 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
25 |
50 |
14 |
8 |
3 |
41 |
21 |
C |
21 |
31 |
7 |
10 |
4 |
27 |
22 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
47 |
81 |
21 |
18 |
8 |
69 |
45 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
|
Serie A |
4.610 |
Giocate |
3.110 |
2.521 (54,69%) |
Vittorie |
1.709 (54,95%) |
1.183 (25,66%) |
Pareggi |
844 (27,14%) |
906 (19,65%) |
Sconfitte |
557 (17,91%) |
8.235 |
Fatti |
5.408 |
4.492 |
Subiti |
2.934 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.588 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
940 (59,19%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
268 (16,88%) |
876 |
Fatti |
2.778 |
478 |
Subiti |
1.411 |
Tutti i numeri della Juventus |
|
Pubblicato il 26.02.2025
|
Donato Fernando NIZZA: Vita, opere, missioni e NUOVE SCOPERTE su uno dei più Grandi dirigenti Bianconeri - di Gabriele Ferrero e Giovanni Arbuffi
|
di Juworld.NET
|
Uno dei più clamorosi errori storici, tramandatoci per anni da portali web, siti internet, articoli di giornale e addirittura autorevoli pubblicazioni editoriali. Stiamo parlando della data e delle circostanze di morte di Nando Nizza, uno dei più importanti dirigenti societari, giocatori e factotum dell'intera Storia della Juventus. Ma andiamo con ordine… Figlio secondogenito del banchiere Teodoro e di Elena Ottolenghi, di religione ebraica, nato un anno dopo di Arturo (che diventerà apprezzato avvocato) e 9 anni prima di Umberto, Donato Fernando Nizza (che verrà sempre conosciuto con l'abbreviativo di Nando) viene alla luce in via Saluzzo 2 il 9 aprile 1884 e cresce con i genitori in un appartamento di via Nizza 1, di fianco alla stazione di Porta Nuova. Frequenta il liceo Massimo D'Azeglio, diplomandosi nel 1901 insieme a molti altri futuri Juventini (Gioachino Armano, Daprà, Donna, Carlo Ferrero, Savoia, Gibezzi). Molto presto fa il suo ingresso nella Juventus, giocando nella squadra Riserve e riuscendo con questa compagine a laurearsi campione d'Italia nel 1905, lo stesso anno in cui la squadra maggiore vince il primo, storico scudetto. Due anni dopo perde la madre, nel frattempo si diploma in scienze fisiche e matematiche, nello stesso corso frequentato da Gibezzi, Mario Ingaramo e Antonio Villanova. Alla morte del padre nel 1912, va a vivere insieme al fratello minore nel medesimo palazzo dove abita il barone Mazzonis, in corso Vittorio Emanuele 70 angolo via Parini, a poche decine di metri dal liceo D'Azeglio. Nella Società si mette in luce per la grande intraprendenza: grazie anche al suo lavoro presso il Politecnico, riesce ad intercedere per far ottenere la derivazione della luce al campo di corso Sebastopoli, in quel periodo all'estrema periferia sud di Torino, zona non ancora sufficientemente servita dalle opere pubbliche quali illuminazione e rete fognaria. Nel frattempo, decaduta la presidenza di Pino Hess, a capo della Juventus viene nominato nel maggio 1915, subito dopo l'ingresso dell'Italia nel primo conflitto bellico, un cosiddetto “comitato di guerra”, che svolge le funzioni di presidenza / reggenza, ai cui vertici ci sono proprio Nando Nizza, Alfredo Armano e Sandro Zambelli. Ricopre questo incarico per poco meno di un anno, fino all'arrivo di Corradino Corrado. Durante questo periodo, Nizza e Zambelli hanno la fantastica idea di redigere un bollettino societario mensile, con il quale si informassero soprattutto i ragazzi partiti per il fronte, nonché i famigliari e amici rimasti a Torino. Questo giornaletto, stampato nella tipografia Artale di Torino, viene battezzato “Hurrà”, e Nizza ne è il direttore responsabile. Nominato nel 1916 cassiere della Società Bianconera, riesce anche a far entrare nella dirigenza il fratello Umberto, subito dopo il suo ritorno dalla guerra. Viene soprannominato “Nice”, ed è notoriamente molto timido caratterialmente. Una delle poche fotografie che lo ritraggono diventa un'immagine iconica per la Juventus, in quanto è ripreso vestito con una giacca con ricamate le lettere F.C.J. (football club Juventus), indossata sopra la maglia della squadra, abbigliamento usato quando deve svolgere l'incarico di arbitro (a quei tempi, ogni società sportiva “forniva” all'Associazione Arbitri dei direttori di gara, che erano sempre superpartes: non passava nemmeno per l'anticamera del cervello a qualcuno di dubitare della serietà di un arbitro, mandato a dirigere un incontro da una società calcistica invece che da un'altra. Per l'ennesima volta, bisogna proprio dire: altri tempi…). Il 3 novembre del '43 un rastrellamento dei nazisti porta i soldati ad irrompere nella sua casa, dove il fratello Umberto viene arrestato. E qui, casca fragorosamente il cosiddetto “asino”: sì, perché i suddetti portali, articoli di giornale e perfino alcune note scritte da autori di libri sulla Juventus, riportano che questo arresto del fratello Umberto avviene il 17 agosto 1943. Secondo questa informazione errata, Nando riesce a restare nascosto ma il suo cuore non regge e muore per un malore, probabilmente un infarto. La realtà, invece, è di gran lunga diversa: dopo l'arresto di Umberto, avvenuto come detto a novembre '43, Nando resta in attesa della sua scarcerazione e, quindi, del suo ritorno a casa. Ritorno che, purtroppo, non avverrà mai in quando (e lo possiamo vedere direttamente dalla biografia di Umberto, nelle pagine seguenti), di lui si perdono le tracce e, presumibilmente, giunge già cadavere al campo di sterminio di Auschwitz, visto che non vi è nessuna scrittura del suo arrivo sui registri del campo. Intanto, la salute di Nando va via via deteriorandosi, probabilmente viene colpito da un cancro o, comunque, da una forma di malattia incurabile, al punto che cessa di vivere il 17 agosto 1945. Ebbene sì, esattamente due anni dopo rispetto a quello che TUTTI gli organi di informazione elencati nelle righe precedenti riportavano. Questa informazione corretta ci viene fornita da un necrologio, RITROVATO DA NOI AUTORI, pubblicato dal quotidiano La Nuova Stampa due giorni dopo il suo decesso. Compare anche nello “Stato civile” del giornale, nella stessa colonna leggermente più in alto. Viene a mancare nella sua abitazione di Corso Galileo Ferraris 143, dove evidentemente Nando Nizza era andato ad abitare dopo la devastante incursione dei nazisti quando questi arrestarono Umberto. Nel momento in cui scriviamo questa informazione – lunedì 24 febbraio 2025, data di correzione di bozze di questo libro che avete tra le mani - , nessun portale sulla Juventus ha ancora provveduto a pubblicare questa notizia, avvalorando così il nostro ritrovamento PRIMA di chiunque altro. Le spoglie di Donato Fernando Nizza vengono portate nel cimitero Monumentale torinese, e deposte in una tomba di famiglia nel terzo campo israelitico. Era consulente di una non meglio precisata società S.A.I.E. L'errore che abbiamo portato avanti (tutti, compresi noi Autori) per anni, potrebbe essere legato al fatto che la lapide posta sulla sua tomba ha le incisioni ormai completamente consumate, e pur leggendosi con facilità il giorno e il mese del decesso (17 agosto), non è altrettanto facile leggere che l'anno di morte sia 1945 anziché 1943, come supposto fino a poco tempo fa. Per cui, chiunque a suo tempo avrà avuto modo di vedere questa lapide, avrà diffuso l'informazione errata, che noi Autori abbiamo comunque avvalorato, proprio per le oggettive difficoltà di interpretazione dell'anno di morte inciso su questa lapide.
Questo ritrovamento, con annessa scheda fotografica del personaggio e del luogo della sua sepoltura, é solo una delle MIRIADI di informazioni contenute nel libro JUVENTINI PER SEMPRE, ormai in fase di correzione di bozze e pronto per essere mandato in stampa (l'uscita prevista, slittata di qualche giorno a causa di ultimi, importanti ritrovamenti che abbiamo doverosamente inserito nel volume, sarà intorno a fine marzo / inizio aprile di quest'anno). Sarà, inizialmente, limitata a 100 COPIE, valutando un'eventuale seconda stampa se si ritenesse necessario farla. Attualmente siamo a circa 70 prenotazioni, quindi sono potenzialmente ancora poche le copie disponibili. Per cui, per chi fosse interessato e non ci avesse ancora dato notizie sul suo interesse all'acquisto, lo invitiamo a mettersi in contatto con noi quanto prima. Grazie a TUTTI per il supporto. FORZA JUVE SEMPRE!!!
Giovanni Arbuffi e Gabriele Ferrero
|
|
|
|