| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
| 5 |
9 |
2 |
3 |
0 |
11 |
8 |
C |
| 5 |
5 |
1 |
2 |
2 |
4 |
6 |
F |
| 0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
| 10 |
14 |
3 |
5 |
2 |
15 |
14 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.628 |
Giocate |
3.121 |
| 2.528 (54,62%) |
Vittorie |
1.714 (54,92%) |
| 1.190 (25,71%) |
Pareggi |
849 (27,20%) |
| 910 (19,66%) |
Sconfitte |
558 (17,88%) |
| 8.268 |
Fatti |
5.424 |
| 4.517 |
Subiti |
2.945 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 521 |
Giocate |
1.606 |
| 283 (54,32%) |
Vittorie |
947 (58,97%) |
| 117 (22,46%) |
Pareggi |
387 (24,10%) |
| 121 (23,22%) |
Sconfitte |
272 (16,94%) |
| 882 |
Fatti |
2.811 |
| 485 |
Subiti |
1.436 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 18.05.2024
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CARO MAX, PESSIMA GESTIONE - di Vittorio Felugo
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di Tifosi
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Caro Max, chi ti scrive non è un tuo fan sfegatato; anzi, quando diedero l'annuncio ufficiale del tuo ingaggio, nel luglio 2014, storsi il naso, e non per il tuo passato milanista: semplicemente, non ti ho mai ritenuto un allenatore di altissimo livello, o almeno, non da Juve. Ma Napoleone preferiva i generali fortunati a quelli bravi, e tu, forse più fortunato che bravo, (o più bravi i giocatori di te) hai condotto la squadra bianconera a cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe e due finali di Champions, perse contro avversari superiori come Barcellona e Real Madrid. E ho dovuto ammettere che, a conti fatti, il tuo lavoro, in quel quinquennio lo avevi fatto bene. E confesso che il tuo ritorno, dopo la svolta (poco riuscita) "giochista" di Sarri e Pirlo, lo accolsi, se non con gioia, questo no, almeno con fiducia: forse, dopo tutto, il tuo pragmatismo, in tempi di vacche magre, avrebbe funzionato. E invece no: hai gestito male questo triennio: quasi da traghettatore arrivato a stagione in corsa, che bada solo a salvare il salvabile, a centrare l'obbiettivo minimo, senza preoccuparsi troppo del futuro; da un allenatore in possesso di un (corposo) quadriennale, era lecito aspettarsi di più; guardare più avanti del risultatino immediato. Niente di tutto ciò; la Juve nelle ultime tre stagioni è stata sempre tristemente uguale: filotti positivi a suo di 1-0, con difesa imbattuta per diverse partita, seguiti da serie negative dove più nulla sembrava funzionare. La vittoria di mercoledì in Coppa Italia, con le voci di un addio a giugno sempre più fondate, sarebbe stata la conclusione ideale della tua avventura in bianconero: via da vincente, con un trofeo importante (la coppa nazionale lo è, tranne per chi non la vince mai), dopo stagioni travagliate (e non solo per colpa tua). Per toglierti i sassolini (macigni?) dalle scarpe avresti avuto tutto il tempo, a bocce ferme; avresti potuto affidarti alle pagine del manuale dell'allenatore esonerato (o non confermato, nel tuo caso) moderno, che non ammette mai le proprie mancanze, ma si giustifica dietro alle classiche frasi fatte: "Con questo gruppo non si poteva fare di più", "La società non ha preso i giocatori che avevo richiesto" eccetera eccetera.
E invece no, hai gestito male anche il successo; sorvoliamo sulla scenata nel recupero contro l'arbitro Maresca (oggettivamente scadente e penalizzante per i colori bianconeri) e il designatore Rocchi; questa te l'avrebbero perdonata, considerando la tensione del match, e quella che poteva essere vista come una difesa della squadra di fronte a dei gravi torti subiti. Ma sei stato indifendibile quando hai voluto "cacciare" dal campo Giuntoli, come a dire: "Tu non c'entri con questo successo, non te lo sei meritato.". Sei stato indifendibile quando hai aggredito (verbalmente e, pare, anche fisicamente) il Direttore di Tuttosport, accusandolo di essere in combutta con la società, evidentemente per screditarti. E così la tua seconda avventura in bianconero si conclude malissimo, con un esonero a due giornate dalla fine. Dopo essere passato indenne tra uragani e tempeste, tu, uomo di mare, sei naufragato a pochi metri dalla riva. Peccato: anche il sottoscritto, tuo detrattore, non lo avrebbe voluto.
VITTORIO FELUGO
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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