| Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.633 |
Giocate |
3.125 |
| 2.530 (54,61%) |
Vittorie |
1.716 (54,91%) |
| 1.192 (25,73%) |
Pareggi |
850 (27,20%) |
| 911 (19,66%) |
Sconfitte |
559 (17,89%) |
| 8.274 |
Fatti |
5.429 |
| 4.521 |
Subiti |
2.948 |
| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
| 522 |
Giocate |
1.611 |
| 283 (54,21%) |
Vittorie |
949 (58,91%) |
| 118 (22,61%) |
Pareggi |
389 (24,15%) |
| 121 (23,18%) |
Sconfitte |
273 (16,95%) |
| 883 |
Fatti |
2.817 |
| 486 |
Subiti |
1.440 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 13.11.2023
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Juventus - Cagliari 2 - 1 - DIFENSORI ALL'ATTACCO E ATTACCANTI CHE NON SEGNANO
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di Antonio La Rosa
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La Juventus continua ad essere brutta, quasi inguardabile per un tempo, ma alla fine vince in maniera limpida, pur con qualche affanno nel finale, per cui ... "finché la barca va, lasciala andare", specie per chi è risultatista e sostenitore del motto che vincere è l'unica cosa che conta: ma non per questo qualche sassolino dalle scarpe non va tolto.
Il sassolino, che poi tale non è, dai primi di ottobre non arriva un gol degli attaccanti, ieri sera Bremer e Rugani, su palle inattive, il turno precedente Miretti, contro il Verona (vabbè ... due gol ridicolamente annullati a Kean), Cambiaso, contro il Milan Locatelli, l'ultimo gol di un attaccante è il raddoppio di Milik contro l'Orbassanese, per cui la domanda è: abbiamo attaccanti scarsi o il gioco della Juventus non si adatta ai giocatori d'attacco?
Domanda non banale, difensori e centrocampisti non hanno il compito principale di segnare, quindi prima o poi questa sterilità offensiva potrebbe pesare.
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Il primo tempo
Formazione un po’ a sorpresa, coppia d’attacco Chiesa – Kean con Vlahovic ancora in panchina, Cambiaso dal primo minuto a destra, con lo spostamento di McKennie a mezzala.
Un primo tempo davvero inguardabile, poche idee, errori di disimpegno, di impostazione, il primo tiro (si fa per dire), al 35', più alla viva il parroco che da conclusione a rete, un Cagliari che non ci ha provato, e forse il suo errore è stato questo, la Juventus del primo tempo è stata davvero poca cosa, con una formazione tutto sommato logica, ma con un assetto poco comprensibile, Kostic e Cambiaso (più il primo che il secondo), quasi sempre sulla linea dei tre difensori, forse un tentativo di giocare a 4 in alternanza a seconda della manovra avversaria (ma siamo in casa e contro il Cagliari), con il risultato che palloni puliti se ne sono visti davvero pochissimi in area sarda.
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La Ripresa
Più vivace l'inizio ripresa, quando i nostri esterni hanno avanzato il loro raggio di azione.
Già in due occasioni la Juventus era andata vicina al vantaggio, come dire il gol era nell'aria quando è arrivata la perfetta conclusione di testa di Bremer.
Quindi poco dopo il raddoppio su azione d'angolo di Rugani, con il VAR alla disperata ricerca di un frame utile per annullare.
Partita che sembrava chiusa, ma una disattenzione collettiva e una mezza dormita di Szczesny hanno riaperto la partita, con qualche brivido nel finale, fino al triplice fischio liberatorio.
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Pro e contro
L’aspetto positivo è che prosegue la striscia di risultati e di vittorie, cinque di fila, sei nelle ultime sette partite.
Positivo pure il fatto che, a differenza della scorsa stagione, arrivano anche le marcature di difensori e centrocampisti, a sopperire l’attuale sterilità dei nostri attaccanti.
Di contro, come detto sopra, ancora non si vedono idee di gioco valide per mettere i nostri attaccanti in condizione di poter essere più pericolosi e concreti in fase di conclusione a rete.
Per intanto accontentiamoci.
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I singoli
A lungo il migliore in campo è stato McKennie, che non è una buona notizia, se l'unico che gioca al meglio e lotta ovunque è un mediano, significa che chi deve costruire e produrre azioni efficaci, non è in partita.
Poi nella ripresa sono cambiate, ma rimane il fatto che i tre centrali difensivi sono stati i migliori, direi discretamente salito Locatelli, confortante la prova di Iling Jr. (non capisco perchè venga impiegato così poco, uno che punta sempre l'avversario e crea superiorità numerica) e dello stesso Vlahovic, non ha segnato, ma si è ben disimpegnato direi; cito pure l'esordio di Nicolussi Caviglia, poco in campo, ma due aperture intelligenti, sembra uno che abbia visione di gioco e giusta freddezza, vedremo in avvenire.
Chiesa, abbiamo un problema: che sarà il lungo recupero dall'infortunio, ricordandoci che Del Piero ci impiegò quasi due anni per tornare il campione che ricordiamo tutti; quello che è certo, le sue accelerazioni ogni tanto si vedono ma non sono quelle che lo hanno reso famoso e spesso micidiale a spaccare l'andamento delle gare.
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La giornata di campionato
Adesso la classifica ha acquisito una fisionomia molto più chiara, c’è una fuga in vetta, una sola squadra insegue da vicino, poi il vuoto.
Vittoriosa l’Inter in casa, contro il Frosinone, con un punteggio che potrebbe far pensare una supremazia chiara in campo, ma in realtà non è proprio andata così, un gol spettacolare quando probabilmente fortunoso, di Di Marco, un raddoppio su rigore, il sesto, e su una azione molto dubbia: ma non cambia la sostanza, la squadra neroazzurra è la favorita in campo ed anche fuori dal campo.
Le altre inseguitrici o presunte tali hanno subito battute d’arresto, eccetto la Juventus: Milan pari a Lecce con un gol annullato ai salentini nel recupero, anche qui con uso del VAR altamente discutibile, Napoli sconfitto in casa dal sorprendente Empoli, che dal cambio in panchina ha anche cambiato marcia; il derby della Capitale finito in parità, come pure in parità la trasferta dell’Atalanta ad Udine, per cui tra le squadra inseguitrici o aspiranti ad un piazzamento in Europa, unica vittoriosa la Fiorentina contro il Bologna.
Alla ripresa, dopo la pausa per la Nazionale, in attesa di qualche scoop pilotato per mantenere sereno l’ambiente pre Juventus – Inter, ci saranno anche altri scontri verità, Atalanta – Napoli e Milan – Fiorentina.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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