |
| 121 (23,22%) |
Sconfitte |
273 (16,98%) |
| 882 |
Fatti |
2.814 |
| 485 |
Subiti |
1.438 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 19.12.2022
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Argentina, è giusto così!
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di Stefano Bianchi
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Ieri sera, gli argentini hanno dato una bella ridimensionata alla "grandeur" francese, tra la soddisfazione di molti, se non quasi tutti: non sto a indagare sul significato della cosa, tanto pare evidente. In campo c’erano tre bianconeri: se Rabiot s’è distinto soprattutto per un intervento a forbice su De Paul, un fallaccio che misteriosamente è stato sanzionato solo con il cartellino giallo, Paredes è entrato in campo solo nel primo tempo supplementare, facendo il suo e realizzando il terzo calcio di rigore per l’Argentina. Di Maria, invece, è stato per un’ora tra i protagonisti assoluti del torello che l’Albiceleste ha fatto ai Blues: el Fideo ha fatto ciò che voleva sulla fascia, ridicolizzando Dembelè, obbligandolo al rigore da cui è scaurito l’uno a zero, segnando la seconda rete e sfornando grandi giocate a profusione. Uno spettacolo nello spettacolo! La sua sostituzione con Acuňa ha contribuito (determinato?) il risveglio della Francia, che tirava in porta per la prima volta solo al settantesimo minuto e poi.... sappiamo bene come sia andata.
Subito dopo la sostituzione del Fideo ho telefonato a mia figlia, in farmacia, per sapere se esistesse un qualche siero per far ringiovanire calcisticamente una trentaquattrenne Stella del calcio, una specie di riedizione del fantomatico Gerovital degli anni ’60. Purtroppo mi ha confermato l’inesistenza di farmaci ad hoc. Peccato! Noi bianconeri dovremo quindi accontentarci di un De Maria stellare per spezzoni di partita, ora che forse giocherà col freno a mano un po’ meno tirato, visto che il rischio di un infortunio che gli impedisca di andare ai mondiali ormai non è più un problema. Tutto questo, naturalmente, mentre Rabiot e la sua mammina possono andarsene altrove, magari già da gennaio, pur lasciandomi con l’amletico dubbio se io sia più felice che se ne vada un mezzo giocatore o una procuratora assatanata di denaro per un figlio che troppo prende, rispetto alle prestazioni fornite.
Eh sì, è un periodo di dubbi amletici. Anche per Adani, uomo di spettacolo (da baraccone), più che commentatore sportivo per un’emittente di Stato: se vuoi urlare e andare oltre le righe, allo stadio puoi farlo, caro Lele, magari non dalla cabina delle telecronaca. Però su una cosa hai avuto ragione. Alla domanda: "Meglio Maradona o Messi?" la sua risposta è stata: "Chissenefrega!", e la condivido in pieno. Sono contento che Lionel Messio abbia vinto la Coppa del Mondo: lo meritava per la carriera e per quello che ha fatto vedere in questo Mondiale. Un Campione, di gran lunga e da anni il migliore al mondo, con gli altri a distanza sioderale. E un Signore.
Per finire. Molti hanno giusatamente stigmatizzato il gestaccio di dileggio ai francesi Emiliano Martinez, ma non ho avvertito alcuna negatività contro Infantino per non avere accettato di trasmettere il messaggio di Zelensky per un summit di pace per l’Ucraina, e per non aver dedicato nemmeno un ricordo alla strage dei seimilacinquecento lavoratori che sono deceduti per edificare le strutture del Mondiale. E non mi sembra che sia stato detto alcunché nemmeno contro la stortura di aver fatto festeggiare Messi con un "soprabito" che nascondeva la sua maglia albiceleste. Saranno anche sceicchi, ma...
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