Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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N |
9 |
19 |
5 |
4 |
0 |
16 |
4 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.572 |
Giocate |
3.083 |
2.505 (54,79%) |
Vittorie |
1.696 (55,01%) |
1.169 (25,57%) |
Pareggi |
834 (27,05%) |
898 (19,64%) |
Sconfitte |
553 (17,94%) |
8.182 |
Fatti |
5.367 |
4.451 |
Subiti |
2.904 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
510 |
Giocate |
1.550 |
281 (55,10%) |
Vittorie |
924 (59,61%) |
112 (21,96%) |
Pareggi |
366 (23,61%) |
117 (22,94%) |
Sconfitte |
260 (16,77%) |
870 |
Fatti |
2.725 |
470 |
Subiti |
1.370 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 23.09.2024
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Juventus - Napoli 0 - 0 - MA NOI NON SIAMO NAPOLISTI PER FORTUNA
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di Antonio La Rosa
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Prima di commentare la gara, credo utile commentare altre vicende di sabato pomeriggio, che hanno a che fare con l'infamia e la disonestà, di soggetti che ormai la fanno franca e sono impuniti grazie alla copertura dell'antijuventinismo immanente che copre qualsiasi nefandezza se avviene contro la Juventus, la sua tifoseria, i suoi giocatori, anche del passato. Poi se dall'altra parte c'è il napoletame, qualunque cosa non solo passa in cavalleria, ma magari trova le giustificazioni ufficiali di media con minore dignità del napoletame (mi perdonino i napoletani in genere, che mi auguro prendano le distanze SEMPRE da questa fogna sociale che offende tutti, non solo la città di Napoli). Che nel tifo possano esserci anche degenerazioni, è un fatto che accade, non giustificabile, ma tutto sommato rientra in una sorta di "normalità". Sentiamo sempre cori di odio, di scherno, da condannare, ma spesso ci si passa sopra, escluso quando siano fatti dalla curva sud dello Juventus Stadium, come sapete. Ma che mascalzoni che non dovrebbero trovare spazio nella società, ancor meno negli stadi, offendano il minuto di silenzio in memoria di Totò Schillaci, è cosa degna della peggiore fogna umana che possa circolare, e, mi spiace dirlo, non poteva che appartenere quella fogna, alla tifoseria più incivile d'Italia, quella odiata ovunque, ma protetta ovunque, quella che non doveva essere presente ieri allo stadio, ma trova il TAR pronto ad accogliere le loro istanze. Quanto accaduto ieri è davvero il peggio che possa accadere in uno stadio, offende tutti e offende soprattutto il fatto che nessuna condanna sia arrivata dalla società sportiva calcio Napoli 1926, da suoi dirigenti e tesserati, compreso quel signore che è stato applaudito nel giro di campo fatto a fine gara, che non si è neppure lui degnato di condannare quell'infamia, lui che con Schillaci ci ha giocato un anno alla Juventus, lui che dice di rimanere sempre juventino dentro, cosa che dice solo per avere qualche applauso di ingenui gonzi che pensano sia Conte ancora uno juventino dentro, mentre non è altro che un soggetto rientrante nella quarta categoria della scala di Don Mariano Arena, quella tra gli ominicchi e i quaquaraqua.
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C'era pure un altro fenomeno degno di encomi vari, in campo savato, Daniele Doveri di Roma, recidivo reiterato specifico infraquinquennale, nella sua ostilità verso la Juventus. Non c'è una partita della Juventus diretta da questo miserabile che non veda decisioni palesemente ostili, decisioni che non possono essere definite errori, ma sono frutto di malafede. Hanno un bel dire i giornalisti di Radio Bianconera che non dobbiamo attaccarci agli arbitraggi, quando sabato abbiamo assistito alla ennesima direzione scientifico - criminale di uno che ha orientato l'andamento della gara. Come sa bene chiunque abbia calcato i rettangoli di gioco, e come sapete bene anche voi, si orienta meglio l’andamento di una partita non, ad esempio, fischiando rigori o fuorigioco inesistenti, ma facendo giocare o non giocare una squadra. Immediata ammonizione a McKennie, graziato successivamente Politano (almeno da giallo, per non ricordare certe espulsioni passate, Chiesa a Crotone, o lo stesso Milik lo scorso anno contro l’Empoli), nessuna punizione a favore della Juventus nella trequarti avversaria, una letteralmente inventata per il Napoli a fine primo tempo (la gran parata di Di Gregorio ha evitato la beffa), un mani non visto al VAR e nemmeno dalle tv, nessun replay, un retropassaggio volontario ignorato e, dulcis in fundo, l'ultima azione, un fallo subito da Yildiz, ignorato, rimessa laterale battuta rapidamente, e per poco Neres, in contropiede, non ci beffa! No, questi non sono errori, questi sono atti ostili, sui quali purtroppo nessuno prende parola e iniziativa.
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Sulla partita credo che la lettura sia unanime stavolta, ottima prestazione dalla cintola in giù, al punto che il parruccato ha letteralmente cambiato il tridente d'attacco che non si era completamente visto in campo. I problemi sono dalla cintola in su, si gioca anche bene, si verticalizza in maniera direi ottimale, ma si manca nella fase conclusiva ancora una volta, e qui emergono i limiti di un mercato che ci ha lasciato con il solo Vlahovic di punta che, se non si da una regolata quanto prima, più che il leader di questa squadra diventerà il peso morto, il grave problema, il che mi spiace dirlo. Per quanto riguarda i singoli, è consequenziale a quanto detto prima, adesso sappiamo che Di Gregorio non è bravo solo con i piedi e a dialogare nella costruzione dal basso, che Kalulu è un giocatore da Juve, che Savona non è una meteora, non trema neppure di fronte al temutissimo Kvaratskhelia, che Bremer è il migliore difensore del nostro campionato. Da elogiare la prestazione a tutto campo di Cambiaso, spesso regista aggiunto, direi bene pure Locatelli, ma gli manca la genialità nei momenti topici. Su Thiago Motta, stavolta qualcosina da ridire l'avrei, ho la sensazione che non abbia voluto fare più cambi per non rischiare come contro la Roma di sbilanciare la squadra, ma a mio giudizio non doveva entrare Weah per Vlahovic, forse meglio accentrare Gonzalez e inserire Mbangula, che è ala vera.
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In questo inizio di campionato alquanto sorprendente per adesso, stanno emergendo per ora le squadre che non devono affrontare il doppio impegno campionato – coppe. A sorpresa in testa c’è il Torino, che adesso non può essere considerato più squadra sorpresa, magari non lotterà, a lungo termine, per lo scudetto, ma come può accadere spesso, vincere aiuta a vincere e l’effetto sorpresa, oltre ad una certa tranquillità mentale, potrebbe anche essere d’aiuto nel prosieguo. Nonostante la netta sconfitta, l’Udinese perde la vetta ma rimane seconda, agganciata dal Napoli, dopo la partenza falsa di Verona i partenopei sembrano avere raddrizzato il loro cammino. Quindi la Juventus e, altra sorpresa, l’Empoli che vince a Cagliari, per cui ben quattro squadre su cinque, delle prime piazze, sono squadre senza coppe. Il derby di Milano rilancia il Milan e salva la panchina di Fonseca, mentre conferma che, almeno per adesso, la squadra campione d’Italia non appare in grado di potersi riconfermare, già nel turno precedente a Monza si era salvata nel finale, stavolta non c’è riuscita, sei reti subite finora, Lautaro Martinez ancora all’asciutto, non sono segnali confortanti. Per il resto, la settimana movimentata in casa Roma, esonero di De Rossi, con arrivo di Juric, poi dimissioni dell’A.D., e qualche segnale che fa presagire al possibile abbandono degli americani dalla proprietà giallorossa, ma nonostante tutto la squadra supera l’Udinese; ritorno alla vittoria della Fiorentina contro la Lazio, e classifica che si accorcia. In coda da segnalare la prima vittoria del neopromosso Venezia.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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