Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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N |
8 |
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5 |
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15 |
3 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.571 |
Giocate |
3.082 |
2.505 (54,80%) |
Vittorie |
1.696 (55,03%) |
1.168 (25,55%) |
Pareggi |
833 (27,03%) |
898 (19,65%) |
Sconfitte |
553 (17,94%) |
8.181 |
Fatti |
5.366 |
4.450 |
Subiti |
2.903 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
510 |
Giocate |
1.549 |
281 (55,10%) |
Vittorie |
924 (59,65%) |
112 (21,96%) |
Pareggi |
365 (23,56%) |
117 (22,94%) |
Sconfitte |
260 (16,79%) |
870 |
Fatti |
2.724 |
470 |
Subiti |
1.369 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 30.10.2023
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ORA BASTA!
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di Antonio La Rosa
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Una vergogna, uno scempio, il punto di non ritorno della persecuzione, quanto accaduto sabato sera allo Stadium: esecutore l’arbitro Feliciani, coadiuvato dal VAR, mandanti i soliti, complici, più o meno volontari, quelli che ancora oggi non sembrano volere reagire in alcun modo a questo scempio. Sabato ero anche io allo stadio, avevo esultato per quel gol straordinario annullato a Kean, per ragioni che dalle tribune non si erano comprese, per quanto chiara e lineare era stata l’azione, si era pensato forse ad un fallo iniziale di Kean per liberarsi dell’avversario, anche se l’anticipo era apparso nitido; poi si è saputa la notizia del fuorigioco di “tacchetto”, e l’indignazione è salita. Al 53’ minuto, momento del secondo gol di Kean, in parecchi non avevamo esultato, ricordando l’episodio del primo tempo, e puntualmente è arrivato il richiamo VAR, a quel punto io mi sono alzato e sono andato via dallo stadio, sapevo già come sarebbe andato a finire. Non dovevamo uscire solo io e qualche altro, al momento del secondo annullamento, doveva essere tutto lo stadio ad andare via, unico modo civile per mandare un messaggio forte a tutti: questo non è più calcio, è offesa ad una tifoseria, ad una società, la più gloriosa in Italia e tra le più importanti al mondo, società che ha dato lustro al calcio italiano e alla Nazionale, che per tutto ringraziamento viene combattuta senza esclusione di colpi da “Palazzo” e da media, senza che la proprietà batta ciglio, pur avendo armi formidabili per reagire.
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E’ stato questo il biglietto di "ringraziamento" della FIGC, per la rinuncia al ricorso in appello avanti al Consiglio di Stato, da parte della Juventus, per la richiesta del risarcimento danni a seguito delle vicende di calciopoli, prontamente recapitato allo Stadium, unitamente ad una seconda testa mozza di cavallo, dopo le precedenti già inviate (plusvalenze, santoriellate, vicenda Fagioli), a conferma che a furia di genuflettersi ed inchinarsi, i nostri amici sono totalmente convinti di poter infierire a loro piacimento, tanto nessuno reagirà mai. O forse quasi nessuno, dato che sabato sera, all'ultimo secondo dell'ultimo minuto del recupero, si è manifestato quel dio del calcio che io sostengo convintamente esista, dio che si è evidentemente rotto le scatole in maniera estrema di arbitraggi del genere, di federazioni che puntano a distruggere l'unico prodotto di eccellenza del calcio italiano, di dirigenze bianconere che farebbero impallidire certi personaggi manzoniani, di proprietà che odiano il loro bene più famoso e amato, di giornalisti che insabbiano laddove dovrebbero pubblicizzare e pubblicizzano laddove ci sono solo banalità, per istigare odio e alimentare sentimenti popolari diffusi (fate un giro su Twitter): così l'ennesima rapina a mano armata a danno della Juventus, è fallita, anche se, l'avete capito, il trend sarà questo fino a fine stagione.
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Cari amici miei, questo non è più calcio, non è più sport, non vale proprio la pena occuparsene, c'è solo da rovinarsi la salute, perchè o si reagisce a modo e si dimentica che è calcio, facendo arrivare a chi di dovere le necessarie "lezioni" per far capire che la misura è colma, e non credo che ne valga la pena, oppure si lascia perdere definitivamente, si abbandona questo calcio, l'amore per i colori bianconeri, ci si dedica ad altro, si vivrà davvero meglio, non è più calcio perchè questa tecnologia a senso unico usata sempre e solo contro una sola squadra, sta distruggendo il calcio, lo sta davvero pilotando peggio del wrestling. In un mondo calcistico serio, con arbitri non sicari e addetti VAR non istruiti a dovere, il commento alla partita avrebbe dovuto concentrarsi in poche righe, "ottima Juve, grandissimo Kean, convincente vittoria contro il Verona, squadra in costante ascesa", mentre invece dobbiamo parlare di Feliciani, di un tacchetto che diventa quasi uno scarpino, di un calciatore che muore mentre sta resuscitando, vedendo segnare un avversario, di rigori che non si concedono, di sistematica persecuzione della nostra squadra del cuore: abbiamo davvero di che discutere su Allegri, sulla qualità dei giocatori, su tante questioni tecniche e tattiche, la realtà è che finora ci hanno annullato un gol su tre, non hanno visto espulsioni contro di noi, ci mancano dei punti in classifica, pur non avendo finora giocato sempre in maniera ottimale.
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Come avete letto, è solo uno sfogo il mio, sfogo derivante dal fatto che per metà primo tempo avevo visto una Juve davvero buonissima, che aveva segnato e fallito di poco qualche occasione, cose che potevano far presagire ad una comoda e netta vittoria, mentre se adesso parliamo di vittoria è perchè l'ultimo pallone della disperazione, colpito da Milik su cross di Gatti, ha colpito il palo interno e gli scaligeri non sono riusciti a rinviare al meglio, altrimenti il delitto perfetto sarebbe andato in porto, magari avremmo poi letto di Verona eroico, di arbitraggio impeccabile e stronzate del genere: del resto i moviolisti di regime, neppure di fronte all’evidenza di episodi indiscutibili, hanno voluto ammettere lo scempio, qualcuno si è voluto distinguere in disonestà: faccio nome e cognome, Luca Marelli, moviolista di DAZN, a riprova che la tifoseria juventina ha fatto bene a disdire ogni abbonamento con questa piattaforma e sbagliano quelli che ancora non l’hanno fatto. Moviolista che addirittura è andato alla ricerca di un episodio a cercare di dimostrare che Gatti doveva essere espulso, nascondendo altre immagini sull’episodio e tagliando la parte in cui l’avversario, Djuric, aveva iniziato colpendo il nostro. Su Gatti è partita una feroce campagna sui social, e come sempre questa campagna parte dalla città da cui parte ormai ogni campagna di odio verso la Juventus: Napoli. Protagonisti i soliti para giornalisti che girano attorno alla SSC Napoli di Delaurentiis, che sono legati alla ragnatela di giornalisti zerbini del cinepanettonaro (Alvino, Auriemma, Del Genio, Chiariello, Varriale e fogna varia), a dimostrazione che questo odio verso la Juventus non è spontaneo ma probabilmente è frutto di una ben precisa regia che parte da lontano, che si ramifica a piovra tra media, palazzi del calcio, procure delle repubbliche inquinate da napolisti.
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Per quanto possa valere ancora parlare di calcio, in un contesto del genere, era davvero la serata di grazia di Kean, già importante protagonista al Meazza, due gol da manuale, da fuoriclasse, il primo costruito e voluto con una azione personale che se fatta da altri avrebbe fatto invocare il pallone d'oro ad honorem, il secondo ugualmente voluto, azione che parte da lui e che lui va a concludere di testa, invece dobbiamo parlare di VAR che compie dei crimini verso gesti atletici da campioni, che dovrebbero essere proiettati nelle scuole calcio come lezioni da imparare. Il tutto nel silenzio di Elkann e suoi dipendenti, cosa che è ancor più grave.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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