Bruttissima partita e sconfitta mortificante, per come maturata, non per il punteggio, quella di ieri sera in casa, contro lo Stoccarda. Sconfitta arrivata forse nella partita meno attesa per una battuta d’arresto, ma che ci dice come, nel percorso di crescita del gruppo, ci stanno questi incidenti, che però ci dicono che questo gruppo ne dovrà ancora mangiare pastasciutta. Quando parlo di percorso di crescita, questo concetto va collegato a quanto sostengo da tempo, questo è l'anno zero della Juventus, dopo un periodo decisamente nefasto, sul quale non torno, se non per chiarire (soprattutto ai malati di vedovame cronico), che parlo di nefasto riferendomi a TUTTE LE COMPONENTI, PROPRIETA', DIRIGENZA, TESSERATI.
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In altri termini questo è un gruppo che va considerato come un neonato che sta crescendo e comincia a formarsi adesso, non aveva una base precedente, quindi deve contare esclusivamente sulle sue forze, avrà primi passi che potranno sembrare incoraggianti e sicuri, ma ci sono i capitomboli, i bernoccoli, i graffi, che servono anche al bambino per capire come rialzarsi, come essere più stabile, come evitare di farsi male cadendo e come poter cominciare a correre e andare veloce. Io finora sono complessivamente soddisfatto e fiducioso di questo gruppo, perchè sta facendo quello che mi aspettavo, anche alternare prestazioni come Lipsia a prestazioni come quella di sabato (Cagliari no, quello è un capolavoro di Marinelli, prima di ogni possibile critica ad errori nostri); partite in cui ha concluso poco ma ha rischiato zero, come contro il Napoli, alternate a partite in cui doveva vincere e non ha saputo farlo, come ad Empoli. Ricordo a me stesso e a tutti voi che a fine gara ieri avevamo in campo Cambiaso (2002) Cabal (2001) Rohui (2004) Fagioli (2001) Yildiz (2005) Adzic (2006); che avevamo avuto in campo Savona (2004) Thuram (2001) Conceiçao (2002), aggiungo anche i 2000 come Vlahovic e Weah, ovvero gente tra i 18 e i 24 anni, undici giocatori insomma del sedici impiegati. Ma ricordo a me stesso prima e a tutti poi, che questo è un gruppo che nasce adesso, è la base su cui costruire la Juventus dei prossimi anni, non ha una base già su cui contare, come accadde nel 1994 a Lippi o nel 2011 a Conte, siamo più sulla Juventus di Boniperti - Picchi del 1970, quindi una squadra quasi del tutto nuova, come pure ricordo che gli stessi primi tempi di Lippi con gente che l'anno prima aveva vinto in Europa, e pallone d'oro, fino al 4 dicembre 1994, non è che avesse fatto sfracelli, fu la partita contro la Fiorentina a dare una profonda svolta alla stagione. Idem quando arrivò Conte, squadra si imbattuta, ma pareggi a non finire in certi momenti e, lo ricordo bene, ad un certo punto del girone di ritorno era a - 7 dal Milan.
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La prima sconfitta doveva pure arrivare, in Coppa, magari condizionata da scelte in vista del campionato, ma concludo questo lungo punto, ribadendo, le somme le tireremo a fine anno, nel bene o nel male Parlando della partita e alle considerazioni su di essa, che penso ci troveranno tutti d'accordo, già nel primo tempo, si era manifestato come la Juventus non sembrava essere entrata in partita, avevamo rischiato tanto, ma non avevamo costruito nulla. Clichè proseguito nella ripresa, forse con qualcosa di meglio dopo i cambi, ma niente di memorabile, anzi con Perin salito in cattedra che ha davvero fatto i miracoli, tranne nell'ultimo sussulto dello Stoccarda, durante il recupero, se avesse fatto quel miracolo, già ieri sera avrebbe dovuto essere insignito del pallone d'oro, perchè non ricordo prestazioni di portieri a questi livelli da tempo, dobbiamo tornare al miglior Buffon, al miglior Peruzzi, o prima ancora al grande Dino Zoff.
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Perchè abbiamo perso nella gara forse meno temuta di questo periodo? La sterilità offensiva comincia a diventare preoccupante, soprattutto in casa, due partite con tre reti fatte (Como e PSV), ma nelle altre cinque giocate, due soli gol, uno su rigore ed una autorete, se contro il Cagliari, Marinelli a parte, le occasioni erano state create e sprecate, non si può dire lo stesso contro Lazio e Stoccarda, queste ultime due giocate in pratica senza vere occasioni da rete. Noto che questo sta accadendo da quando si è infortunato Nico Gonzalez, non penso sia casuale, la cosa dovrebbe far rivedere qualche giudizio affrettato sull'argentino. Mi pare altresì ovvio che se gli attaccanti non segnano, le cause devono anche individuarsi nei rifornimenti, come dire, non abbiamo in questo momento un centrocampo adeguato, anche qui si risente dell'assenza di Koopmeiners, ieri poteva essere la serata di Douglas Luiz, ma evidentemente è annata stregata questa per il brasiliano, infortunatosi prima ancora di scendere in campo.
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Torno al percorso di crescita e dico che il primo che deve "crescere" possibilmente alla svelta, è proprio il mister Thiago Motta, non lo dico per critica preconcetta, ma a suo sostegno, diversamente da nostalgici provenienti dalla emittente televisiva societaria che fingendo di sostenere il nuovo progetto, di fatto lo criticano, e fingendo di fare appello a girare pagina, parlano sempre delle pagine precedenti e non di quella che si sta sfogliando in avanti; sulle sue scelte di ieri ho notevoli perplessità. La sensazione che ho avuto, dalla formazione schierata e dai cambi, è che tra campionato e coppa, Motta abbia privilegiato la prima, sbagliando a mio giudizio, perchè a furia di pensare troppo alle prossime gare, si perde di vista quella presente, come è accaduto in campo: può darsi che aveva un piano strategico con Luiz in campo, venuto a mancare il brasiliano, non ha trovato alternative valide: - se metti in panchina Gatti e Cambiaso, sostituisci anzitempo Vlahovic e Conceiçao, Locatelli lo schieri solo perchè non hai altre alternative di centrocampo, dai l'impressione che vuoi preservarli per domenica sera al Meazza contro i neuroazzurri dei "mammasantissima"; - tragico, infine, il non avere inserito Gatti dopo il rigore parato da Perin, ed avere preferito Rohui, scelta che sarebbe nel senso di non far abbassare troppo la squadra e provare ancora qualche colpo di fortuna vincente, cosa che come mentalità ci può stare in generale, non quando devi ormai elevare un muro a difesa di un punto che, se l'avessimo conquistato, ci metterebbe in situazione di classifica diversa. Provate a scorrerla la classifica con un punto in più a noi e due in meno allo Stoccarda; poi magari accadeva che si perdeva lo stesso, ma se fosse entrato Gatti, avremmo preso gol in quel modo, perdendo palla e lasciando una triangolazione rapida al limite dell'area agli avversari? E' una domanda che rimarrà senza risposta.
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Che dire delle prestazioni dei giocatori? Solo Perin si salva, direi che anche Kalulu ha fatto il suo dovere, idem Cabal, poi il nulla, anche se, tatticamente, prima di caricare la croce a Yildiz, dovremmo chiederci perchè deve ancora giocare da ala, lui che ala non è; possiamo criticare Vlahovic, ma se tocca 13 palloni soltanto, il problema non è lui; mi spiace per Danilo, ha dato tanto, tantissimo alla Juventus, ma siamo ai titoli di coda, posizionamento sbagliato in occasione del gol poi annullato, ammonito per un fallo evitabile, e stavolta il rigore era più che netto. Adesso la classifica si è un po’ complicata, nulla di compromesso, ma nelle prossime due, una va necessariamente vinta, e parlo di Lilla fuori casa e City in casa.
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