 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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25 |
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N |
47 |
81 |
21 |
18 |
8 |
69 |
45 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.610 |
Giocate |
3.110 |
2.521 (54,69%) |
Vittorie |
1.709 (54,95%) |
1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
8.235 |
Fatti |
5.408 |
4.492 |
Subiti |
2.934 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.588 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
876 |
Fatti |
2.778 |
478 |
Subiti |
1.411 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 21.02.2025
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Eliminazione che brucia
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di Antonio La Rosa
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Dopo la vittoria con l’Inter sembrava che tutto si fosse assestato, viceversa da mercoledì sera, fiato alle trombe a chi attacca e critica tutto e tutti. Intendiamoci, è diritto del tifoso criticare e condannare quando i risultati non arrivano, o quando si subiscono battute a vuoto come l’eliminazione da un torneo fondamentale, ma le critiche sono sterili se non rispondono ad una domanda: - quale sarebbe il progetto alternativo e sostitutivo a quello attuale della Juventus?
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Proviamo a dare le risposte a questa domanda: -Elkann deve vendere? Bene, avete notizia di attuali acquirenti e soprattutto acquirenti solvibili e intraprendenti, con capitali e programmi forti? - Giuntoli è un incapace e va cacciato? Chi dovrebbe sostituirlo, su quali basi, se rimane la stessa proprietà? - Motta non è da Juve e deve essere esonerato? Chi sarebbe l'allenatore attualmente disponibile a venire a tre milioni e mezzo di euro per lavorare su un gruppo che si sta costruendo sulla riduzione notevole del monte ingaggi e dovrebbe farci vincere subito? Ecco, le critiche hanno senso se dopo il classico “via tutti, cambiamo tutto”, si prova a considerare cosa deve arrivare dopo.
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A costo di essere ultra pedante e noioso, lo ripeto, è l'anno zero, stiamo ripartendo, si sta costruendo dalle fondamenta, come tutti i lavori di preparazione, è questo il momento in cui scavandosi per porre le basi, si trovano problemi da risolvere. Qui non si tratta di difendere o attaccare l'allenatore attuale, chi la mette su questo piano sono gli integralisti del passato, che devono dimostrare la loro teoria, senza di lui non si va avanti, come se tre anni non fossero bastati, e come pure non vedere che chi arriva oggi deve lavorare su quanto lasciato da chi c'era ieri. Qui c'è solo da avere la maturità del tifo, quella che ha consentito altrove di poter attendere il giusto per arrivare ai risultati agognati: il tanto esaltato ed idolatrato Klopp ha vinto al suo quarto anno a Liverpool, Arteta all'Arsenal ancora non ha vinto nulla, dopo quattro anni, potrei ricordare Ferguson allo United, vincente dopo otto anni, potrei ricordare Guardiola, dopo il Barcellona vacche magre al Bayern e vincente al City dopo anni, non certamente al primo. E sto parlando di allenatori che fin dall'inizio hanno avuto budget e organici al cui cospetto impallidirebbe anche quello della Juventus dei nove anni, almeno quella fino al 2016. Aggiungo: una delle grandi d’Europa è il Porto, che ieri sera è uscito dall’Europa League: squadra che sta operando un ricambio generazionale ancor più drastico, consequenziale ad anni in cui ha provato a vincere e non c’è riuscito, altrove si fa senza tanti traumi.
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Motta deve crescere, deve essere meno ideologico nelle sue scelte, è però il suo primo anno in una panchina importante, lo vogliamo lasciare lavorare e riparlarne l'anno prossimo, di lui come di Giuntoli? Anche perchè noi abbiamo un precedente che dovrebbe farci riflettere, Carlo Ancelotti. Che alla Juve non poteva allenare in quanto maiale, che non vinse nulla ma nessuno ricorda come ha perso due scudetti, che in Europa con la Juve uscì male in coppa UEFA il primo anno (4 - 0 rimediato a Vigo), e peggio il secondo in Champions. Bene, il palmares dell'allenatore che non poteva allenare alla Juventus in quanto maiale ci dice che ha vinto in Italia, in Inghilterra, in Spagna, in Francia, che ha vinto più Champions lui che Juventus e cartonati messi assieme. Lo potevamo aspettare, considerando anche come gli vennero scippati due scudetti, invece ... E non venitemi a dire di Lippi perchè se l'Inter non si suicidava il 5 maggio, forse oggi racconteremmo un'altra storia.
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Il resto l'ho esposto nella sostanza sulla mia diretta a caldo di mercoledì scorso, lo ribadisco anche qui, questa squadra in questo preciso momento, può arrivare qui, ha dei limiti che vanno superati, una eliminazione adesso ci dice proprio che questi limiti di organico sono attualmente rilevanti, andare avanti nel torneo sarebbe stato forse controproducente, meglio sapere che si è ancora deboli e inadeguati, che occorre lavoro e soprattutto occorre migliorare l'organico, che per adesso non è competitivo ai massimi livelli: - gli errori ci sono stati indubbiamente, che poi sono anche conseguenza pure di situazioni sfortunate, ma sono il primo a dire che una grande squadra batte pure la sfortuna, per cui se non ci riesce significa che attualmente NON E' una grande squadra, può darci qualche soddisfazione, come domenica scorsa, ma c'è molto da fare per salire di livello.
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Concludo riallacciandomi alla questione della proprietà della Juventus, del fatto che non mi sembra ci siano acquirenti in giro, per cui piaccia o non piaccia, la proprietà è questa, il "business plan" presentato è questo, ovvero progetto a tre anni per risanare le casse e vedere di coniugare competitività, ringiovanimento ed equilibrio di bilancio. Ma non è tutto, vogliamo seriamente affrontare il tema delle proprietà dei club italiani di calcio? Intanto c'è da dire che grazie alle campagne di persecuzione delle eccellenze calcistiche italiane (Juventus in via esclusiva), il calcio italiano dal 2006 in avanti si è progressivamente degradato, è diventato di seconda, o forse direi meglio, di terza fascia, chi ha soldi preferisce investire laddove i ricavi sono maggiori e soprattutto maggiori le potenzialità di produrre utili in tutti i sensi. Ne consegue che oggi non è che ci sia la fila per investire sul calcio italiano e chi lo fa, non certo per interessi, diciamo così, di gloria e onore, ma solo per situazioni transitorie e propri interessi economici; Non mi pare affatto casuale che le società che oggi come oggi hanno una sostanziale continuità, anche di risultati, sono quelle in mani italiane, Napoli di Delaurentiis, Lazio di Lotito, Atalanta di Percassi: vogliamo parlare delle proprietà straniere delle milanesi? Delle vicende della A.S. Roma? Nel diagramma aziendale, questo è il momento in cui la curva della parabola è verso il basso, ma come sapete il punto più basso è quello da cui si parte per risalire, il vero tema è questo a mio giudizio, auspicare che la risalita sia intanto fortemente voluta dalla proprietà, e che sia quanto più rapida possibile. Ma se mi consentite, io mi tengo stretta questa proprietà, fino a quando non ci sono alternative serie, la Juventus non può e non deve rischiare di finire nelle mani dei Zhang o dei Lee di turno, diventare pegno da riscuotere per società fondi di investimento ed essere quindi usata come strumento per far soldi e portarli altrove. era occorre aiutare la Juve?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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