Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.567 |
Giocate |
3.080 |
2.502 (54,78%) |
Vittorie |
1.695 (55,03%) |
1.167 (25,55%) |
Pareggi |
832 (27,01%) |
898 (19,66%) |
Sconfitte |
553 (17,95%) |
8.172 |
Fatti |
5.363 |
4.447 |
Subiti |
2.903 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
508 |
Giocate |
1.545 |
279 (54,92%) |
Vittorie |
921 (59,61%) |
112 (22,05%) |
Pareggi |
364 (23,56%) |
117 (23,03%) |
Sconfitte |
260 (16,83%) |
864 |
Fatti |
2.715 |
467 |
Subiti |
1.366 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 03.09.2024
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Juventus - Roma 0 - 0 - Un passo indietro ma ... GUIDA, ANCORA TU?
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di Antonio La Rosa
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Tremate, tremate, le vedove son tornate! (liberamente tratto da uno slogan anni '70). E' bastato un pareggio casalingo contro una avversaria che, se è vero che è partita male, rimane una delle ritenute grandi del campionato, per alimentare chi continua a guardare al passato e non al futuro della Juventus, chi aspetta solo qualche scivolone per giustificare le proprie teorie e critiche al nuovo corso, insomma chi è più tifoso di sè stesso e delle proprie convinzioni, che della Juventus. Lo scrivo da inizio stagione, essendo questa l'annata di ripartenza, o anno zero che dir si voglia, avremo un andamento a tratti altalenante, puntare sui giovani significa anche rischiare qualche battuta a vuoto, specie quando il livello si alza, anche se ci sarebbe molto da dire sul concetto di "livello", visto che la Juventus ha vinto fuori casa a Verona, contro una squadra che ha solo un punto in meno dei bianconeri, ad oggi, e pareggiato contro un'altra che tecnicamente oggi sarebbe in zona salvezza. Ma appunto perchè siamo in una fase iniziale, di rodaggio, non si può, nè si deve pensare che è tutto collaudato, tutto a posto e il campionato sia una marcia trionfale, siamo sì la Juventus, dobbiamo lottare per ogni traguardo, ma non dimentichiamo che molto spesso abbiamo vinto soffrendo e non in carrozza.
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Metteteci poi Guida ad arbitrare e il quadro è completo. E’ una questione di corsi e ricorsi storici, lo scorso anno, nel momento di ascesa dei bianconeri, a dirigere Juventus - Inter allo Stadium fu mandato proprio questo signore di Torre Annunziata, (cfr.: https://www.juworld.net/articolo.asp?id=26275 ), un cartellino giallo a Cambiaso nei primi minuti della gara, nessun ammonito degli avversari fino a fine gara o quasi, consentito un atteggiamento intimidatorio dei nostri avversari: vedete se non è l'andamento fotocopia della partita di ieri. Che poi sia stata una gara "bloccata" con una Roma che non voleva perdere, con De Rossi che probabilmente ha letto meglio la partita specie nel finale, diventa secondario, si poteva pareggiare pure ma sicuramente un aspetto condizionante c'è stato. Ma a questo dobbiamo abituarci, certi segnali sono stati mandati pesantemente in questa terza giornata di campionato, Gravina ha detto ai suoi " bravi" di manzoniana veste che questa Juve non deve andare avanti, così abbiamo assistito ad una direzione "scientificamente criminale" della partita, quando si consente un certo gioco fisico ad una delle due e all'altra no, quando certe punizioni da zone interessanti non vengono fischiate, mentre si cerca ad ogni costo la punizione da zone interessanti per gli avversari, quando Mancini viene ammonito solo per proteste a pochi minuti dal termine, e successivamente graziato per avere spaccato il labbro a McKennie, insomma di più non si poteva ottenere.
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Non vuole essere un alibi il mio dire, un modo di mettere le mani avanti, ripeto partita bloccata, pochissime emozioni, ma diciamolo pure, l'unica vera azione nitida da gol è stata di marca bianconera, rimane pure il rammarico per due contropiedi gettati alle ortiche nella ripresa. C’è tuttavia, a mio modo di vedere, la consapevolezza che la squadra sta acquisendo una mentalità nuova, interessante, i cambi nella ripresa, anche se non del tutto azzeccati, confermano che Thiago Motta voleva vincere, anche a costo di rischiare la sconfitta beffa nel finale, sguarnendo un po' il nostro centrocampo. Ma credo sia questa la via corretta, giocarsela sempre, tanto il pareggio con i tre punti, equivale a mezza sconfitta. Vediamo quindi le cose buone, la difesa è ben registrata, terza partita di fila senza subire reti, se Bremer e Gatti sono ormai una certezza, la nota lieta è Savona, un po' timido ad inizio, eccellente con il passare dei minuti e soprattutto nella ripresa. Ho visto bene Conceiçao, non garantisce protezione, essendo anche esile, ma ha coraggio, punta sempre l'avversario, lo salta, deve regolarsi un pochino nel suo ardore. Infine, contrariamente a tanti ho visto pure bene Yildiz, in una partita come quella di ieri due lampi sono stati suoi, a conferma di una classe innata.
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Sette punti in tre gare, fugati molti timori della vigilia, ma consapevolezza che è una squadra nata da poco, che deve crescere, migliorarsi: la pausa Nazionali arriva a puntino, considerato che soprattutto molti dei nuovi acquisti rimarranno alla Continassa, Thuram convalescente, Douglas Luiz, Koopmeiners, Conceiçao, gente quindi che potrà nel frattempo acquisire meglio le idee di gioco di Motta ed inserirsi nel gruppo. Alla ripresa ci sarà la trasferta di Empoli, poi l’esordio nella cosiddetta Super Champions League (ci tornerò oltre), quindi il Napoli in casa. Come dire, avremo più elementi per capire a che livello di crescita è arrivata la squadra, quanto ancora occorra per fare il definitivo salto di qualità ed essere non solo competitivi ma potenzialmente vincenti in questa stagione.
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Nessuna squadra a punteggio pieno dopo tre giornate, l’unica che poteva “provare” un inizio di fuga, la Juventus è stata bloccata sul pareggio, come detto. In testa dunque un nutrito gruppetto, a cominciare dalla squadra del cuore di Gravina, che ha liquidato con un risultato perentorio l’Atalanta, il tutto sotto gli occhi del designatore arbitrale Rocchi con braccialetto neuroazzurro, cosa che non dovrebbe fare scalpore in generale, ma immaginate se lo avessero visto in tribuna d’onore allo Juventus Stadium con un braccialetto bianconero. In testa, dopo anni e anni, pure il Torino, che per adesso potrebbe essere ritenuta la squadra sorpresa, viste le manifestazioni di protesta della tifoseria nei confronti di Cairo, e l’Udinese, altra sorpresa di inizio stagione; seguono il Verona a sei punti con il Napoli. Ci sarebbe pure in questo caso da scrivere un trattato sul finale del San Paolo, gli undici minuti di recupero, Parma senza portiere e due reti proprio nei minuti di recupero: nessuna indignazione però in giro. Faticano ancora le altre grandi o presunte tali, vedere Bologna, Milan e Roma in fondo alla classifica per adesso, non era cosa prevedibile ad inizio stagione, pagano evidentemente soprattutto le prime due, il prezzo del cambiamento.
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La Postilla:
Effettuati i sorteggi della nuova Champions League, con una formula che, come saprete e spero abbiate capito (confesso che ho faticato molto per capirla io e ancora oggi non credo di averla totalmente compresa, soprattutto nelle ragioni ispiratrici), non ci saranno gironi di qualificazione, ma un girone unico a 36 squadre, ove ciascuna incontra solo 8 squadre, con gare secche o in casa o fuori, da lì una classifica generale che vedrà le prime otto qualificate automaticamente, dalla nona alla ventiquattresima ci saranno spareggi per la prosecuzione, le ultime 12 eliminate. La Juventus inizierà in casa, il 17 settembre, contro il PSV Eindhoven, poi avrà in casa lo Stoccarda, il Manchester City, il Benfica, mentre incontrerà fuori casa Lipsia, Lilla, Aston Villa e Bruges. Non so cosa ne pensiate voi, ma questa formula mi sembra la "Corazzata Potemkin" di fantozziana memoria. Emerge chiaramente adesso, che hanno fatto la guerra alla Superlega non perchè fosse il calcio dei ricchi contro il calcio del popolo, come molti idioti hanno voluto credere, ma per gestire gli introiti e gestire i diritti televisivi. Obiettivo non è migliorare la qualità della competizione ma solo aumentano le partite, francamente è cervellotica la scelta di fare giocare otto partite secche ad ogni squadra, con un sorteggio semi pilotato, ove comunque determinate squadre si possono già considerare agli ottavi, una di questa la cartonata fallita: è una sperequazione perchè, se è vero che basterà essere ventiquattresimi almeno per superare il primo turno e quantomeno andare agli spareggi (sorta di sedicesimi di finale), il punteggio di ogni squadra non dipenderà dall'avere incontrato le stesse squadre, come accadeva nei gironi della precedente formula, ma dalla fortuna - sfortuna di avere preso negli accoppiamenti squadre più o meno abbordabili. La Superlega puntava invece ad essere un vero e proprio campionato europeo, le venti migliori a disputarsi il trofeo; quindi, tutte sfide di altissimo livello e avrebbe davvero vinto la più forte, questa Superchampions a mio giudizio accentuerà la variabile fortuna. Si voleva portare a 36 squadre, bastava comporre sei gironi da sei squadre con partite di andata e ritorno, le vincitrici e le due migliori seconde, ammesse ai quarti di finale ad eliminazione diretta; così sarebbero pure aumentate le partite nella fase a gironi, dieci gare, ma la vincente di ogni girone sarebbe stata davvero la più forte, così da avere dei quarti e delle semifinali di altissimo, livello, per conquistare la Coppa si sarebbero disputate in tutto quindici gare; - con questa formula del Ceferin ( = c4z2o), una squadra per vincere dovrà disputare quindici partite se si piazza tra le prime otto, ma addirittura 17 se dovesse avere pure il turno aggiuntivo degli spareggi, e comunque molto dipenderà dai sorteggi successivi, abbiamo già visto come qualche squadra da recente sia pure arrivata in finale grazie ad un calendario agevole. Inutile dire che le ultime giornate vedranno biscotti e biscottoni, fidatevi.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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