 Tutte le partite ufficiali della stagione |
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 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.618 |
Giocate |
3.114 |
2.525 (54,68%) |
Vittorie |
1.711 (54,95%) |
1.185 (25,66%) |
Pareggi |
846 (27,17%) |
908 (19,66%) |
Sconfitte |
557 (17,89%) |
8.253 |
Fatti |
5.415 |
4.503 |
Subiti |
2.938 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.596 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
944 (59,15%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
382 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
270 (16,92%) |
876 |
Fatti |
2.796 |
478 |
Subiti |
1.422 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 19.08.2025
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Il peso del 9 alla Juventus: Dusan tra campione e flop - di Vincenzo Massimo Barbera
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di Tifosi
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Nel sentire comune, Dusan Vlahovic viene spesso dipinto con aggettivi tutt'altro che lusinghieri: indisponente, sopravvalutato, emotivamente instabile, tecnicamente rivedibile. È l'immagine di un ragazzo di Belgrado arrivato a Torino da Firenze, passato da una "viola nobile" alla "regina bianconera", che non ha mai convinto del tutto. Ma quanto c'è di vero in questa narrazione? Per capirlo, dobbiamo mettere da parte le emozioni e guardare ai freddi numeri, calandoli però nel contesto storico-economico in cui sono maturati. L’analisi del rendimento di Vlahovic non può prescindere da un confronto con i grandi bomber della Juventus degli ultimi 25 anni. La sua media gol, con 0,40 reti a partita, lo colloca in una posizione mediana. Non è al livello dei fuoriclasse come Cristiano Ronaldo (0,75), il meno "fuoriclasse" Inzaghi (0,54) o Trezeguet (0,53), ma non è nemmeno l'ultimo della graduatoria. Supera, ad esempio, Dybala (0,39), Morata (0,32) e Ibrahimovic (0,28), dimostrando di avere un'incisività che spesso viene sottovalutata. A causa dei già citati problemi, è l'aspetto caratteriale e tecnico a giocare un ruolo predominante nella sua valutazione. Tuttavia, fermarsi ai numeri sarebbe un errore. Il contesto storico in cui Vlahovic ha giocato è importante nell’analisi della sua performance. A differenza dei campioni che lo precedono in classifica, il serbo non ha mai avuto il sostegno di una squadra di prim'ordine. Non ha mai lottato per lo Scudetto né per la Champions e ha racimolato il bottino di una sola Coppa Italia, pur segnando il gol decisivo in finale contro l’Atalanta, nell’ultima stagione di Allegri. Dusan è arrivato in un club che si stava "arrabattando" per superare le difficoltà di nuove penalizzazioni e instabilità societaria. L'errore della vecchia dirigenza non è stato acquistare il giocatore, ma credere che lui, da solo, potesse fare quel salto di qualità che la proprietà si aspettava. Vlahovic non è un leader, e come tale, la sua performance si amalgama al livello generale della squadra, non lo eleva. Questo tipo di giocatore tende a performare al meglio solo quando la squadra lo supporta in modo efficace, con un centrocampo che crea molte occasioni e un gioco fluido. La sua forza sta nel finalizzare, nel muoversi in area e nel concludere, non nel creare dal nulla o nel trascinare i compagni con la sua leadership. La sua performance riflette il rendimento collettivo: se la squadra gioca bene, anche lui segna con regolarità; se la squadra è in difficoltà, anche il suo rendimento ne risente. Se l'analisi della media gol offre un'immagine sfumata, è nel rapporto tra costi e benefici che emergono le criticità più evidenti. Per un giocatore costato circa 150 milioni di euro (tra cartellino e stipendio), i suoi 58 gol si traducono in un rendimento di soli 0,38 gol per ogni milione di euro speso.Il confronto con David Trezeguet è impietoso: i 171 gol del francese, a fronte di una spesa stimata di 50 milioni, portano a un rapporto di 3,42 gol per milione. Anche rispetto a giocatori come Dybala (0,96) o Morata (0,80), il dato di Vlahovic evidenzia un problema di fondo: un investimento massiccio per un rendimento non all'altezza delle aspettative economiche.I numeri vanno valutati però alla luce di fattori importanti come i diversi tempi delle operazioni di trasferimento, il costo dello stipendio e la relativa inflazione, oltre alle condizioni storiche che influenzano i fattori sopra indicati. Rapporti costi-benefici dei bomber Vlahovic: 58 gol / 150 milioni di euro (stima) = 0,38 gol per ogni milione di euro speso. Trezeguet: 171 gol / 50 milioni di euro (stima) = 3,42 gol per ogni milione di euro speso. Tevez: 50 gol / 30 milioni di euro = 1,67 gol per ogni milione di euro speso. Dybala: 115 gol / 120 milioni di euro (stima) = 0,96 gol per ogni milione di euro speso. Matri: 29 gol / 31 milioni di euro (stima) = 0,93 gol per ogni milione di euro speso. Rush: 7 gol / 7,5 milioni di euro (stima) = 0,93 gol per ogni milione di euro speso. Morata: 59 gol / 74 milioni di euro (stima) = 0,80 gol per ogni milione di euro speso. Nella classifica sopra indicata, la stima dei costi prende in considerazione il costo del cartellino, bonus alla firma, stipendio lordo ed eventuali bonus agli agenti.Un aspetto cruciale, e soggettivo, da considerare nella valutazione di un giocatore è la sua leadership tecnica. Dal mio punto di vista, a differenza di molti attaccanti che lo precedono o lo seguono nelle classifiche, Dušan Vlahović non si è mai dimostrato un leader tecnico.Non è mai stato il giocatore a cui affidarsi nei momenti di difficoltà, né quello che ha la capacità di far sentire la palla "in cassaforte" ai compagni. In sintesi, non ha ancora dimostrato di essere quel tipo di giocatore in grado di elevarsi al di sopra del contesto della squadra. I suoi compagni lo sanno, e il problema principale è che questo concetto andrebbe spiegato a lui per primo.La Juventus ha potuto permettersi una "primadonna" come Cristiano Ronaldo, ma il ruolo di Vlahovic si avvicina più a quello di un giocatore d'area come Alessandro Matri che a quello di un trascinatore. Questo non significa che Vlahović sia da scartare, ma nemmeno che ci si debba disperare se dovesse lasciare il club con un più che congruo conguaglio, altrimenti, buona ultima stagione con noi, Dusan!
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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