 Tutte le partite ufficiali della stagione |
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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.618 |
Giocate |
3.114 |
2.525 (54,68%) |
Vittorie |
1.711 (54,95%) |
1.185 (25,66%) |
Pareggi |
846 (27,17%) |
908 (19,66%) |
Sconfitte |
557 (17,89%) |
8.253 |
Fatti |
5.415 |
4.503 |
Subiti |
2.938 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.596 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
944 (59,15%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
382 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
270 (16,92%) |
876 |
Fatti |
2.796 |
478 |
Subiti |
1.422 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 26.01.2025
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IL TURISTA ORA È UN INTRUSO. ADDIO A TUTTI I COMPAGNI DI FEDE JUVENTINA - di LUCA DA LUGANO
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di Tifosi
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Alla luce della sconfitta col Napoli, posso dire con maggiore convinzione quanto mi è venuto in mente dopo aver letto l’articolo del nostro La Rosa. Non concordo con l’analisi del Collega perché non è tutto bianco o nero. C’è sempre una “zona grigia”. Non è Giuntoli che ha cannato il mercato, non è Motta del tutto incapace e non sono i ragazzi a scendere in campo che sono dei brocchi.
Cercherò di argomentare punto per punto. Giuntoli ci ha messo un po’, ma a Napoli è emerso. Certo, ripeto, ci ha messo un po’ a venire fuori, ma la piazza era quella che era, cioè quella di una provinciale, i cui tifosi sono prevalentemente dei sottosviluppati, ivi compreso il presidente della Regione Campania, che alla vigilia della partita coi nostri pensa bene di avvelenare gli animi stravolgendo la storia di quello che successe in epoca covid. Il presidente di questa provinciale è un omuncolo figlio solo del nome di uno storico produttore cinematografico. La chiudo qui. Spendere ancora parole per due subumani come De Luca e De Laurentiis non vale la pena.
I ragazzi sono discontinui, questo è vero. Non è possibile vedere, in almeno in una dozzina di occasioni, due partite nell’arco di 90 minuti, vale a dire un tempo migliore dell’altro. Ma i ragazzi hanno una guida, che a volte urla da bordo campo, a volte se ne sta in silenzio, esitando su cambi, contromisure, decisioni. La rosa allestita per Motta non mi sembra affatto male.
Capitolo allenatore. I miei due recenti articoli si intitolavano, non a caso, “Un turista a Torino” e “Il turista deve andarsene”. Ebbene, ora più che mai mi sembra chiaro che le colpe siano ascrivibili quasi tutte a Motta. Questo incapace, buono solo per piazze come Bologna, ha perso l’occasione della sua vita: allenare una grande squadra. Ha già perso, senza se e senza ma. Questo cartonato, intruso, avulso dalla storia della Juventus, deve assolutamente andarsene. Ma sa di essere protetto dalla proprietà, coccolato, venerato da persone incompetenti alle quali mi piacerebbe chiedere solo due cose: se sanno cos’è un fallo laterale e se sanno cos’è una rimessa dal fondo. Tanto per citare due eventi a caso che capitano in una partita di calcio.
Motta ha creato tensioni, incomprensioni e rotture nello spogliatoio. Ma c’è di più. Non entro mai in questioni tecniche, ma qui si impone l’obbligo di farlo anche per uno qualunque come me. Un allenatore così dogmatico, arrogante, presuntuoso, pieno di sé, non l’ho mai visto da decenni e decenni. Anzi, non l’ho proprio mai visto. Per colpa sua svenderemo Vlahovic o lo perderemo a zero. Per colpa sua, è stato fatto fuori Danilo, che non aveva responsabilità alcuna se non quella di essere il più anziano, nonché leader riconosciuto del gruppo. Ecco, è questo che Motta non sopporta: lui vuole essere considerato unico leader, non può esistere altro leader all’infuori di lui. La storia seppellirà questo lombrosiano disturbato di mente e nessuno si ricorderà di lui, ma intanto noi tifosi juventini che colpa abbiamo per dovercelo sorbire ancora ben due anni?
Non vincerà nulla e mancherà la qualificazione alla Champions. Mi dispiace fare la Cassandra di turno, ma sarà così. Non motiva la squadra, non scende a patti con la realtà delle partite, non adeguando il calcio giocato ad esse ma rimanendo attaccato al suo credo calcistico. Destabilizza lo spogliatoio (sappiamo che c’è stato un confronto squadra-allenatore, voluto da Locatelli, ma non sappiamo che esito abbia avuto) e ha cambiato 7-8 capitani, così, tanto per gioco. Questo lombrosiano, ripeto, deve andarsene. Agnelli lo avrebbe già cacciato a pedate nel sedere. Anzi, Agnelli non lo avrebbe mai preso.
Torno brevemente al nostro La Rosa. D’accordo, siamo ai play off di Champions, e dico che sì, questo è un risultato importante considerate le squadre incontrate. Ma quando saremo fuori dai play off, che cosa ci inventiamo da febbraio a maggio? La Coppa Italia? Quelle le vinceva Allegri. Ma oopps… questo non si può dire, altrimenti passo per una vedova… e questo non è permesso. Bisogna pensare al bel gioco, certo, come no. Mica a vincere. Vincere lo lasciamo fare agli altri.
Ora non vi disturberò mai più. Arriviamo a fine stagione (pagliacciata Mondiale per Club compreso) e tiriamo le somme. Cosa che invece la proprietà non vorrà fare, impegnata nel lento (o rapido, fate voi) lavoro di distruzione della società calcistica più gloriosa d’Italia.
Addio a tutti e buona vita
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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